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cun po' di francese, ime
‘ ra. signorina di. buona I i “ 3 LO _ occhi sbarrati, . Infi.
*come' una. manichina, snella come. un -ingrossanò il
«di; porgerle ogni volta chie: -ircontravi “a Non c'è male...
E giacché era sabato, usi per far morire: di rabbia le-ragazze del paese. Prima di rincasare, entrò al cafli Centrale; ‘papà ‘Astorri finiva da sua: pur tita ed;ella colse a volo gli sguarili
e bioni
i È accesi di alcuni giovanotti e i comu . o 3 l È È plimenti del notaio, Poi tornò n casa, n giorno insegue l'altro, NOVE 1 L A Di ITA BARALDI Innamorata.... Ma come tutte le gonfia d'orgoglio. gli anni passano ‘estive Na 9 bambine, non. capisce. l'amore né TI lunedì «seguento, Camillo Dondi il tempo ci spingo inÈ gli uomini. Di Îì & qualche giorno, lasciava Ja città, armato. diseri proponanzi sulla via maestra Ninì sosta dinanzi allo specchio, bacca o.., Ninì gli pare così bambiella segue: il padre in città, gli siti. verso la piccola lontana. Durante della vita; Ella ha sempre detestato i rossetna, così ìngenta e fresca nel grom-. strappa il consenso 0 si fa tagliare, viaggio nella: corriera, ebbe con Ja
A diro il vero, Camillo . ti, gli.occhi dipinti, le goto accese, biulino accoltato, Îl capo avvolto nel. le. trecce, Poi torna in paese. coi signorina. Sandri «tin. contegno riser Dondi, insegnante ‘elementare delartificialmente, i capelli ossigenale trecce.:, Non osa. La signora ‘en. capelli ondulati dalla « permanenvato; e binsimando in cuor. suo ciprie, t'« Orologia », non. era che a metà ti... Insomma, ora tentenna, Chi tra col-cafià, sparla del vicinato, dice; te », carica di pacchi e pacchettini,. pelletti. e procaci scollature, correva
strada, poiché, al momento del nosn? Gli uomini sono.;. che la bionda. villegg.«ite ha messo. la tiorsetta gonfia di matito e creme. co} pensiero alla, mite: Ninì, immagi. stro racconto, egli slava a cavalcioni © E'che ne sa lei, comò son. * sossopra il cervello delle ragazze del —Come poteva, il debole genitore, nandola curva.sul telaio, il capo ‘chiudei . trentatrè, | avviandosi verso ‘i Intanto, Camillo’ dimostra di paese; infine congeda Dondi perché opporsi ani desideri dell'unica fi-' sg ‘nell'aurcola delle care. trecce, il trentaquattro, stare sempre più. volentieri con la è molto ‘tardi e. iP dottor Demostene gliola? Infine diventàva una signofresco volto odoroso di sapone, ‘’
_ eccolo là — sta per rincasare. rina, la sua Ninì,.. E i capelli lunNGI Camillo se ne. va ghi — gli aveva spiegato léi stessa" Più tardi, egli pag no ca più innamorato che — entravano per qualche’ parte suoi ragazzi, quando. e, mai. Ha già detto ‘hella sua famosa emicrania... E NOR distinso, una Sipario Ma, E a alla madre dei suoi poi, l'amica tal del tali s'era schio. mWOVErsÌ nd «tinello» de farmacista. progetti © non cosa iti i capelli, la tnl altra si tirige-— Che abbiano parenti in casa? — ‘parlare alla Ninì, va le gote; la figlia dol podestà si domandò, irritato, * : lun ‘po’ «li belletto -ce l'aveva ant Magaril che lei, Dunque? Non si vive cer-' Già padrona dell'abito nuovd e del fo ‘nel medio evo; E volendo tener tacco alto, Ninì vagava nccarezzando fuori di squadra la villeggiante che ninnoli è chincaglie, con gesti lenti esagera, bisogna pur concedere a che le permettevano di ammirarsi lo queste benedette figliole di unghie smaltate, Sostava. allo spee. seguirè In moda. chio, per. guardarsi le. scarpette di
E finì per convincersi an». lucertola, l'abito aderento al corpo, che la signora. Astori, Sin il ciuffo di riccioli che le copriva la lodato il Signore! Sconto, Bastano due giorni per. trasfor: gg Maro Una piecola” e intelligente provinciale, in un'adorabilo « indossatrico » di modi?
