We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
dn usa sera di nebbra, Fiora +rtgrita a ‘casa; sela, un pa' agitata: dopo pranzo, tri casa aua, daranno nna. festa, per il suo fidancanrento ufficiale con Ottorino Respi. Ma improvvisamente sorge un'ombra. dinnansi a tei: un giovane alto, biondo, pal lido, i cni occhiî sano altiscinati. R Leonardo: è siala it prima e il più grande ani di Fiora. cAfu tutta la famiglia delle fancialta, famiglia agiata e borghese, si è opposta n questa relazione, perché Leoonerdo, orfano. solo ul: mondo, non giadagua pacora, e ‘nos presenta certo lm sicuresca di un dosumi, & ui artista, e dagli altri gindicalo un ho malto. Fiora ha fottata “per difendere il sito nvinre, nia invano, e È dup si sono lasciati, Tutto questo passato viene rievacato in un birrascaso collagnio.
ora, sebbene agitati e commessa si ntostra freddo è liasi ironica; Leonardo è invece anblante; disperato, come uu puiciallo che chieda derdono: dice tuta la sua disperazione di averla perduta, non crede. che ella abbio.avata veramente la forca di legarsi ad nin altro momo, Fiora, spinta da un feniniinile desiderio, quasi di vendetta, ‘Vo. invita quella ‘sera. alla’. festa, Leonardo accetta lu. sfido e appena Fiora rientra in casa comprende la sciatchessa fallo: bisogna che svisi ln madre perché . Leonardo non sia messo alla’ portà, La sua rigitazione, il suo smarrimento inquieMino la mama che. ha sempre sospettato» che’ Fiora non’ abbia mani cessato di aurere Leonardo, c che, abbia accettato il: fidanzanicto con Ottorino più che alito fer far contenti Hora, Înfatti, quella ‘sera; fobbricitante, Fiora si rifugia nella tene fissa di Ottorino, sembra ‘chiedergli aiuto e protezione cantro-il pericolo che sente incombere, che quasi desidero e ardontemente che. heanardò non venga. Ma farete, ‘aerso sera, sul tardi, ‘egli compare: sconvolto, corn un contegno così strane. she gli aliti to credono ubrinca,: Egli fnvita: a ballare: la, fanciulla: non appena sono ano ille braccia dell'allto, un'estasì divina 1 rapiscer è come fossero. soli cal mondo. Fiora capisce che l'ama, chè l'ha senipre amata, elie-lo amerà per ‘sempre: è in una ‘specie di ebbrezza. incantata» Leonardo è l'uonta del suo destino; "I gi vane intiato le dice cho-egli è pronto d'iutto pur di strappario a QUorino: ‘egli ca sfalerà | imprediatamente r itovi * deve preocenparsi” per l'avnanire! egli lavora, Ha un impiego, potrà provordere ‘a entrambi. La incanta’ di parate, febbribmento, € Flora legge In sincerità del sio amare nei ‘snai occhi. Lu serata Gi trasforma «Intanto in uao spscie di scandalo Otarino ‘che sa ogni cosù, sente .it ridicolo della situazioni; ron sofferenza: perché val hene a' Fiora, Rgli è un uomo un do' freddo — di teniberamianto, ima di grande bontà, Eglt parla quasi con dolcesra a Fiora, Serennmente la “dire che, poiché è in' tempo ‘ancora, ia dascîa Tibera; Ir ne gesto impulsivo la fancintin. gli sbittta le :braccià al colto, ringraciundolo, felice della sua generosità; Quasi tutti se no sona qui dati. 0 :la strana festa è finita. Fiora dica ai suoi genitori, coraggiosimente, che ha deciso di sposare Leonardo, ghe nvisuno può ‘più opporsi a questa sua: valontà. 11 ‘padro, con «dolcessa, cerca di farle enmpretera a quali: rischi. essa. vada ‘incontro: nia. Fiora stento atcolta nem. mento. 1. giorni ché seguono. sono febbrili, e carte ‘tapidamente jatte, il matrimonio deciso fer. uno mattina di ‘dicembre, foco prima di Natale, Nessuno asstiterà alle sue mosse: tutti “sono contro ili lei, -perfhe tutti alicono che cessa getta” alla sbaraglio dell'Infeticità, titti dispressanio Leotiardo ché è vento a turbasla. R° sola, sola’ contro tutti. e col suo amore, Quiorino soltanto Sin: niandato dei fiori conf ironici Guguii che sembrano porlore «sventura,
