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cho era con me Primo . Conti che in quel tempo aveva preso una vera passione per il « caffb-concer lo n a disegnata 0 dipingeva balleri» no, atleti e pagliacei con la foga stessa. oude anni prima aveva. diseguato 0 dipinto «nature morte ». Quella sera sl pe nultimo numero
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PERFIDO MATTEO AI QIUGERPETURI (Prov, Bay: [|UUT, @ mortificazione di tullo il pub» Por. qualafasl. malattia tel Capelli, ;. blico, Jos stata duta l'incombioriza forfora, prurito, caduta Incesnuato, ae di chitdure, nol clima di uri morto» Lopiacia a chiazze, impolli grigi o bian= rio, uno spettacolo paio è sfuvillanto ohi, chledora gratia l'opuscolo" ali. [t.2; tuci, Anche quel suo mado di cem» an MA TITTI SOLARI minare, di allungara smisuratamento a il collo; gli orecchi sil nasa, qual sua
corpo snodato che fucava pensare al viscido corpo di uri verme, davanò un senso di ‘pena insieme 0 di disgusto. Ma pol l'estro di una’ comicità istintiva e vulcanica, che si spande va in trovate, lazai, yhivibigai 4. illuiminuzioni degni di tina, farsa « fila cica » e che facevano appunta ricor. daro ui «dotti quei poveri istrioni della: Magna Grucia, contorrangi ‘e progenitori di Pulcinella, quella gran i|vona comica che affiorava da lutti Tigesti del funebre personaggio, cone quistavano direttamente il pubblico «f[ele abbandonandosi a grosse risale voleva a rivoleva ulla ribalta il nta» ‘rà ‘e pallido ‘Totò. is ‘Ramuento l'entusiasmo di Primo Conti. al. vilorno in carrorza. por ‘i lungaini desurti e illuminati "Cul non dvevo: nillada opporre, sentendami anello: compiilamento conquistato. Da quil'giorno misi Told Ira i grane di ‘conliniatori della nostra eccelsa
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ep pellino Toth (Antonio Da Curti) in una’ delle aus catatserintiohe madoniet= Ile pesto), Patù di quelli che a Nubo, E una vora "niasghera” che egli ha orento, (foto Bruni). non slo è artista
ua0ol ringragtanto d'avermi fatto f|PYEVOtW n, in sullo . sun anthiti, imere i riliabcore: ca; petti cho MINO prime ‘Potò, seni a i A, D (6) L F' o F R A N C I rivubila,
« Eradizione comica che risale ai ro
mani. Molto vicino è farsa, pei certi lati, più. in su doll'indimenticabile Petrolini,
var
Non conosco, in Europa, un cwunj co che oggi lo valga. Gli ambiti francesi: € i rigorosi inglesi hanno carlo più ‘disciplina. di dui ina yti sono molto lontani quinito ad’ dstra è Jrintasia, Iu.quilli avverticuna bur. ghasissina e bene ordinata tradigi ue; in Totò senti lu forsa primitiva « dilagante, fuor d'ogri logge a cont posizione, doll'accasa. vocazinie ca rica della pente mediterranca, Mo detto fuor d'ogni lagge e composizio» ne benché; in fin dei conti, anché il gioco comico ‘di Totò finisca con l'apere le ‘sue. leggi e col sottostare, sso ;ntalgrado, a -nna precisa archi» tetturis, x .
Non guardatelo in corla sere nulla
«quali, stanco è sciatto, agli man -via<*
sca che.a infastidirei «don la sud ie trate sd uscita fuori lespo, con i suoi Iuani a vuoto 6. suoi gesti osceni Pu quella.sera Taba all'altezza di quei, solité-cayioî. di « caffè con certo vi che pullulano in Italia è rie. scono bono 0 male a sbarcaro il lu
nario facendo ri. dero grossalana. menta i pubblici rionali, Ala guar è datelo e ammira. è telo inveco nei mo» menti suoi più felici quando l'estro, temperato dalla regola, riftuisco in bizzarra è capriocioso figurazioni degna di incondizionate plauso. dmmiratelo, ad osumpio, in quella Camera affitta a tro chie Totò d an dalo piano meno porfozionando, con ritocchi davvero magistrali, ridue cendola a cosa per. fetta, senz ombre nd sbavatura, Vine us di pensara, ass sistendo a codesta farsa esemplare, piena, nel sio riso segreto, di seons solata. malinconia, vien di pensare a ì Charlot v per un ©: altro verso a Mu : star Keaton. Ma a Giiurlot si pensa «% purchd la sua arto La in’ carta qual modo, nell'aria; a Keaton par sami glianza Hevt a tub to esteriori. In reale tà Totò non asso» miglia nd all'uno né all'altro, Lo quando, ad esen pio, dica la pra ghiera (con quella vemnenza miniea inceui si sente aleg=” I giara la natura $ drammatica delli. inliano del menze= giorno), 6 quando si sbottona i pan. ciotta di sotto in su (con quel rapi dissi è infmitae
srtentien ma nel
Chie cosa gh ei vorrebbo per diventare uno perfetto ervatore cli situagioni comiche che vincessero il tempua a de contingenze inserendosi nell'arte di oggi e ili do mani coma veri capolavori? Cunsigli qui non se np dimo, E ad ogni noe do surdbbe difficile darll a un'artista coma Totò istintivo a disuguate quant'eltri ner, Mt malta tiva della Cameri affittata a tre, apprafiden door disciptinando Ul sun gioco, egli può faure grandi cose. IL giueno che, lascialo. da. parta: certa arossolune ‘@ Inprovvise invenzioni che il diavolo gli detta dentro, Totd risalirà alla diù limpide e pura fonte delle sua aria elementare n insiome profonda, quer giorno avremo altra materia, € importantissima, per continuare il nostro discorso, Oggi salutino in ini uno dagli altinii @ glorioni dispew autori di allegria, in quasto grigio mondi che di ridera ha cos pochi utcasinni, © a ridera nou riesco qua s più.
L'ammiragione, ve l'assicegra, near mi fa velo, Ad'ogni moda vi esorta ul andarlo a vedere: saranno, vs né 40 al mia parola; due ore tra le me glio ‘spase.
. Adolfo Frane