Cinema Illustrazione (May 1939)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

(NENIAMUNTRIZONE = $ — Che ripartivo perché avevo paura, — Di lui? — Di me stessa; lo amd, zia Matilde» un sentimento che mi dòmina, mi sconvolge, fa di me un’allucinata. — Vuoi costringermi ad arrossire. i — Scusami: tentavo di giustificarmi. — Se sei ripartita, significa che hai trovato in te la forza di sfuggire ad una suggestione in apparenza invincibile, e non posso che compiacermene; ti sei rifugiata presso la zia, che ti vuol molto bene, per dirle: « Ho sbagliato, ma non ho commesso’ alcun gesto irreparabile: vuoi riaccompagnarmi a casa, poiché non ho animo di tornarvi da sola? ». — No... — No, che cosa? — trepida Matilde. ; 7 Forse che fra to e... n — Rassicùrati, zia: fra me e lui, non c'è stato neppure un bacio, — E come vi siete lasciati? 2 Con la promessa di rivederci qui. — Qui? — Egli. non abita a Roma, mà a Mi: lano. Ora ha dovuto recarsi a Roma per ultimare certe. musiche per un film, del resto. quasi. compiuto; giungerà. — A meraviglia. Perfetta intesa, E poi? Dove andresti ad abitare, tu? — Miî illudovo «i poter rimanere. ac i canto n te, come una volta, . — Hai detto bene: «mi. illudevo ». ‘Non ho alcuna intenzione di ‘diventare tua complice, ' secondo la frase di Bernardo, E a Milano, che faresti? — Anzitatto,* riprendere a studiaro il canto; ottenere il diploma al Conservatorio. . 7 Non si trattava, alla fine, di un proi. gramma tanto assurdo: potevi chiedere : il consenso di tuo padre. — Papà avrebhe risposto, como già ; un'altra volta, a un .mio timido accenno quindi mi rag su questo tema; « Sei pazza! chi rima» ne, qui, a trattaro : ‘coi clienti? », -Cai. pisci? Chi risponderebbe . in quat‘ro linguo, ai di versi forestieri: «Ie camere che dànno sil lago comportano un au» mento di prezzo... La stanza da gioco dei bambini è laggiù... 11 dirét» tissimo per il Bren» . nero passa a De; senzano alle venti . equarantatrà... Sp i signori inten ‘dono ‘di rimanere, . can la settimana ; prossima. possiamo + der Joro un appar © tamento con bagno, che viene a trovarsi libero appunto domenica sora... »? Chi ter rebbe i conti? Chi si incaricherebbe di tutto: di rimproverare la cameriera del terzo piano perché porta la. cresta: a sghimbescio, di far ritiràro ‘ i vasi di begonie i. nella. serra quando Una vicenda drammatica che sì svolga in un fortino al limiti del deserto africano, questa dla trama. del film © "Uragano si tro» Pioli”. del quale presentiamo una: scena, Ab torno alla tavola Rubi Dalma, Mino Doro, Davaldo Valenti e Danilo dala» mal (Elettra) incomincia l'inverno, di far ‘riverni ‘ ciare la cancellata, accordare il pia noforte, inghiaiare i vialetti, riparare un guasto; chi provvederebbe, quando occorresse, all'acquisto dei tovaglioli o degli asciugamani di spitgna? Ti giuro, zia, che mi sento ca pace d'altro; voglio vivere una vita mia, perseguire uno scopo, avere un’ambizione. E soltanto quando mi vedrò inesorabilmente sconfitta, riconoscerò d'aver sbagliato: ma fino a quel momento... t — Con che vivrai, fino a'quel momento? È — Tu sai che io possiedo alcune migliaia di lire, ereditate dalla povera mamma, — Quante? i — Una ventina: non è una for tuna, ma per qualche tempo possono bastare, E poi, Renato... — Chi è, Renato? — ®... «lui». a — Ah... Puoi dirmi anche il cognome. ‘— È il ‘maestro Renato Dasprea. +— Dasprea... Un nome che non mi è nuovo... Non dirige un'orchestra alla Radio? — Sì, qualche volta. ug == Scrive anche delle canzoni che vengono eseguite sovente, no? — Sei perfettamente informata. — E cho... Tu lo sai: io non esco mai di casa, non vado mai a teatro o al'cinematografo; la radio è il mio solo svago; ora, quasi ogni giorno io sento ripetero quel nome attraverso il microfono, < — Dasprea: ha composto anche un'opera lirica, premiata a un: con ‘ corso nazionale, — Di questa, non ho ancora udito parlarè, Basta: concludi il tuo discorso'di poco fa, Mì