La cerimonia. delle orse è ‘semplice’ e” enmmatente, ..eonardo. propone «a ‘Fiora di far fl daro breve è semplice ‘viaggio di morse a Rapallo: è vico a Cimota, dov'egli deved re. carsi cquasi subito, a 0, À * P'a:qualéhè cosa di misterioso, di ru rità, Ma. Fiora si geftand ecchi chiusi, braccia dell'uomo chuora è stto, Giuni : nalla. pitcole: ciltà passeggino ‘Imugo lil mare, fino al pitforescò' ‘a Castello. dei sogni» di un dolce tramontoi soli, ln quel Inogo incantato, Leonardo ad n tratto prende "it Cuita della giovinetta, di colel' che! ha ‘abbandonato "titiò. far tit e la dice parola profonde e fusti d'amorei le dice di crederi in Tui nel ‘sua bene infinita qualsiasi casa accada, Queste È parole risuorrano. a, lmigo éon cus hrivido colî presentimento nel cuoîe: di Flora, Ritornano ‘all'albergo, © Leomardo. dieé che si sero alla alazione' «_rilirare le valigie: l'allorgo, è f cola, modesto, quasi tma trattoria, Fiora sale’ le camira ad aspettare sno’ marito” per il pranzo, Ma il lempa passa e ‘Leonanta not ginnyer. ella ‘comincia a geitirai inquieta; l'i quisindina si trasfanità in angoscia, È sera Hredi, e Levitardo: non ricompare r ella’ scendo, To cerca. lunga lapasseggiata, nol picsr, invaso. Stanca, sconvollit, non sapiudo che . fare, “riterna ‘in camera, si brita sul tetto biangonte; A notte alta; qualenna Mussa alla porta: è Leonardo febbricitante, altuvinuta. Ella gli si gotta tra lo braccia con-un gridm ‘di’ gioia, Leouardo la. bacia. disperatamente, le dice, tra} siughiossi; che voleva fuggito, scomparire, perché le ha nientita, Non d vero che lavori, che abbia ww impiego: soltanto Ul terrore di per Cerla gli hafatto inventare fante bugie: ‘ha solianio sn abbnino, a Genova, da offrirle, come tntco; asilo. Ma adesso sehle che lotterà, che coniicerà a lavorare per lei, perché gli ho, tuto esempio di’ fidutia e coraggio. In uni. dolce dsallazione Fiore dice che 4° uguale mente fellce: qualunque cosa ‘accada, faranno insieme: per sempre. *
Giungono a Genova, dave. eten Irova infatti soltanto un piecalo abbabto. ini rn: patozan (tignorile: soltanto inebbriati il'antore non pensano quasi al domani. Ma IL foto denaro fi» nice: Leinardo corca Tavaro. Ul giorno giunge Giovaniil, l'anilco di Leonardo, © dite a Fiora che eglì uoh doveva sposarsi, herché possiede nn grande ‘Inlenta ‘6 avova bisogno di estere libaro for potersi dedicare ullu' sita arte e non'avere. peevernpazioni, Fiora no, è molto turbato: scopre tra le carte di. Leonardo aleumi manascritti che legge avidamente; che te faiona splendidi, David dunque ‘aiutare, e non ostacolare ‘suò. morito molla sta: rita arti slica, Decido questo, ma. è tn po” gelosa dull'amicisim di Leoitardo cdi Giovanni. La pare che. vivano. in. un inirdo dal quale del è eschiva, Sileiziosanente, prende “tna risolustone,
“
ento la Ini, Forse Leonardo von ba detto tutto la ve. elrbriata Mella: sua nuova eta, in un mondo muovo, al
fusate... da Ss La portinaia © alzò altezzosa.. mento lo sguardo dalla pat tuimiera:. non_ fece: neppure Ja fatica di muovere dé labbra: ma era; disposta ad. ascoltare, la scopa .tra lo mani, mi %
— Voi credete the-si ‘possa inelfer fuori un'cartellò com... 1%"
— Bisogna. dir prima la diflida, “bisogna dar prima ta difida! —<grign] riinettendosi a scopre, seccata :. 1-00 bisognava avvisare a ‘dicembre, — lo dicevo un cartello per cor care lezioni,
— Lezioni? Chi stro ‘marito? : 1a No. io + disse Fiora, Non tiv» ‘sciva a’ ridere, di quell'inquisizione. “di-quelta ‘sgàrbatezza, Umile e im: barazzata; it. viso molto pallido, gli sotchi stanchi, stava di fronte. alla donnona,. in'atto di implorare pietà. = Lezioni di chi com? .. = DI tutto? (fancese, inglese, vo lendo. pianofoîte; Ho il diploma.:di maestra, anche. ì (== Davvero? > La donna la guar: itò, più ‘stupita che. incredula? . poi scosso “il. capo, come volesse diro; a Tanta istruzione per finire. lassù, n6] solnio, come un hiutle n. Con plotamente disfnteressata, Dofonchid: — Non mene ‘intendo: credo ci
saliva. adagio, un po” stanen di una notte insonne passata a riflettere, a escogitare; °
Voi. dite, ehi, voil
La portinaia la chiamava: e Î'iora si:chinò a guardare giù.
