Cinema Illustrazione (May 1939)

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‘Vi sono ‘delle creme che si alleranio: col lempo; ‘altre “che riescorio. dannose 4 lungo andare, molle che non dànno. ‘alcun risultato. La DIAD E RMINA non si altera, è in: nocia, dà senipre ‘Benefici durevoli, C) Leggore 1 racconti di avventure che ‘sì pubblionno sottimanalmente in proiezione di un film. L'ALBO GIORNALE si vende in'tutte le edicole a CINQUANTA CENTESIMI CANI NUMERO IN ITALIA, IMPERO E COLONIE LIRE 2 LABORATORI FRATELLI BONETTI Via Comalico, 36 MILANO LA CALVIZI PROFUMI E PRODOTTI DI BELLEZZA MILANO L_.} Combat Quindicinalo ) di divulgazione i , Dasprea si alza di — Non capisco dove tn voglia arrivare, Parla, di', fuori... — E io non capisco perché tu tobba allarmarti o irritarti così, poi ché non ne hai alcun motivo, «— Può darsi, Ma tutta questa Lua cautela, questo dire c non dire, queste mezze frasi, questo Llimore, rassomigliano tanto poco al luo stile abituale, che chiunque ne rimarrebbe sconcertato, Perciò ti ripeto: di' chiaro quello che pensi, Salvagno sembra ritrovare di col po la sua sicurezza di sé: quel senso di padronanza, di predominio, che in ogni situazione lo mettono immediatamente in vantaggio nei confronti del suo antagonista: infila con energia i pollici nel gilé, muove risolitamente verso Dasprea, lo guar da negli occhi: — Hai buona memoria, tu? — Ottima, — Bene: ricorderai dunque questo nome: Margarita Ibarra, L'altro non sa dissimulare il pro-, prio disagio; —.Non vedo... ù — Che c'entri -Margariti Ibarra cal discorso che avevo inizinto poco fa? Ora vedrai, Quando tu, chiamato da me, sei entrato in questa stanza per la prima volia, Margarita non era soltanto la nota cantatrice dei « Dischi Jaua », cera anche la mia amante, Già... Rella ragazza, vero? Venticinquo anni! e un viso da sbalbidire, © una figura... Uno di i [quei fiori rari che abbagliano chi li guarda, Tutti, qui dentro, avevano E VIN "TA finito per sapere o per supporre che ella era la mia amante, Tu, no. Di00.007 Piagrazionia d'uvermi faito ranto tre mesi, quasi ogni sera tu tisazoore $ capelli olo mi manca vano da anni, in prago di mettora chpiti qui, fa trovi invariabilmente quasto folografla aul giornali 6 faro seduta in quella poltrona, constati Foclania par lullo il'mondo. — 0 meglio: polresti ‘constatare — PERFIDO NATTEO dI QIUSEPPEZTURI (Prov, Har2) che Margarita, sebbono mi tratti col Per cualglani malattia dol Capelli, « voi», si lascia sfuggire spesso un {oriana prilio, cauluta [negssa ite e «tu» compromettente, e una volta, "ol, chiedere Pe O entrando, ci' sorprendi qunsi abbrac Doti, BARBERI PIAZZA S. OLIVA, 9 celati: ma tu, niente, Cisco @ sordo, PALERMO SCATOLETTE Î, 12,30 a L 4 VASETTI L 6,80 e 110 per questo, che, ritenendoti perfete tamente in pace con la Lua coscienza d'amico, ti giudichi in diritto di portarmeli via, e mo la porti via. — Ta... è — Noghi, forse? Non negare, ché tanto non serve a nulla, Comprendo ti dica soltanto oggi, — a quasi dro anni di distanza — ci aver saputo... Ma, mio caro Renato, Jo sono un disereto’ psicologo e un cecellente ‘uomo d'affari: quando ho capito che Margarita si allontanava irremissibilmente, ho anche capito che snrebbe sinto inutile. tentare di trattenerla, Niente da fare: Ja conoscevo abbastanza. profondamente, per poter concodermi il lusso’ di serbaro qualche illusione, Tare una scenata: a. lo, sarebbe stato. grottesco è non mi avrebbe restituito Marparita. Ho saputo, sopportato, fasciuto, ho anche sofferto, . perché di quella donna io ero assal più che innamorato... Un giorno vi ho sorpresi insieme, n braccetto, lungo il viale che conduce al Lido: cammimavato lentamente, i vostri volti si sfioravano, vi mormoravate sulla hoc: ca le immancabili. promesse, ec non avreste mai potuto avvedervi di mo, che passavo in macchina a tutta, ve. locità, ‘Ti confesso che per un attimo ho avuto la tentazione di fermare l'automobile è di saltarvi al collo... Ma subito il ragionamento prevaleva sul primo impulso: © agguantarvi: 6 coprirvi di contumelio avrebbe significato concedere alla signorina Jharra il diritto di dimenticare che io l'avevo rivelata al pubblico, che io avevo imposto il sun uome, che a me doveva in gran parte la sua fama: nello spazio di poche ore ella avrebbe firmato un contrat. fo icon Berlendi, il mio più