Cinema Illustrazione (April 1939)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

UNO SCHERZO — Valentina omantica com'era, Valentina È avrebbe preferito tenore una rue briea d'amoro invece che di cu‘cina Ma d'umora si occupavano già in troppi, così a lel nou rimase che da specializzarsi in gastronomia. Fre diventata molto brava e le ricolto u Valentina » rano apprezza fissime. La sua fama era arrivata nei ristoranti alla moda e nella osterio di lusso dove lo signore: chiade» vano sempre i vu gelato Valentina ». Anche quel giorno non c'era teme po da perdere, sul tavolino della mucchina da sevivore c'era un fascio di lettero. Na aperse «vogliatamente qualcuna, Un'illezionata si lamene teva perché l'ultima. ricotta. prosa dal giornale le era riuscita malo, forso le dosi erano sbagliate, poteva auure della indicazioni più esatte? Alfozionata era un'abile cuoca. non lo era muti andato un piatto @ male, la mortificazione subita ancor lo bru» ciuva. Valentina le scrisse di aggiungere agli ingredienti un po' di farina, e di garofano. AMitin, invece si sSfogava perché it marito brontolava sempre e minatciava ogni giorno di tornara @ prendere i pasti dalla ma ela so lot continuava a proparargli | della roba buona per o-vuelonare i topi, $ Valentiia comincid a rispondare, poi si interruppo allamnata ‘0 guardò l'orologino che teneva al polso. —Rosal Rosal + chiamò allare DT] — Bisogna pansara alla cola» alone, d oramai nexzogiorno, en Ci Ho pansato io, signora, co. ma al salito, — di arcikna la donna. «> Ma lo sapeto che non è agi patti, fo vengo u mosso servizio per ta pulizio, di cucina non no ve» glio supero... È e Non arrabbitteti, R0s4,,, o cere cò di tranquillizzaria la signora, «DI regalerò il mio nianuale rilegato ino tela è oro, con la dedica sotta at ritratto, ce (irta, e horbotto l'altra a si allontanò trascinando dietro la ciabatto. , si Di oa qualche minuto tornò da casa il vtarito, Lesse 4 giornalo,. ba” stemtttiò contra fa radio a i. calori. fer spenti. Pot, ‘inalmanta, si mi saro 4 tavola. Ino nna anppiera nuotavano delle carote mascolato ad oltri (agumi vi sciiti, agli vi lanciò ‘un'occhiata di disgusto, —_ Serviti, curo, = disse Valen tina. Z vee Na ho abbastanza. di quasto porcherit, «= risposi it manto. son Con un fa" d'olio e-un po’ di popo... : cn all'inferno. l'a portare il resto. toa apparve con un tegamino di neve al burro che buttò di mala» grazia sul tavolo, ! see Mana al birraf >> urtò it nu rito, ce Ah, no, perdio, È nia sol timana cho mi dai nova al burro a neanchi fresche, Questa volta vado al ristorante, Si alad risoluto. Valantina non disse nulla, senti ché ‘in anticamera maccava il paltò dall'attacca panni 0 si rimatteva la. suprascarpo. Pol dì il tonfo della porta sbattuta con vio. lonza; dilora allentunò da sé il piatta delle carota, lassate ‘0 chinà la testa sul tavolo ‘abbandonandosi’ al pianto. Luc ncchia serve si tenna disare» tamento in cucina, mia quando fu l'ora di''andursene. andò ‘a vedera cosa succedeva di ld: La signora sin ghiozsaua ancora. e Sparocchia pure... = ilisso con trisferga. Si asciugò gli occhi, bi vinifrescò il viso congestionato,. poi si rimise alla macchina da: scrivere, u Nulla di più faelle. por rendere. proparargli degli aquisiti piattini... un marito innamorato e felice, che ininid la lunga, elaborata” ‘vid posta per AMMtta, ù ine Ù ci Cantieri di Cinecittà siTavora attivamente all'organizzazione del film « Tosca » tratto dal iiramma omonimo di Vit toriano Sardou e che l'Era dovrà realizzato prossimamente, Nel teatro N. 4 dogli stabilimenti del Quadraro è stata costruita un'intera scona per potervi riprendere alcuni provini pot la. scella degli attori c il controllo del trucco è dei costumi. La prima attrice che -si è presentata davanti all'obiettivo è stata Junie Astor che qui presentiamo in tra momenti diversi durante le provo a Cinecittà e assiome al regista Gonina, Junie Astor è giun te al cinema dal teatro drarimatico dove ha avoto mado: di dar prova del suo talento e delle suo qualità artistiche. Per quanto rocente, Ja. sua attività cinematografica è molto ricca: dopo aver esordito in « Ade, mai aviatore n colcomico Notl-Nobi, ha lavoraté con Renoir in'« I bassifondi » e ancora in « Police mondaine » e, in « Pas. seur d’hommes », Recentemente ha intorpretàto tre notevoli film francesi « Terre «d’angoisso », « Club de femmes » di Deval, a « Adriana Leconwreur »' che è apparso in questi giorni sugli scheemi italia. ni. La sua perfetta fotogenia, il suo ricco fomperamento artistico, la sun grazia cd oleganza fanno di Junie Astor un'attrice che, se puro giovane, può definirsi molto prossima ad essero completa; e si è corti che, in una parto così notevole e sotto la guida di Augusto Geninn, questa attrito potrà dare una belli prova delle suc doti. artistiche. Molto probabilmente l'Era L'ilm mete terà n fianco di Tosca, nella parto di Cavaradossi, il nostro Amedeo Nazzari. È (Foto Attnatità di Cinecittà)