Cinema Illustrazione (Apr 1939)

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A TRAMA Investito' dall'auto. mobile del direttore dei Grandi Magazzini, l'autista Bruno (Vit torio De Sica) ne riceve un'in-. dennità di seimila lire e un im piego come furgonista, Nei °° Grandi Magazzini, il giorno ili cui si reca a vititare la somma, Bruno si imbatte în una giovane e graziosa conmessa, Lanretta, Una viva simpatia nasce subito tn î due,»sebbene né l'uno né l'altra gsi ‘parlarne; anzi, poiché al loro primo incontro, per un dispraziato încidente, subito visolto, Bruno ha potuto, credere che Lauretta si fosse resa colpevole di nn furto a suo danno, la ragazza Vintusza opni suo sentimento per lui © finge di ignorarne l'esistenza. Un giorno Bruno, indispettito dalle continue vipulse di Lauretta, corteggia un'altra commessa, Anna, una sfroniata ragazza dalla vita equivoca. Costei înduce Bruno, per indispettire Lauretta, ad accompagnarla ad una gita sciatoria. , La povera Lauretta, che è addetta appunto al reparto di articoli sportivi, deve lei stessa fornire a Bruno ‘il costume, Allora, esasperata, Lauretta SÌ «ppropria di un costine: da sci della sua misura e a sera tardi; all'ora in citi sa che deve partire il treno della neve, si reca in stazione. Al bar si incontra con Bruno, che inutilmente attende Anna, che lo ha dimenticato per ‘far bal» doria con degli amici. ricchi, Lauretta e-Bruno si rappucificano, partono insieme e, al ritorno, ai Grandi Magazzini si apprende. la notizia delle loro prossime' nozze. Ma: proprio allora, nel negorio ‘viene aperta una inchiesta: si è scoperto ‘che molti pacchi non vengono recapitati ai clienti, N Nella revisione di tutta la merce the uvviene per facilitare il compito alla -polizia, si scopre che Lauretta si è appro printa, una notte, di un costine da sci; lo. ha vestituito, è vero; ma questo non giustifica l'atto e inoltre, tra 7 -sudi Destiti, ‘nello ‘spogliatolo, è stato trovato un pucco dî calze finissime. Il dubbio che. afferra anche Bruno: sulla innocenza di Lauretta. Fuori di sé dal dalore e dall'umilia. zione, Lanretta' — che ‘tuttavia non ancova stata pubblicamente accusata —il giorno in cui, girando come un automa-per i Grandi Magazzini, si inibatte in un. manichino che È ha le stesso fattesze di «Bruno, dd tin grido e sviene, I trambusto che quel grido provo» ca, conduce a scopri re, nei sotterranei, il gruppo di disonesti. Tra questi sono Nerti ‘ni e Anna, colpevole del furto delle calze. Bruno; più innamorato che mai, torna da Lanretta innocente, “c'era. di cinematografabile, 1) Vittorio De Sica o Milena, Penovioh ovvero -Bruno: 6‘ Anna 2) Bruno, l’autlita investito ri presenta ai Grane di Magazzini 3) Lauretta e Bruno sul treno della novo = 4) Asala Noris ed Enrico Glori (Lauretta è Bertini) < 6) Vittorio De Alon, ® Virgilio Rianto .»0) Una soonetta graziona di Gran» di Maganzini”, (Foto D'Agostino) PRODUZIONE ERA FILM REGIA MARIO CAMERINI ‘ — Cinquecento, — Ma tu non hai cinquemila dol. lari! . i i — Lo so. Tuttavia, Hallbray, che vuole a tutti i costi vedermi fare quella cartiera. per la quale dice che sono stata creata, è disposto ad nccettarne soltanto la metà, Il resto, lo verserà lui stesso, trattenendo poi la somma versata a mio conto sui miei stipendi... i John Perey Mutts scosse il capo, — Bada, Colleen, — disse, — a quello che stai per fare... E non disse altro: Lasciò, da quel giorno, cadere quell'argomento, 6 fe-. ce come se non se .ne fosse mai occupato. Frattanto, Nicodemus P. Hallbray aveva incominciato a girare 0, al meno, a tentare, come ficova, di girare per trovare i tipi adattè. Un ‘operatore, chiamato a‘ Martinez, . e fornito di una macchina, a dir la verità non troppa nuova, passava lè giornate a cinematogiafare scene della strada, edifici pubblici, locali, setole, ‘tutto quello: che, insomma, meritre tra uomini e una carriola si davano un gran daffare, giù alla palude, — Non vorrà «nica darci ad intendere, — osservò una sera. John Percy chiacchierando «con un amico, — di veler bonificare la palude ‘con quei mézzi soltanto... — 0h, certamente nol + rispose l'amico, che era uno degli ottimi. sti. — Per ora, quelli non fanno che un lavoro preliminare. E tu faresti bene a star zitto, Con quella antipatia.che hai sempre dimostrato pet, Hallhray, ti fal diro allo spalle che, del progresso di Martinez, non te ne: importa un corno... Si "Da quella sera, John Perey tacque anche con gli amici, Ma, .in cuor suo, quale tempesta si era. scatenata! ° — Ah, — diceva fra sé 0 sé, — di la vedremo, signor Hall. i) bray. Fra voi e me, è questione di vita. o di ‘mortel P Bellissima frase, che aveva sentito. una’ sera in teatro, 0 che rappresentava tutta la lettoratura. che aveva inquina; ta la sua anima, di uo . mo di cifre, prudonte e meticoloso. i Tnatanto, Colleen si fa ceva vedere sempre più spesso in compagnia di Nicodemus P. Hallbray, e gli. amici commisera-vano. sempre. in: manie ta crescente. il povero John Percy.che, assieme ai capelli, perdeva ogni giorno più la sporanza, "frascorse. così: incore. qualche. tempo. Il famoso milione era rag: giunto, 0 Nicodemus P, Hallbrày annunciò ‘go. lorinemonte: che «anda» "va cadi incominciare »; Ebbe alcuni Ianghi col loqui.col direttore della banca, ricevetta due -o tre stranieri, nel modo più: rostonsibile,‘ e pro. | cininò: ‘che -ictutto era fatto n; ) ‘Le. macchine erano state ordinate, @.fra le più moderne, assieme a quanto. occorreva: per costruire il testro o gli stabilimenti, © A_ sentic lui, Holly. wood incominciava A tremare per.la sua fa» ma che. presto “sarebbe stala oscurata,-a maga. ri amrinientata,. di.quolla: di Martinez, .