We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
Molle creme ds toeletta non.'danno alcun risulta» .top altre dan»
neggiano: la
palle; altre si:
; prestano sol.
> tanto per alcune ‘csrnagioni. La crema
DIADERMINA
non; ha “éontro: indicazioni: suol' affetti sono: per .tuiti sempre:
‘benefici, pronti, evi-. denti.
(A\ (305
:ATORI FR omellco; #6.
la nuova — BRILLANTINA degli Italiani
Una nube di minuscole goccie impregnia i vostri capelli — senza incollarli! .
Be Una scrpretiderite briliantina che done ai capelli unn bellezza sin qui sconosciuti sa &talmeonte Auida da Formare uria nube:cli minu. scolò gocce. che. avviluppà ‘ogni. capello d'una invisibile quaina “irradianto". ) capelli brillano tre volte ‘di più, ‘perché ‘ognino-brilla separatàMerile anziché conero abpiccicati como ‘avviene con: le comuni brillantine : toccate i vostri sono soffici, luenti come. la seta, è grani o/unli; Preferite quindi la beillantina liquida’ ricinsta. Rojà, L'olio di ricînò tonica.che' cian cantione sovracalimenta è forkifica. il capello: irpregnandolo, ‘per intero,
stanze: nutrienti identiche alla linfa che ilcapallo:
‘ &.il Hfolo delnuovo ro. manzo cinematografico che vigne pubblicato. dal’Supplemenio mensile a'Cinema Itlusira: zléne”. Quaranta Îra-le priicipali scene” Inie pretate.da
CDEANNA DORBIN
lo Ilustranò,
CS Inoltre,
iventano' cor ioffici che le ie volte più a'lungo. QRE. DEI VOSTRI CAPELLI |
Gin tutte “le edicole
ILA CALVIZIE VIN ; È : co Flugraziaria d'atidi i rimasero È anpelli che mi mi
nono da anni, la. prégo lattari
«pesta fotografie sut'giortialt a fari
È i ù ‘teolanto par tutto iL mosido, È da c di PERFIDO MATTEO di GIUBEPPE.TURI (Prov, Dari) : i i Per spualathat nia latta dei Capo?ti, torto prurito: caduta lioenenbo, a° ilopeolaàà chiazze, capelli grigio bian ‘ohi, chiedere "alia l'opuscolo Tak aUott. BARBERI MIRICA SCOLIVA, 9
sorprendente:
usi,
neppure, La sor
saper tenere un registro contabile, mi disponevo a diventare per lui una valida operosa: collaboratrice.
— E il canto? È
— Finito. Nel dicembre di quel l'anno, in séguito a un'operazione chirurgica che si era resn ‘necessaria nello spazio di poche ore, mia, madre moriva: fu per me un dolore indicibile: trascorsi alcuni mesì in una torpidla atonia dello spirito, indilferente a tutto quanto acendeva intorno a ‘me... Iîra me e mio padre non è questione d'affetto, ma di comprensione: da quasi un “anno egli mi serba rancore perché ho rifiutato di sposaro il figlio del praprietario di un grande albergo della sponda opposta. . Quel vantaggioso matrimonio — ‘capite? — avrebbe dovuto servire alla formazione di una nuova società alberghiera, Tri. stezze.., Ma vi ho detto tutto: toccena voi, | Ga
— Parlarvi di me? — e Dasprea fissa intensamente Daria, con uno sguardo, pieno di trepida tenerezza. — Può bastare ‘una frase, semplica ma conclusiva: ‘« Sono un artista mancato », ì
— Perché dite questo?
== Perché è la verità. Ho compo. sto un'opera in ire atti...
— « Mirella ».
Dasprea guarda la ragazza sorpreso:
— Ne conosce. to il titolo? X&
saranno duoconto persone, a conoscerlo.
Dite: a rammentarla, * poiché figurava su tuti i gior
— Già: accans to a una nota biografica a. al mio ‘ritratto: ‘quando l'opera Da vinto il Con corso. Un'illustre giuria la pre» miava, é alla prima rippresen» tazione 31 pub blico la zittiva.
— Avrete tatta la vita, per prendervi una ri vincita.
