We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
glietto, voi? Vedeto che jo.
+ E questa pioggia che ancora vien giù a catinelle non la contate por niente? — Ma l'obiezione non gli era venuta pronta; o Ina lo nutè, mentre lo squadrava da capo a piedi, Gli credeva poco, cd egli » ne accorso;
ho ragione
= Sicuro, — aggiunse, — Temu il raffreddore, Non por la voce, sa-.
potoi ma è seccante. Inveco aspettando qui ho, anzi abbiamo. fatto quattro chincchiere da vecchi amici.
— Vecchi amici?
— Ma certo, Non nbbiamo forse litigato? ,
Arrivava sempre gonte, Egli. s'interruppe, abbassò ancho meglio la visiora e porso di muovo il biglietto con un gesto impaziente:
—Da brava, prondetelo, Ho fretta, >> le disse abbassando la voce.
Ina col biglietto in mano rimase lì a gurirdarlo. Malgrado gli occhiali
neri si vedova cha egli osservava lo,
persone. L'entrata di duo sconosciuti provocò in Ini un gesto mal frennio di dispolto. Quei ciuo flovovano conoscerlo perché gli fecero un cenno, al quale egli rispose crollandò il ca» po. Strinsoro le spalle; e uno di ossi fece un ghigno ‘antipatico, o con ln mano il gesto che in tutti i tempi © in tutti i luoghi ha sompro signifi» calo quattrini, IL giovinotto gli vol. tò la. spalle brontolando.
Cos'era quel mistero? Inn guarda» va stupefatta. Ma tosto le balonò li
‘spiegazione, In sola che poteva venira in mento a tiva ragazze cho antlava al cinema: erano malviventi, 0 pre paravano un colpo alla: cassa. Il suo a vecchio amico» era il palo! Si era messo a parlare con lei per dar moeno nell'occhio alla gente, Appena l'atrio, fosse vuoto sureblero tornati per fare il colpo. Ina già li vedeva spianar le pistole: « Mani in allo! ».
Invece con sun sorpresa. quel’ duo chiamarono un auto e se no andarono,
« Allora 6 lui + ella’ pensò, +— cho fa-il colpo da solo »,
« Perché non andate coi vostri amici? + La voce le tremava, Le
‘hiattova il cuoro,
24 Ma che amicil Sono la min af Îlizione, que due. Avranno ragione faro; forse; ma vorrebbero che io... Be: non no pirliamo, che è moglio.
Ma Ina non fu persuasa. Tutto quel mistero la confermava nel so spetto. Che fare? Come si rogolava in caso simile un eros delln schermo?
Mu il caso non era contemplato, Lt
ballavano le giriocchia. Si appoggiò n una colonna, L'ispirazione 18 vet» ne proprio dal giovinotto.
= Dopo Lutto perché non. vorrei »
‘anch'io a vederla, questi birbonata di film? So m'impegno a non ridere, n non-sorridere nemmeno, pormettote che segga vicino è voi? J
— SÌ. + Ma pensando:che da quel al detto così prosto.egli poteva ere dorsi autorizzato a pensare; chi. sn che, Ina aggiunso: — Così, cambierele idea, spero. a
E fra sé dicova; « Quando pol sin» mo «dontro, esco un momanta con una seusa e avverto alla cnssa, O posso parlare a ui; ;lo persundo. a rinunziaro,.'». , °
Il'giovinotto andò allo sportello con la mano in (nsen, A stonto Ina trmttenne un grido, Per fortuna, por. ché invece della pistola egli tirò fuori mezzo dolliro.
Le gambe ancora le ballavano sotto, ma si cern im po’ ricomposta:
2 Vedete; + dissi — avote torto diro che è stupido, Fia l'altro, vi . potrebbe Insegnare a vivero uno vità
onesta. — (Ma aggiiinse méntalmon
Te, ‘n.50 stessi: a Stupida tu»).
Lo sconosciuto foce una risata: —
E chi vi dice che io ron vivo una
vita onesta? DE
+ Non parlavo mica per vol; — i
«è aumentato,
W.
si affrettò a dire Inn, — Dicevo così, in generale, Ad ogni modo vi farà vedere quanto è dura la vita,
— La vostra è molto dura?
—— No: ma la vostra, pensavo...
‘— Questo è vero,. Quei due che avete veduto me la rendono amara, Dove preferite sedere?
Erano già nella sala: — Non c'è da scegliere, — ella disso. -—— Sarà tolto 8g troviamo posto. Ve l'ho già detto: è uno dei film più bellt di. Wayne Lane. d
— Non direi questo; ma è certo che gente iu giro con questo tempo ce n'è po en, il Dbigliotto
o con tutto ciò fanno ressn, >
Trovarono a tuali toni due postilaterali, gli la fece passare nel più centrale è lo accette accanto,
— Meno, mulo, — elin disse — che ancor non è cominciato: mi dispincerehbe non vederlo tutto, A questo almeno servono le at tualità, gli atti unici e i « prossimamente ».