accanito concerrente, recandomi un daino enorme. Ora, so, pur sanguinando, io' potevo perderla qualo amante, non volevo! nssolutamente perderla quale artista; Tu — non te ne offendere —d.in quel momento, e sotto quel punto di vista, non mi intercssavi soverchiamente, Iîri, come lei, una canaglia... Non interrompermi: non c'è ormai ‘più alcun. rancore né al te 'eCchiaia # ! peggiore nemicodelia giovinezza # Il soverchio Ingrassare, & l'adipe in vadente, che altera Jo lie nea e distrugge la grazia della figura. Difenderevi del dopplo mento, dalle guancie Iroppo piane, dal flanchi troppo tone degglonii e dal seno 1lroppo sviluppato, pren dendo mattina e sera una lazza di «Thè Messicano». ‘A L'THÈ MESSICANO 81 TROVA IN:TUTTE LE FARMACIE Aut, Pref Milano N GGHZ 4 ou. IO48NI01 dirotto da Vittorio Muznolini 2A INIWUNTAIZINE PUNTATA 8 Risssusto IELLE PUNTATE rabcgnenti, » Dario Fadi, lo giovane bellissima. figlia del proprietario di nu grande albergo situato sul lago di Garda, e Renato Dasprea anture di sunzoni, sì sono incontrati, si suno piaciuti a si sono intramerati d'une dell'altra, Praria, che hu una vivissima passione per il canto, ha studiato per qualche tempo, poi ha dovuto smettere perché, mortale la madre, lei ha dovuto adattarsi alla volontà paterna atedicanitosi all'attività dell'albergo, Ma il suo cioro nutre «tire aspirazioni e così, quando Renato Dusprca deve tastiare l'albergo, Daria, innamorata, parte con hi 0 abbandona senza csi fazione la casa paterun. Trascorsi soltanto duo giorni, Daria si presenta a AMlluno in cass di sun sin Matilde Punti per cercnevi rifugio, La sia l'accoglie pinttasto freddamente poiché è già stata avvertita da suo fratello della scappata di Daria, Ma Daria, contrarlamenta a quelle che la cia sospetta, non è rimazia con Renato. Appena giunta 4 Roma è riparlita, decisa a recarsi a Milano per riprendere lo studi del canto, Asua Renato e vile sposarlo. Ma mentra la cia si appresta ad avvertita il padre di Darin det ritorna della ligliola, voce giungere un telegramma per Dazio, Aentra Parla riposa, gettata sul divano, * aziona felefonica col fratello. Ella tenta di far la cia Matilda riesco asl avere la come comprendere a Hiornardo Luti che sua figlia Daria non ha commesso nessuna culpa è che quindi è deg d'essere riaccolta ‘nella cosa paterna, Ma Hornardo Lati non riesce «a disporre l'animo alla. generosità © chiude a Daria Ta porta dellu sua casa, Renato Dasproa intanto nen du saputo restare a Rama, Tontanto da Daria. Dopo averle mandato un tele. gravina în cul le annunzio il sto arriva improvviso, giunge n Milano, Daria si è recata alla stucione ad accoglieto, W lora incontro è pieno di tenera passinne, Renato conduce Doria nel suo strdio milanese. Ma Darla non si ferma in casa di Renato e, per non met tere da sin Matilde in uno situazione intbaraocante, preferisce prendere alloggio in un plecolo albergo, Hu Morandi n, Renato Dusprea Invora quasi caclitsivamente per ta Casa edi. trice musicale v Jana n, di cui è animatore Vincenzo Salvagno, noma attivissimo, tenuto su quasi dal nulla, condinvato da Giovanni Carassila suo infimo amico e parta, Satvagno quera una vulla invitato Renato Dasprea a scrivere un fissa di un Jacs-sinfonico n che' aveva ottannto un gravate suecrsso. Da allora tra Viucenza Salvaguo è Renato Dasprea si orano stabiliti frurtnosi rapporti di attiva collaborazione e di buonn amicizia. Una sera Salvagno, nel corso di un colloguia con l'amico, chiede improvvisamente n Dashreo ché è la signorina Darla Lutl, E due nomini si fissano in silenzio, divenuti d'un tratto. ostili. Non vedi, non’ osservi, non sni, come tu sia ‘staplio dal fatto che io cuna acrimonia, nelle mie parole; eri una canaglia, ma io continunvo ad aver fede nel tuo ingegno: non saPovo con esattezza che cosa saresti riuscito n fare, c tullavia,.. 