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sti -— percorso un interminabile viale della periferia, invaso dalla nebbia (il timido riverbero del sole era improvvisamente scomparso) — si inoltrava in uno stradale di campagna,
— Torniamo, Renato,
—— "Fornare, quando non siamo ancora partiti. n
— E dove. vuoi andare?
— Non so: dove il destino ci porferà... Questa strada è il destino,
— Sai che alle quattro...
— ‘Dobbiamo incidere la nuova canzone: me lo. hai già detto due volte. Ma ora sono appena le undici,
— Mariella mi aspetta...
«E devi portare a casa sua le tuo valigie: mi hai già detto due volte anche questo. Ehbene, MarielJa farà colazione da sola, mentre noi faremo colazione insieme,
— Ma io...
— Non vuoi?
Daria introduce le mani guantate nell'apertura dello maniche della pelHecia, congiungendole. quasi a formare un manicotto; affonda il mento nel bavero rialzato della pelliccia.
— So tu non mi avessi incontrato per caso, quando uscivo: dalla casa di Mariella...
—— Ti dispiace, di ui 7, Gi ZA STAZZA | trato?
TSO — Che dici mai... Non è
i ci — E. che cosa, allora? i SCATÒLETTE"L..2,30 0 Î:é — dt che lo avevo: promesso... GI VASETTIL: 6,901 10
h' piccola automobile a due po
‘ Gon la prima» vera ricomincia sulle: nostre
piogge la vite”
“sportiva, ch
opera. della. cràma DIADERMINA.
‘° decorra:senza dan.
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“lagglo per. la' pelle.
averini incon
questo..
Atidrai da lei stasera, È "poi, ‘sappi che il-nostro. incontro non è stato affatto casuale.
= Mi avevi veduta entrare?
«Alle nove precise ero già appostato poco lontano dal « Moran» di », in attesa che tu uscissi,
— Avresti potuto telefonarmi,
— Nor volevo seguirti a tua insaputa. Da alcuni giorni mi sembri mutata; si direbbo che tu non provi alcuna gioia’ nel'rimanermi accanto; che tu eviti persino...
La mano di Daria esce dal finto manicotto. e chiude le labbra di Renato...
— Non dire perfidio.
-—Mmkh... — mugola l’altro scuòtendo il capo per liberarsi del tepido profumato bavaglio,
— Zitto! È
VINCERE LA PARTITA CONTRO Il TEMPO
2° Seguirmi a mia insaputa: spiarmi, —' cella Daria — per chi sa quale sospetto, che nulla giustifica.
Zitto, ripeto! Non hni scuse. Non è colpa mia, so ho dovuto darmi d'altorno per cercare una cas, una vera cas... Non è colpa mia se la direzione della Casa Jana fissa le tue prove di jazz alle dieci del mattino 6 le mie prove di canto + con un. pianista: che interpreta i “tempi » musicali secondo criteri personalissimi -> nel tardo pomerig= gio... Nan è colpa mia, se/alla sera mi kento: tanto stanca da,
== Scuse! + ribatto Ronalo € le ha: ghermito la manò con la sipistra, e dopo averla. baciata la ‘tiene. prigioniera. —— Tutte ‘scuse! Tu ini. impecdisci. d'accompagnarti nelle tue ricerche; ma niente impedirebbe a te di intervonire alle prove del jazz... ,
= IE niente impedirebbe a te di assistere alle mie ‘prove di canto.
«= To non vi assisto per prudenza: per mon sentirmi costretto a dirò a quel disgraziato che si proclama mio collega, di andarsene n fare vua par tila al: biliardo. poi, la volta. în cui ti ho. nttesa all'uscita mi hai rimproverato, e Nén è vero, ; ; = Sl: chai detto ehe già si mormorava trappo snl ‘conto : nostro! Quando alla sera... Ma perché continuaze? la pura 0 semplico ve rità, o non è da ieri che me né Avvedo;: tu... : «Daria non ode il resto della’ (rase; Spera. ille parole dette n Mariella: Lo amo;.lo amo 6 mi Lérturo; lo mò 0 -]o:'sfuggo... ». 3 !
TA :nebbin: s'è fatta anche più fol. ta: di: tempo in tempo, un'altra macchina înerocia quella ‘di Dasprea: una. sgoma: sorgo dalla foschia, lo si diflinnca; scompare “in una ventata. Qualcho: casolare. si. disegna, con .margini-sfumati; nella caligine.