interossa,.. — Quale, discorso, zia Matilde? — Tu stavi dicendo; «E poi, Renato... n. È Con gesto quasi infantile, Daria preme le dita sulle palpebre che le bruciano, che le si chiudono; —. Ah, sì. Dicevo: Renato mi presenterà al commendator Salva. gno, editore delle sue musiche e proprietario. della notissima Casa « na », per la quale potrei intid dei dischi... . — Guadagnando del denaro. +— Lo spero. cl — Non è un'impresa facilissima, ma tutto può darsi. — Basta volere, zia, — Ecco; l'eterna, l'immancabile frase: « Basta volere », Con questa frase si risolve tutto: o almeno, voi ‘ragazzi siete convinti di poter risol. vere tutto, IE invete, è perfettamente il contrario. Volere! Ma cosa credi, tu?, che io non abbia: « voluto », e con tutte le mie forze, vivere una vita mia, per usare le tue parole? E non si trattava di aspirazioni assurdle, di desideri irrealizzabili; no: sognavo semplicemente una Samiglia, una casa, dei bimbi. Ho avuto ventranni anch'io, e si affermava che fossi bella... — Lo sei. sempre. ; — Già:. coi' capelli hianchi.,, E, non ero sciocca, né incolta; e non ero neppure povera... Insomma: si sarebbe potuto pensare anche a me come a una sposa possibile: invece... — Ricordo che la povera mamma mì diceva, una volta, che iu ceri stata fidanzata, — Si... A trentadue’ anni, quando non speravo quasi più e stavo per rassegnàrmi n invecchiare nella s0litudine e nel silenzio, la sorte mi il miFidanzati: la felicità era lì, ormai raggiunta; bastava allungare la mano per gher‘mirla; Mancavano due giorni al no faceva ‘incortrare un uomo: gliore degli uomini, stro matrimonio.., E invece dell'abito da sposa, tio indossavoò un abito da lutto: l'abito che non ho lasciato più. Velere... Ma anche per poter guadagnare semplicemente «del ‘© donaro, bisogna chiedere il benesta re del destino... È Daria stacca la bambola dal. muro e si lascia cadere sul sofà, tenendola in grembo: le riassesta In gonna, Je rifà.il nodo della cintura ‘con gesti lenti, stanchi; appoggia il capo ai cuscini, mo. Un lungo silenzio. — Scusa:un'ultima domanda... — irdisce Matilde, — Però, se tu ritieni. che io non. abbia diritto di rivolgertela, puoi non rispondermi i voi due vi amate, ‘vero? — Sl = Vi amate molto? — Si. — Pensate all'avvenire, fate progetti: non avete. alcuno dubbio -sulla profondità e sulla tenacia dei vostri sentimenti, L'uno per l'altra: oggi, domani, sempre: è così? — E così. — Ora, tutto questo è bellissimo: non manca che una cosa: la. più semplice, da più, ‘logica, la. più umana. . 5) risponderebbe a quel signore: « Mia ‘figlia rion' sarà mai ‘vostra moglie n, come nei ‘romanzi ‘dell'Ottocento? Ma no... + ‘ — Tu, sì, hai fatto della vecchia. — Credi dunque che tuo. padre" letteratura, — continua Matilde con voce Sommessa, sempre più sommes: sa — lasciando a quel modo la tua casa; e la tua non è stata neppure una fuga: hai compiuto un viaggio; un viaggio, seguito da un. pentimento... — Ho torta? Daria ha reclinato (il capo sul cuscino, assopita: la bambola è caduta sul tappeto: in punta li piedi, Matikle si avvicina alla finestra: fa scorrere lentamente, cautamento gli anelli detle tende che si chiudono, creando intorno l'ombra; poi. ritorna sui suoi passi, trattenendo il respiro: accosta l'uscio, esce nel cor ridoio e, giunta ‘in fondo, stacca il ricevitore del telefono: mormora — Pronto: interurbario?... Signorina, desidero parlare: con Gardone Riviera, Grande Albergo Excelsior... Numero settantuno... Sctte-nno, sì... «Bene: aspetto, Siede accanto all'apparecchio perché fra qualche minuto, quando la sigoorina. richiamerà, il campanello, non possi squillare a "lungo, sve: gliando Daria, A * * — Vi ripeto che uma signorina Daria Luti, in questa casa, non c'è! — si stizzisce lo piccolv portinnia col fattorino del ‘T'elegrafo, — Qui sia scritto; « Daria Luti, presso Matilde Lutin — ribattè il fattorino, mettendole sotto gli occhi il telegramma. — E ditelo subito, allora! Primo piano, (coritinua) Angelo Frattini