3 — Perché non mi hni scacciato? To non ero Margarita Ibnrra o non avevo scritto per la tua Casa cho un pezzo di « jazz » sinfonico, col quale né tu né io snremino arricchiti, — ® vero. Ma invece ii sencelarti, ho intensificato i nostri rapporti e rinnovato la nostra collaborazione in una soli e uî po’ perfida speranza: quella di assistere alla fine del tuo Iegame con le, certo comn'ero che un giorno o l'altro qualcuno avrebbe fatto a te ciò cho tu nvevi fatto a me. —— Non hai attoso molto, — Cinque mesi, lunghi quanto cin. que anni, I finalmente, una sera, —— ricordo come fosse ora: l'antivigi. lia di Natale -—— Margarita viene a dirmi addio: sposa un sio connazio» nalo, vin mercanto «li glolelli milionario, e ritorna in Brasile, Ella porta aull’anolaro duo brillanti enormi; quando esce sventola più volte, sor ridendo, un fazzolottino di merletti... E tu? Certo tu, nella mattinata, non dovevi uaporne nulla; non mi eri mali apparso più sereno, più felice di wivero: di vivere accanto a lei; Certo, Margarita ti ha congedato all’ultimo momento, con poche parole risolutive, alla. vigilia d'imbarcarsi; non vuol darti Îl tempo di smaniare, d'infastidiria con Ja tua disperazione mentre lei. ha tanto coso cui provvedere :le ultirne compere, | bagagli, il visto » ‘al passaporti... To assaporo.in anticipo il’ momento in cui ti vedrò rinpparito; e tu non riappari che dopo tre.giorni: ma ancora ‘tanto sconvolto è disfatto che non, ho animo di rallegrarmi del tno atafo: mi lai pena, forse perché in te rivedo me stesto.., Poi... Poi, la vita ha seguito il suo inalterabile ritmo: tu hai finito per dimenticare, como jo avevo dimenticato; abbiamo lavoralo insieme sempre più intensamente, sino ad oggi... . = Hai finito? Da mezz'ora tu vai rievocando cose. che sappiamo perfotiamento. — No: mezz'ora fa tu eri ancora convinto che jo non sapessi ché ‘tu mi avevi porlato via Margarita, — Beno: ora che mi hai fatto questa decisiva rivelazione, posso chiederti quale rapporto abbia, ‘tutlo questo, con In signorina Daria Luti? = BR presto detto: poiché io voglio comportarmi lertmente, nei tuoi riguardi... — Capisco: — scalta Dasprea — mi avverti, lealissimamente, che vuoi portarmi vin Daria. Ma t'inganni, mio caro: Daria Luti non è Margarita Tharra. : — Sei fuori strilla; io non inton devo affatto comunicarti Ja mia: ine. ftenziono o la mia speranza di sottrartela: mi permetlevo soltanto di rivolgerti una domanda; indiserola, se vuoi, ma indubbiamente. onosta. — 1 qualo? Volevo chiederti quali fossero i ubi ripporti con lei, —Null'altro, = Ma tu non me ne hai dato Il tompo, ie senza volerlo mi hai già risposto, Così, io ho fmito, — Eh, no: troppo semplice, troppo comodo: permetterai anche a mt, di rivolgerti una domanda, —Non dartone la pena: sì, io provo per la signorina Luti un senfimento,,. — Tu, un sentimento? 1 quando mal ti sel preoccupato di attribnire ai tuoi desideri la giustificazione di un sentimento? Tutte Luo, debbono essere: è detto, è inteso, è risaputo i non c'è alteo, Non occorro ascoltare lo indiscrezioni del tuo amico Cara» sella, per venire informati del numero dei tuoi successi galanti: una più, una meno, ieri come oggi... Non avrebbe potuto nccadero diveriamen» to, To ti presento Daria Luti perché ha una splendida voce, è un'artista, o. tn puoi fare molto per tei allo stesso modo che lei può giovaro alla tun Casa: ma per te, considerazioni di questo genere hanno un valore secondario: Lu vedi una bella donna c immediatamento la vuoi gheemire; anzi: se si lascerà gheemire, potrà sperare nel tuo interessamento, Che diamine: nel nuovo. repertorio della “nasa Jana si potrà pure trovate una canzone alla quale si pronostica un' osito mediocre: ebbene, la signorina Luti inciderà un disco precisamente con quella canzone; nei cataloghi della Casa, la sua fotografia non apparirà più ampia d'un francobollo, seminascosta in una delle ullime pagine e priva del classico accompaguamento d’aggetlivi iperbolici... 17 poco più tardi, il: prestabilito cone pedo: «Tu hail veduto, mia cnra: fo ho fatto l'impossibile: è il pubDlico, che non ha risposto... E poi: credi a mo; la la voco è eminuntemonta firica; è fatta per il toatro, non per il disco; ‘questa secondaria forma d'arte. nella quale può cccellero perfino chi non ha voce, Il teatro... Vedrai... Se posso esserti utile, poni di me... ». L'esilo di questa commedia — la cui rocita dura sì gono un mese — è quasi sempre sicuro; ce non nppena essa è finita, tu vai in cerca di una miova preda. Ma con Daria Luti no, ani; con lei, la commedia diventa inutile; non confondere Daria con le altre... Se jo l'avessi confusa con le altre, «>. roplica pacatamente Salvagno — non avrei sentito li necessità di parlerti di lei: mi sarebbo bastato di tentare la min carta, al solito molo che Lu dici. E se ln carta fosse: arlata a segno, avtei anche