—' Crado che non la tontorò
to. è Hronicamena
te benigna! mi nega la gloria, quella alta, quella ‘pura, quella con la « g » maiuscola, .ma ini ricompensa -col successo e cof guadagni di quattro CANZONI... n x — Quattro canzoni ‘che vengono cseguite ir. tutto il mondo,
— Quello, sl;.1 mici poomi sinfo» nici Wi cescgutsco da solo, al piano» forte. E dire che promettevo tanto bene... Rimasto solo quatido ero an:
in ossequio al. desiderio più. volte
tore: d'orchestra, ni facevano compiere ‘gli studi musicali: allievo madello, ‘e, dicevano; di qualche iugegno:. vinceva una borsn. di stu» dio, ero il primo :in pianoforto; in me, in armonia, in con
Ma... «Mirella n d-che
duta, 0 le Case cinematografiche si disputano i rici commenti ai fili lavoro senza un sola istante di sosta,
— Ma l'avveniro.,, — Potrai credoro noll’avveniro soltanto’ se, qualcund. mi insegniaso a credere nuovaniente a me stesso: una donna, Una donna che io amassi profodamente.,.
—+ La incontrerete, maestro,
+ E se l'avessi già incontrata? iD'impoto,: Dasprea. prende le made: di Daria: : f#2L'ho incontrata... L'ho amata
‘stibito ‘dal primo. momento: qual.
fcona;.che ‘nòn cera mai accaduto nelmia. vita...
Fitrac le mani, è Il suo sguar
igge::quello : di dui: vibra En
a: bella persona, turbata,
gie, ve ne prego... Non di.
temi più nulla... nulla...
La donna
Grande rassegna mensile di moda e mondanità femminile:
€ la più antica ribista di moda d'Italla, una delle più autorevole diffuse
d'Europa.
Ogni fascicolo offre non meno di 100 modelli per tutti È gusti, per qualsiasi esigenza, per qualunque occasione. In vendita nelle edicole a L, &,
Acquistate Il superbo fascicolo di Maggio
cora bambino, alcuni parenti, anche
manifestato da mio padre, che era,
rt
— Signore 6 signori, il sole!
— Alle nove precise, sulla spiagglal..,
— 11 solel Si giral,..
‘— Alle nove precise, sulla spiaggial... Finahmentol... i . Gli assistenti dell'a Esperia-Film » bussano agli usci degli attori — i quali. come sempre alle otto del mattino dormono seraficamente — riavo» gliandoli senza pietà e attirandosi una serie cdi. iperboliche insolenze che per vera’ fortuni non arrivano fino a loro. ‘
È finalmente tornato il sole: fuori, sulla spiaggia, i tecnici collocano le macchine: da presa misurando le distanze e disponendo l'attrezzeria, mentro il regista. impartisce ravchi @rdini col megafono. Ha telefonato a Roma: « Fra quattro giorni avre mo finito », e vuol tenere la promessa, Alle novo, gli attori incomineiamo a mostrarsi; gli ordini si moltiplicano, brevi, -febbelli, imporativi.
Ciah, A < St gira. i
Stlavora, Così nel pomeriggio; così l'indomani mattinni senza sosta, senza tregna, senza respiro, Erano stati previsti quattro giorni: non ne sono passati che tre, c tulto è fini» to. Da un'ora all'altra,’ viene decisa
x la partenza del. la Compagnia.
Renato Dagprea cva in corea di Daria: la trova, sola, nella sal di lettura: ri. chiude L'uscio dietro di sé:
— Daria: io parto fra pochi
momenti,,.
— No...
+ Pochi mo menti, vi dico:
non ci vedrema più. E questo non è possibile... Daria: teri, anche voi mi aveto confessato di amarmi; non possiamo laBelarei,.,
—Renuto...
Vi chiedo una grandé pro» va d'amore: un gesto che può decidere di tute ta da: mosca sistenza avvenire...
+ Ma ‘che dite, Renato?
+ Partito con’ mo, Daria.
+ .Partiro con voi?... Mn è ds surdo, insensato...
= Un ifltro domani, un altro avvenire; quello cho © affronteremmo ingiema..,
— No... Mat.... Vi dico io, ora: non è posstbile..
= Al nostro amore, ana nuova vita... Perché rimarreste qui? Vol sie te un'artista, possedote il dono di una vote-bellissima, potete diventarecuna cantante celebre...
= Mai... mai...
2 Tanto: avrebbe valso, allora! sposare il figlio di-quel padrone d'alLergo. 7 È
= Basta, ve no ‘prego, basti... sen Lo ‘delia ‘rinunciarg 1 voi, così, o vol rinunciato ame, per sempre: non ini amate, dunque...
‘e Derdutamente, ‘Renato, perdutantonte:.. Ù °
Quando,: a scr fatta, Bernardo Lutti ritorna da Brescia, dove gi è recato per. certi acquiati,corca im medintamente ln figlia:
“e Daria! .