Fedele alli promessa, il compagno non faceva commenti.
= Potrei chiedervi il vostro nome? Il mio è Bill,,, Ware,
— Inn Boyd: .:
.— Diploma commerelale, naturalmento.
— T'ho preso duò: anni fa. Telo funisin,Operatrice di quadro;
= Avoto la voce che ci vuole, Scommetterei che l'utente più arrabbiato quando sento voi si calma, MI avete detto, mi paro, che domani è
NOVELLA ‘DI E. CLARKE il giorno di paga, o che siete... agli
sgoccioli. Famiglia non ne avete? — Una. sorella -maritatà, Floren
.ce, con, due. bambini, — Ma ella volle subito distogliere il discorso dalla sua persona:
— Voi che
mestiere fate,
Mister Ware? '
— Faccio l'architetto, O meglio, fucevo,
-— Facovate?
— Ora sono disoccupato, Uno dei tanti.
È miri ‘offrito il bigliettot — Ina pescò nella borsetta il quarto di dol laro e glielo mise in mano: — MI darete indirizzo: speditò immediatamente { dieci soldi della differenza,
Con sua lieta ‘sorpresa ogli non solo pres6 la moneta, mà non cercò di prenderle anche la mano,
Ma .si ora tolto. gli occhiali solo adesso! allo scuro: una conferma del’ sopetto che aveva Ina, E tittavia le repugnava di andare ad avvertire il cassiere! O non sarebbe siato meglio, pensò, trattenere il malvivente più che ‘poteva, e quando egli volesse andarsene fargli la predica?
L'attualità finiva: — Ora viene ‘ui, — disse Ina. Vai
Lui le fece uscir di mente il problema angoscioso, Wayne Lane era quella volta un principe Boris bello,
prode ce saggio che go.
vernava
il suo. popolo
con la bontà, eco. Ina non perdoya un gesto, una parola, 1) soggetto lo sapeva a mémoria; ma non per quer sto il suo interesse era: minore, .il suo piacere meno -vivo. Inutile ‘dire che era lei, Ina, la bellissima americana che ‘il principe Boris amava e voleva sposare ntutti i costi seb
bene «il primo ministro profetizzasse.
rivoluzioni e guai senza rimedio.
— Che' roba! — esclamò il compAgno,
— Aspettate, e vedrete. Avote promesso di tacere, del resto. Se non vi «divertite voi lasciato almeno che si divertano gli altri. so 3
— Scusatemi. Sono molto dolente... — Ma non pareva vero: sbadigliava, si stirava. Avvicinò il capo all'orecchio di lei e disse: —Le signorine che amano i divi dello schermo amano ‘anche i gelati,..di solito. Posso offrirvene uno?
— E siete disoccupato!
— Sì, ma... so anche risparmiare. Ho qualche cosa da parte,
— Oh, quanto v'invidiol Non per il dennro, ma perché sapete fare economia, Io non ci riesco; Zitto, ora: l'avete promesso. — Le tornò anche in mente, d'un tratto, il suo sospetto; il gelato era. un pretesio per uscire, È
— Sentite, Bill, non sarebbo hello
‘prenderlo dopo, il gelato?
— Perché no? Molto meglio., Così ella potà immergersi ancora nel sogno, che la prendevy' tanto da farle dimenticare chi era e cosa stava per fare il misterioso compagno. Wayne Lano ferito e.con l'uniforme lacera, le spalle: alla « ‘muraglia. del castello e la spada in pugno infilzai fellonivad uno ad uno, fin che ne rimaneva In piedi uno solo, il più fellone di tutti, che era
“Bempre con la testa noi sogni, eh?"
poi il primo mini ; stro, Lo incalzava fin sul ponte levatoio, ed cl ire, 0 così dava modo alla sua dama di fuggire in salvo. Ma lei non voleva, Neanche Ina, al suo pa: sto avrebbe voluto. Certa che il suo eroe.avrebbe vinta era detim però, nel caso peggiore, a gettarsi nol fossato, Ina. ebbe un gran sospiro, Tutta la. pa femminile del pubblico sospirava; nella semioscurità si vede vano molti fazzoletti bianchi. Ina non trovò il suo ed accettò quello, enorme, cho le prestò Bill con ‘una premura un po' canzonatoria. — Se mi prendete: nncora in giro, finirò con l'odiarvi. | © . * — No, non vi prendo in giro. RImango della ‘mia’ opinione, s'inten