Anche ‘meno, . E Nin sospireva il momente in cui,.sorpreso e. felice, Camitto le avrebbo dichiarito l'amor suo,
Veuno la sera. AI prima sguardo, Dondi Lalancò gli oc«chi, ‘allibito; poi: tentò un sorriso cha divenne. una smore fin; ‘infine, deposo sul tavolo. il. mazzo di fiori. portato. por i loi e sedette accasciato, senza parole, Ingenua come i | suoi diciotto “anni, ella parlava. di sé con. estro .innspettato, con modi e pen» sieri: nuovi, :Non avrebbe più richmato, per. non sciuparsi gli occhi; niente aiutaro in-cucina :' il vapore delle pentole sciupa. ‘1° ondulazio(3 ne;cora già in X sasso di guanti fatti apposta per proteggere: le: sue «mani, quando avrebbe cu
Essendo giliuto però all'età in cui ragazza dai capelli chiari. come. sì è troppe vecchi per essere scapoli, ‘schiuma di birra, dalla bocca rospensava. sa, dalle guance accese,
Ma è. * necessario anzitutto sapere E la piccola. Ninì si vede scialche egli era alto, bruno e simpatico, ba, brutta, malvestita; non ha più non portava gli occhiali e si faceva: il. coraggio di invitare Camillo, d vestire in città da un buon sarto. sorridergli, è triste e svogliata; Per tutto queste ragioni ed altre. anMa una. sera, > cora, le ragazzo «dell’«Orologia n lo ecco che. Dondi guardavano: con gli occhi languidi, ‘ospito improvv gelose una dell'altra per (chusa suà, so, suona.il cam
Ma Crunillo Dondi tispirava . segre panollo di casa. tamente alla mano della fresca ed | + Si può snunica figliola, di Demostene Astorri, lutare? j il farmacista del pnese, Dire che Ninì. Nîni fiammegaveva un debole per Ini, è poco; ella gia di rossore; è si affaccinva ogni giorno, «n numero aprendo il canconsiderevole di volta, al balconcino, dal quale poteva. scorgerlo meri tre faceva lezione: cercova di trovarsi sull’uscio dello farmacia, nel l'ora in cui i bimbi sciamavano per la piaz za e Camillo passava Ul per recarsi ‘a cola ne; si metteva ogni sera alla’ finestra, sperando che egli si fermasse; per invitarlo a salire,
La fanciulla aveva appena messo piede sul. la famosa strada di. cui ‘dicevamo; ed è inutilo tire che mentre Camil. lo Dondi denunciava di nialavoglia i-suoi anni, ella non tentava sconti sui diciotto. che aveva,
Lo specchio le diceva « Sei. una. bella: figlio» la n; e in questo caso, non. era certo complice di un'illusione, i . Ma Ninì ‘Astorri, da piccola provinciale, non aveva una: sarta in cit tà, non frequentava i saloni dei parrucchieri, non si tingeva, In compenso sapeva suonare il pianoforte, apiccicava
brattava qualche fiore
sugli album o loggeva i.
numeri: ‘arrotràti dei i È ; 1 ì fato i fiori del giar.