Aiche la. vostra capigliatura difficilmente sfugge elle ingiurie del tempo, Lo Shampoo Gibbs è il più pratico e sicuro mezzo di. difesa. I. purissimi. elementi: che lo..compongono. nulrono-.e tonificano i bulbi capillari, combattono ‘la forfora e, siutati dal massaggio, irrobustiscono la massa capillere. Chi use ‘ogni settimena lo Shampoò Gibbs, .completato ‘col suo. Tonico el Limone, | non deve lemere. la precoce ca
«dute: dei capelli.
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meinen; COLA contonimi Hessanta,
PUNTATA 7
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PARCEOBSTI + Parin Lutti, toro ‘bellissima ‘giovaite bionda, ha ‘i conirata il compositore Renato Pasprea, 1 due si sono innamorati rapidamente e Daria, cho pntre una viva passione per il canto, fugge da casa per seguirà l'uomo che ama, Tra scorsi soli duo giorni, che Daria ha passato ‘in treno, ella si fresanta a Milano in casa della sin Matilda per cercarvi rifugio. Sua cia si affretta ad avvertiro il padre di Daria perchd voglia riaccogliere in casa la figliola, Ma Bernardo Luti non riesce a disporre l'animo olla generosità e chiude a Daria ta parta di casa, Bestato Paosfrea intanto non ha saftito restare a Roma lontano da Dario a hi raggitage a Milano. 11 laro incontra è prano di tenera bassiane, Renata conduce Daria nel suo studio mitanese, Ma Daria non si fermo in casa di Renato e, per ‘uni mettero la sia Matilde in uno. situazione imbaraasante, pre Jerisca hrendore alloggio in un hiccota alberga, il «Morandi. Renato Pasfrea invora quasi esclusivamento fer la Casa editrico musicale «cfana», di cui è animatore l'inconso Sal Di giro, vamo attivissimo, vennto su quasi dal nulla; coadiuvato da ‘Giovanni Carasella sto ‘in. fimo amico 0 porta, Salvagno aveva una volta invitato Renalo Dasprea a scrivere un parso di a Jansssinfonico » che aveva ottentio un grando successo, Da alfora tra Vincanio Salvagna e Renato Dasprea si erano stabiliti frittuosi rapporti di attiva collaborazione # di ‘buona amicizia, Una sera Salvaguò, nel corso di un colloquio con-l'amico, chiede improvvisamente a Daspreo chi è la signorina Daria Lati, E due nomini si fissuno in silentio, divennti d'un tralto nafili, Vincenzo Salvagno allora” rammenta a Renato Dasprea che, cun tempo, egli, senza alcuno scrupolo, gli Ii portato via ta sonno che gli ora cara, Margarita Tharrà, nia giovano e bella cantante. Allora Salvagno ha taciuto, ancha per non perdere la collaboro. sione di Dasprea e della cantante. Oggi però Salvagna non nasconda a Dasprea che egli nitro per Doria Luti un sentimento vivissimo,. alto e nobile, È tvaturonte lo dice a Dasprea promettendo insirma di aiutare in tutti i modi Daria a metterp in luco te sue qualità arti sticho, Così dunque, incoraggiata da Salvagno, Daria. canta por In prima volta ta: canzone di Renato, « l'inggia sul giardino », della quala si incidy un disco fte la Casa tunsicnte Jana, Intatito (Daria cercandozi mi altro alloggio ritrova. Mariella, coma sua .cara amica d'i tempo, presto la.qualo ella ai stabilisco, Mariella, però, attende iurano Daria a colazione,
— Ho freddo + mormora Daria.
— E fame, no?
No: freddo... Un gran freddo...
Ella rabbrividisce, ranniechinridosi nella pelliccia, gli occhi fissi sul» l'oscilianto lanestta del (achimetro. fe Lo amo e ho paura... n).
(Mezzogiorno: Mariella stava apparecchiando la tavola; s'era data da faro in cucina durante due ore, a tutto era n punto: anthe | cardi silla panna chie piacevano a Daria e um dolce che avrebbe costituifo una sorpresa, Appoggiati agli steli. di fini calici di cristallo, due ‘enrioncini con lo scritte: Signorina Daria Luti, St gnorina Mariella Silva, Altraverso la tovaglia era stesa una striscia di ricamo. E sulla striscia, qualche rosa o un ciuffo di foglie rosse. Mezzogiorno, Daria sucebbe arrivata fra qualche minuto...)