Entra in direzione: non ed; la cerca dovunque: non c'è; interroga Îl ‘personalo: nessuno I'lin ‘veduta; sale al'terzo piano, bussa: all'uscia della sua stanza:
“Daria!
La chiavo è appesn. allo stipite: eglientra, accende. la luce: l'arma» dio ‘4 aperto, i cnesctti dei mobili sono. aperti; dal tavolino accanto al letto; è scomparso il ritratto della madre.
(continua)
Angelo Frattini
‘ éoi cupelli sparsi intorno alle guane
tava distesa sulla so. dia a sdraio sotto ili platano in fiore: gi chi di luce o frasta gli d'ombro frameva. no sul suo corpo ink mobile, al frusciare del vento, È;
lenova le meni diafane appoggiate sulla. coparta, è lo guardava, con ostinazione. Seni rossetto sulle guanco o sulle lablera,
ce, ciocche lievi, disfatte, sembrava ritornata una bambina, Letizia la scorse: dalla terrax, scesa saltando i gradini, corse lun il viale: — Angela, Angela! Giunsa ansanto 0 accaldala presa l'amico, col suo abitino di laffetài da collegiale, il colletto in ricamo, us cappellino alla Musetta legato sol. fo al. manto con due fiocchi, a tl corniciare il volto splendente. } Un'ombra. cupa passò negli occhi color opalo. di Angola 0 nessun sori riso fiorì sulle labbra smorte. |
— Dunque, conte val + chiase Li tizia, — Maglio, se ti trovo in giari dino Cha aria fresca c'è oggi! Lal primavera ti devo far bano. Non logs; gi qualche libro? Cha cosa fai tutto il giorno? . Non dovresti pensare troppo, mi
Parlava col tono forzatamente gaioi a disinvolto, una nota più su del normale, cha si sa. inconseiaron te con le persona malate, fortemente colpite dal dolore quando. st vuolt: aver l'aria di non compussionarle; quando si tonta di far loro cradoni che devono continuaro « vivere ndi cerchio norinala dell'esislanza.
co TO NON penso, —disse Angola lontamenti. + Guardo quell'atbera che duo giorni fa era nudo è spoglie: od oggi è più tutto un fiore è una fogli i
Piccoli fiori a grappoli bianchi, con un minuscolo cuoricino nel senogi di ogni corolla: volavano !via, leggeri come piume par l'aria, a si, posavai no sul capelli di Angola, i}
— Chissà cha mai si prova ad es sere un alboro, — aggiunse con ame: razza, — Suppongo che sia riposante
Letizia si chinò su di lei a l'ab Dracciò improvvisamente: l'avvalse in un'ondata di calore, ché le sud mani erano topida e. morbida, è cali do lo suo labbra. < Î
ven Îî più bello essare una raparaa giovane, ; ,
= Coma lo.. — face Angela vi traendosi un poco, como se provassi ripulsa per. quella. ‘giovinezza vag: piante, E aggiunse:
—i Como te-cha'sei' falice di vero. ,
— Ma ancha tu sti giovana «dis: so Lotixla turbata, dolonta.
Cara, dolce amica, quasi soreli che pena vederla languira così, strutta dal segreto tormento: veder: la abbandonarsi così alla corrente ma ligna che la portava fuori della vitai mentre sarebbe forse bastato un pic colo sfarzo, un piccolo colpo di ne mos, Sarebbo stato così hallo ve derla ritornare l'Arigela di un tom po, tutta una fiamma di vita, forst una fiamma troppo intensa, troppo; bruciante in un corpo ‘fragile a ‘dei; licato, Eva, forse male santire troppe intensamontor aver contatto lropfé profondo con ogni casa della vi Non si devo impallidire par il p Jumo del. caprifoglio, né piang quarulo sì oda un suono di campanti in un cielo di parla: bisogna accoglie: ro con sorenità questo dolci cose nel l'animo. E ancha se un fidanzato abit bandona per sempre non è giusto lè: sciarsi morire, e'staccarsi par lui, dale l'esistenza, da lutto ‘le altre coss ché si suno amate: la mania, le amichéi] la musica e i fiori. i
Questo avava pid detto sitilla volti ad Angela, ma la parole erano fuggi: te via, coma scivolando su di und lastra di vetro opaco, Angela: ri spondeva con un sorriso un pio" io nico, come pensasse: « Non pudi scapire: set fatta di altra mataria E anche quel giorno lo ripetò:
—È facile dirlo per te che hai tutto, la saluta, la folicità, l'amord;
L'ombra che passò nella Iridi chia
È i
î
Uni alici rist