giornali cinomatàgrafici, Bize do; ; Ot 4 S 54 È ia anni dino, . :
Era, insomma, una veÌ s FRA X À * Camillo tratteneva , par 3 il respiro, con gli
famiglia, fornita di doBE ; N % 10 i i 1 to, con ln licenza: teo. ; 5 mo; si trovò. nelle miani le. trecce. di
ca nel-cassettono, ass di HU: è & : Sv . me ai ricordi di collegio; n f SI S Ninl, ; ; e coni -mazzetti di la nt ; ; (#4) ; ; nasa va A
vanda nella biancheria pi tuto portare in te;
ricamata da lei stessa, sta por tanto tempo
1)
Era sincero l'interosse del maestro celletto del giardino, * 1) i Dondi per lel? Lo. era. certamente. si vergogna del grem» -. È ; : i Neg un malanno: simile! Che Ma ‘allo. volte, vedete, il’ caso” ci -si biule di tela chiuso È i sciocca È da: ridere, no? Camillo Dondi strinse ama,
mette, E ‘se Camillo e-Nini. non giun alla gola du un cot‘e ; i sero insieme all'altaro, la colpa $-tutta ‘]ettino di plccato, ; tamente fra lo mani le care. del caso che mandò. a villeggiare: nel . delle .treccò po. 1“ trecco biondo... Apparve in piccolo paese Gianna ‘Sandri, eleginte sAAti" che lo quel-punto, la signora AstorÈ «crii agli: prese allora un. fono
levriéro;. gaia: come: un'allodola. ‘capo,.doll L i * leggero: esorridonte;
Cosn poteva contro danta grazia la mani che non. TS si ; ; “= Mé le regalate dunque le vostre povera Nini? Ella, che suonava per: sono così bian. ] + cisrimohiude ‘bello .trecte? Camillo la « Sérenata » di Schubert, che come quelle del ; n. pr CAO camera. suasi o Tonatela, so vi piicciono.
‘che arrossiva di nulla, che ricimando ln: Sandri; In. casa, $ ; > siammira La voce di Nin +remava, Ma-la
le lenzuola di dote non-osava sognare quando la mamma: si as: ‘ ; si profilo, «di tre: Ì « madre intervenne, acida. p
le-pareti del-huovo.nido... che poteva? senta. dal salotto; ella; tace, , * cercando di rfon'.sc 4 — E. per che farne? Il signor Co. Nulla: starseno alla finestra, per ve, Miura, dr à porvosk red, è" una. cosa stmplice? No, è diffi. pelli, indossa l'abitino «modello » ‘millo vorrà scherzare,..°
dere; ogni mercoledì .o':ogni SADDIO: nqu 53 n azié; Ira tnt: cilissima.,. Eppuré, egli conosce bene ‘e Jo scarpette. col. tafico ‘alto, Co-:. ‘Altro chel Diceva sul sério, lul, Mn ondi e la ‘nuova vennta «salire sulla. —Dondi... decoro SSUnaMO 1 donne, ha già avuto quel che vospettol in‘conclusione, la signora: Astorri non
‘corriera che. li ‘portava in città, dovo quella” vilieggiante 20 deva dalla, sua. omarcipate: amica e. Unfaltra, pareval:Uti altra Nin chiedeva a torto. Per che farne?
entrambi. avevano la: famiglia; ricame' i = Da:tant Ompo,
biare il saluto ch'egli non idimefiticava;: ".—‘Carina, no? potrebbe ricordare ‘molte .altre avivaltra ancora-sembrò. quando. ‘ Dondi si alzò, Je ‘labbra atteggiate
venturo, Perché dunque si serite col bbe:finito — secgitdo!le istruzioni La un sorriso Ireddo e contegnoso; tracil'suo ; Îlenzlo;. a-Camillo:non pensa: alla Sali: Mipacclato dinanzi .i ‘quella picco) in.voga — di @ farsi » il viso, ciò nell'aria Vaghi gesti di saluto; € Mata agvardo; solita Je ell È dipin=" Voreebbe, averi, pi ca blanca? Doye s'è cacciato il-fino— Mi sciupi: tutto! — si@ingnò, infilato l'uscio in :silonzio, se no-anilò, ta;/Giatina Santlri | dagli “abiti attillati le ‘suo ln mano della fanciulla: e. coraggio? Ninì gli dimostra unt'granliberandosi: dalla’ madro che la baper ron ritornare. mai più, alla ‘porsona e dalla borca fragranto: baciarla Lanto; vorrebbe baciarle la ‘de simpatia: forse è innamorata...? -ciava sulle goto imbambolate. i Ita Baraldi