*, Quello | fu, L'ultimo suo colpo di grancassa: poi si doveva’ incominciare a Tavdrare “in si lerizio, . raligiosamente, senza ché: quelli di'«lag= igit'» sapessero ciò che accadeva... John Percy Mutts, definitivamente sconfitto;:taceva. ; È “La sera di quella di ‘‘Ghiarazione, Collcen in contrò Nicodemus P. Hallbray in | piazza, = î — Ebbene, signorina Pierce, — lc f chiese i] grande finanziere con un sor riso di giubilo, — Che cosa avete ileciso? Posso contare su di voi? Ho già È preparato il contratto e, siccome cero certo che voi avreste accettato, me lo sono messo in tasca per farvelo firma. È sre incoritrandovi, Così, se volete, pos«iamo andare a prendere un caffè, e intanto badiamo ai nostri affa. È — Lo fimnerei volentieri subito, — rispose Colleen arrossendo per la gio. È ja, ché si vedeva già lariciata come una delle più grandi attrici dello È schermo. —Tuttavia, non ho con me il libretto «egli assegni, Ma, se credete, vi farò tenere il denaro per domattina, all'apertura dell'ufficio... — Allora, facciamo qualcosa di meglio, — propase Hallbray dopo un îstante di riflessione, — Facciamo ancora un colpo di pubblicità, Così, se non ve ne spiace, porfatemi l'assegno É in persona domattina alle nove, Io mi farò trovare sulla soglia del mici uffici, o ci sarà anche l'operatore, per ritrarre In scena, Ci pensate al successo chie avrote? /I giornali pubbliche-. ranno la nostra” effige, con la scritta: «Nicodemus Pr Hallbray, nell'atto di ricevere In. signorina Colleen Pierco, l'attrice da lui scoperta e lanciata! ». — Oh, signor Hallbray, — vollo schivarsi ‘Collcen, tutta felice e confusa. — Tanta pubblicità per mo? + It necessario. E ne dovremo fare anche di più, se vorromo lanciare a dovere voi ed i vostri filmi... A proposito, ora che ci penso, ecco un’altra idoa, Se non vi spince scomodarvi, vi pregherei, invece di un assegno; di portarmi il: denaro liquida, Così,. quel fasci di banconotè serviranno anelie per girare un’altra. sconetÈ ta: quella di Nicodemus P. Mallbriy pi che: versa.il primo acconto sullo sti. pendio, alla nuova diva, Perché, per il pubblico, voi dovreto cssero strapagata... Mi capito? |. Gli. sportelli della banca, il mat: tino seguente ‘erano . appena «aperti che Colleen, la quale appariva più critina che mal, avendo curata a fon. do la sua tolotia fin dall'alba, si prosentava. aJohn Percy Mutts per pre» levare dal sno conto personale due mila è cinquecento dollari che il cassiore Ie vorsò senza far motto, Pol, come ella sì volso ed uscì, John disse al suo aiutante: si — Debbo uscire un momento, Ba da tualla cassa cd ni clienti. — Ma ‘— abiettò l’altro — che cosa dirà il direttore? © Mo ne infischio, io, di quello che dirà, — rispose poco rispottosaments il cassiere. Si tolsé di dosso la giubba veeÈ chia che teneva. .in ulficio,. abbaiò È qualcosa nel telefono, e in-duo salti È fu ‘in strada, senza dato altre spie gazioni su-quel suo strano modo di agiro, . } Colleen, frattanto, trotterellava. al. legramente’ verso ‘gli uffici dolla N. P..H, P.P., tenondo bene stretta la borsetta che conteneva il, ano de nero, c Come. le avevi promesso, Nicodemus'P.: l’aitendeva sulla soglia; l’operatoro si ‘teneva pronto a dare il primo giro di manovella. Davanti all’uscio, ln ‘grossa o possente auto. mobile dél finanziere. ronzava a mò: tore acceso, corn l'autista al volante: o il sogretario, ‘già, accomodato sul sedile posteriore, accanto ad una .va» ligotta, K : — Avete il denaro? —. chiese, in tutto e por tutto, allegramento. Ni codemus P. Hallbray, ++ Eccolot + rispose quasi trion: falmente Colleen, -porgendagli i ven. ticincue. biglietti da «cento dollari, Pol. per qualche ‘istante non compresò: più nulla. . Come vin turbinare di. cose, si ‘ace corse. che Nicodemus le FCMODAVE il «denaro di-mano. e balzava sulla: vete. tura ‘cha già incominciava.a'muoversi. Subito dopo, ‘un'ombia, nella quale riconobbe John Percy, si lin. ciàva sulla pedana c aggrediva-Nicor:mus, per ricadere ‘subito n terrà com un. braccio spezzato. da'un' colpa di pistola. x 4 Allora: ella «si ‘santi. in petto, (ad un tratto, Il cuore di-una. tigre cul abbiano: “vcelso (I piccolo -e.. balzò aull'autiata,con.tanto ‘slancio ‘da: rie