La macchina procede lentamente, cinttamente: nttraverso i vetri appannati non. si scorge che qualche albero dal fogliame .ingiallito è un cipresso solitario ehe monta la guar dia a una fattoria,
— Non mi dici nulla, Daria? f la prima volta che ci troviamo. soli, noi due, veramente soli, e non trovi una sillaba per me?
— Perdonami,
(Questo temeva, Darini trovarsi sola, veraniento sola con Iul. Ciò che ora riuscita: ad ‘oviture. duranio vin mese, attraverso mille accorgimenti, era avvenuto: ora egli. cra N, ace canto a lei, ‘ed ella. st sentiva per vadere da uno strano malusse quasi un’angoscia, uno sfinimento; Il senso: di non potergli opporre nituna difesa. so egli, come nel giorno.del suo inatteso arrivo da Roma, l'avesse. chiusa nello suo braccia, stordita con un bacio. dal sapore di vertigine. Questo, temeva! tanto: che aveva sempra rifiutato di recarsi nuo» vamente da lui; anche la prima .prova-al pianoforte di Pioggia ‘sul giardino ova avvenuia in'una saletta cel suo albergo, e i conivgi Morandi avevano chiesto di poler assiatere all'avvonimento dicendo: «È un onore, per noi: il nostro pianoforte, 0 ri mane chiuso a chiavé o viene mas: sacrato dalle. ragazzette che fanno gli esercizi n). :
La nebbia sembra diradarsi: qua o.là, nei campi, si alza il pigro fumo delle stoppie cho bruciano, (+ Eccorvora, fra poco, più tardi, basterobba chie egli muovesso un pesto pec ghermirmi, como «quella < sera; ed. for. »). |
—Perché non vuoi tornare; Res
nato? CE ) — Perché ‘8 dai ‘giorni felici di Gardone che ti ed io non siamo a non ci sentiamo più 4 noi »: voglio ritrovare questa. grande: gioia,
—Ma si fa tardi... La colazione...
—La colazione? Nra mezz'ora, Ma che dico? Venti minuti;
— Dove mi porti?
-— Vedrai. Sul lago: Li piace?... No; tu ci vivi da anni, sul Jago; in collina: vuoi?
+ Allora non è vero che questa
è la strada del destino: tu sai be nissimo dove siamo e dove andia mo, conosci perfettamente questi luoghi.
gem CI sono. venuto una volta,
Con chi?
«—— Un amico,
-—Came si chiamava?
—— Non rammento... È stato qual che anno fa,
«— Mi basta che tu mi dica che la periona che era’ con té non si chiamava Margarita. '
Renato ha uno scatto:
«Chi ti ha deotto?.,,
-Nessuno... ponde in un soffio Daria, cho si rimorde di essorsi lasciata sfuggire quella domanda a da turbamento «di Renato,
— Salvagno, forse?
ce No.
—Certo, Salvagno. — fusiste l'al trà, in fono aspro,
= Ma no, ti assicuro; n poi, io nori ho. mai veduto: Salvagno .che in tua presenza.
«Jana, allora; quella...
— Neppure Jana: i6 non ho scambiato con dei che na stretia di mano, cd ella ha risposto «al mio sorriso di cordialità con una smorfia subdola. o sospoettosa,
— Forse, quell'incapace di‘ pianista che ti accompagna durante le prove, e del quale jo non prendo! il posto semplicemento per non offenderlo e ‘perché ‘possa continunre a ritenersi: indispensabile al buon ans damento della Casa;
= No: neppure Jui.
—. Ma chi, dunque?
+ Un tale cho non conusco, e che pochi, giorni addietro, qualche minuto prima che si iniziasse unn prova d'orchestra, parlando con un altro al di IA del tendaggio nero e certo non immaginando di esseri ascoltato da me, usciva a dire « Questa Lati, scommetto, è per Da. Sprea la Margarita numero. due xi; l'altro n° ribattere: « Fortunato Ecco perché fi ho chiesto #0 la persona che era con te quel giorno... "
«> Basta: non voglio sentirti ri.
potere ‘quel nome, Renato nio: fo non ho da spormiza né la. pretesa di essere la sola donna della “tua vita: vorrei soltanto ess: e
— Continua.
« quella che tu avrai amato
di più. = La soli — È vero dy
gli uomini sono