Cinema Illustrazione (Jul 1939)

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ci conoscete Doris: le hanno creato iriforno un misterinso alone di sapore orientale: il suo viso da idalo è apparso sullo schermo, ermetico, fataleggiante. Vampiro 1939: capelli lisci, occhi allungati e quella bocca dura, silenziosa, dal disegno valuttuoso. lo non so dunque come la troverò al. suo risveglio mattutino: . certamente, quando il giorno è già alto, in una camera pesante di sete ce di profumi: mi guarderà di sotto le palpebre, e, pigra, forse non stenderà nemmeno la sua mano venata d’azzurto per salutarmi. 5 Invece, non è ‘proprio così. L'appuntamento è a una primissima ora del mattino, fresca, ancora pispigliante di uccelli. La casa di Doris è tntia bianca, e un balcone le gira tutt'attorno fiorito di geranii e di rose. È ancora nell'ombra il Lungotevere Flaminio, e il fiume sciacquante è punteggiato d'oro. Appare sull'altra sponda la linea leggiadra e sinuosa «delle colline, Un paesaggio dolce appena sveglio, ancora umido di rugiada, traver sato da frecce di un sole chiaro. Un paesaggio così diverso da quello sul quale Doris ci è apparsa, in « Sentinelle di bronzo n, in « Croce del Sud ». Vi si troverà a suo agio? É i Eccola, nel chiaro mattino, dritta, svelta c ridente. Non un'ombra di trucco sulle ciglia, sulle guance, Dalla punta del piedino nudo fino alla fronte lo stesso splendore di uma carnagione calda e polita, di una pelle chiara c sana: una piccola statua. scolpita in .marmo caldo 0 trasparente. Una forcina taccoglie i capelli a. sommo del capo, senza civetteria, Non è più la donna fatale. : È soltanto una meravigliosa giovinetta, mille volte più hella di quanto appaia nelle fiéconciature fataloidi. : Sulla toeletta della sun stanza chiara, rallegrata di stoffe In cretonne di. STELLE AL MATTINO pinte di-mille fiori, si allineano accette di profumi rari, pesanti, in prevalenza ambrati e orientali. Ma ella cslora soltanto di boro talco e di fiore, di giovinezza, c d'acqua cristallina. Ancor gocciolante del suo bagno mattutino, pare Venere uscita dalle bionde acque del ‘Tevere; mai davvero ba veduto tanta armonia di lince, tanta morbidezza di atteggiamenti: se vi è qualche cosa di fatale in Doris è pro» prio questa sua splendida giovinezza fiammeggiante © fulgida, & proprio questo nitore del suo volto, della sua figura, che priono modellati da uno scultore sapiente e raffinato. Se c'è qualcosa I fatale in Doris è soltanto nell'incosciente crudeltà della giovinezza troppo sicura di sé: ln gioventù vittoriosi ha sompre qualcosa di crudele nel suo raggiare, E Doris Duranti è sicura del suo oggi e del suo domani perché po de, da brava livornese, le qualità di tenacia; di pazienza, di fiducia e di ottimismo nelle avventure della vita, che sone il fondo del carattere del popolo marinaro, Docile nell'intelligenza, capatbia nella volontà. Arriverà dove vuele, perché sa quello che vuole, Ma in questa mattina, non è altro che una fanciulla fresca e sana, felice di vivere. Questa mattina, niente studi e riflettori; nante cerone e snervanti aldese nel camorino «affocàto. Questa: mattina tutto lo splendore di Roman la chiama: viole essere. soltanto una cerbiatta libera, correre nei prati e nei campi di grano, inebbriarsi del profumo dei pini, Questa mattina mon si par deri di gloria, ma soltanto di giovinezza è d'amore. : ; ‘Tu dici che debbo lasciare | mici capelli sciolti? La pettinatura «dei enpelli, tesi dietro le orecchie è la fronte noi mi fa. più caratteristica? £ Forse fa veramente risaltare il fascino leggermente esotico dei lineamenti, degli occhi allungati, di quel piccolo naso sottile, Ma oggi questi capelli densi e folti, già ndarosi d'erba e d'estate cadono in caldi ricci sulla fronte, intorno al viso ambrato. Bella così e più vera, Perché imprigionarsi in um « tipa », quando, mutevale, fuggente, inquieta, essi può essere tutti i tipi? n 2 In e Ricchezza senza damani » ho una parte, disinvolta e giovane: meno fatale e triste che in Diamanti n.” — Liberata dai lacci? — rido io. — Una parte d'amore, Sono le parti che adora, anche. se si tratta di amore fresco, semplice e non di fatale passione. Tina parte umana! ' à Ma, ecco, che ad un trito, mentre è seduto in im prato, Doris si distrae! è assorta in. un pensiero segreto. È, senza che ella lo sappia, il suo volto si irrigidisco in un'espressione misteriosa, i lunghi occhi dorati hantio una strana luce, Qualche cosa che è nel fondo delli sua anima, qualcosa di duro, di in. Micssibile, forse di un po cattivo, sembra affiorare nel suo volto d'idolo, Ora In vedo, come i registi la vedono, con occhio più esperto € più profondo del mio, Si potrà fare di questa donna, se nessuno la sciuperà in inutili film, veramente una figura di i Ma qualsiasi sorte’ il destino le riserbi — da gloria ei tutto il mondo o una di quelle quete sparizioni che: talvolta. sonn simbulo e sinonimo ‘di felicità — certo mon potrà dimenticare questo felice. mattino della sua vita, quest'alba piena di promesse, — Mi piace. — dice seraiata tra D'orbe alle e adorose -— interpretare parti di dolore, niche. Ma la parola risuona strana sulle sue labbra in fiore. Bd ecco, ne è Riù dimentici, ché, subito, con è ‘dore fnnciullesco ‘mi ‘racconta degli abiti meravigliosi che indosserà al raduno di stelle a Riccione. Me li descrive in ogni particolare, è certo vi divertire se ve ne narrassi lo meraviglie. Ma non lo farò: si tratta di un piccolo segreto personale, e ve ne riparierò lungamente più tardi, quando. veramente, i sale di Riccione sarà offuscato da tanto brillare. 2 Uno degli abiti sarà nora, aelerentissimo, vi saranno ricamati, in sirass, Iucentissimi occhi di tigre... Ficco, dunque, che si riaffaecia il 5 greto desiderio di rappresentare, qual cosa di un po' selvaggio, di inconsciamente [elino. Occhi di tigre?! Perché? Quando eri bambina strappavi le ali alle far falle, forse? No, davvero! Ride, e infanto ha racenlto un fiore reciso; do tiene nel palmo della mano in gesto delicato e tenero. Non credo di aver mai fatto male arl anima viva: ne ho fatto male datato senza colpa, senza saperlo, Guai, però, © chi mi fa def male. Guai alle persone che non amo! E la mano piccina, stamane senza gioielli, stringe iI fior hno # stritolarlo. Luciana Peverelli forrigi di Dorla sotto ti limpido cielo d'estate glia splondid QU OnMIpagnia POMmantt,