— Provate a presentarvi dal marchese. to
pom Quale. marchese? «domandò.
«TI marcliese Albini: ‘il. proprietario’ «li casa: (N, val. primo piano; Ha una. bambina di setto anigil.. |... * :
l'ora . ridiscese’ alcuni gradini: — Ma,.; +— caclamò, ‘agitata: — a:
dà lezioni”: Vo
Macarlo.. e la varca, Una curiosa ‘istanta» nea del nostro comico che con ‘imputato al zatevi!" dell'Alfa, ha . riportato un vivo sue» cesso. personale nelle visioni private di Uesto brillantiasimo
Im, Tl-successo ha invògliato.j produtto= ri a impegnare Ma. carlo per.un nuovo « film comifo che sarà. girato. riel. :prossimo settombreinVeld'Ao» Sta. . (Foto Portalupi)
voglia on bollo, an'autorizzazione; " = Sarà, bano “aformaral.:. i . cho titolo presentarmi? — firazi mi inforimerò.., Voi
Non potreste parlargli prima woi?
2. Non credo sia il caso: mi ‘pare che ab. bia ‘licenziato l' istitw trico che c'è adesso. Ne cambia ‘una at mese, fon. va bene mai nés: auno, . per quella amorfiosetta,.,
—506 parlassi prima silla: signora? Nonc'è: signora
non avreste nulla in'contrario, vero? 2 0h, per me... = dlzb.le spalle. ‘Fiora comincio ‘a salite le scalone: era lussuoso fino. al terzo piand: in marmo e con rampa-di: ferro batt: to, e grossi candelabri antichi. nd ogni pianerottolo: poi c'era una sca: lettina interna; ripida. che pottava agli abbiini, Ma: per il. primo trat. to di scala ci. si poteva illudere di ‘esere gran signori. > Réggeva da borsa. della spesa, -e
LUCIA
PUNTATA 6° PEVERBLLI:
£ivedavo da quattro anni, N Il cuote.di Fiora batteva forte, a colpi alfannati. « Dunque è ‘vero? 1 miracoli: possono avvenire... La mia è stata un'ispirazione clel cielo... Mu ùmon devo illudermi: niente è ancora combiriato,: «deciso... n. | LS Rimase più di. dieci minuti senza coraggio, quasi senza respiro, davan
‘ti a quella grando porta scura, im
mobile, Vincere ln timidezza. pro. fonda del suo carattere le costava uno-sforzo quasi fisico. À
Udì dei ‘passi sulle scale; temette fasse la .portinaia, suonò, decisa,
— Il marchese Albini?
: Mcameriere in. giacca ross a ri. gho, domandò impersonale e distrat. toi — Chi devo. annunciare?.., "Il marchese non ini conosce: SONO... inno sua inquilina: desidereroi parlargli per... una cosa. nr gente... go hl — Altendete:
« Taunga sosta in un'anficamera un po buia. adorna di panoplio, di una corazza ché, visia di ‘notte, deve fare quasi paura. Si/odela voce piagnucolosa di ‘una bambina, Torna. il cameriere ‘e fa passare Fiora in un gran salotto, con poltrone di raso rosso ed alto schienale, di atile ottocentesco, e vetrine ‘e tavolinetti carichi di ‘miniature,
“Finalmente qualcuno compare sulla porta adorna di tendaggi roysi, Y ti uomo alto, niagrissimo, col naso molto: pronunciato, i capelli ‘di un biondo grigio. È un bell'oomo, ma terribilmente chiuso in 40 stesso,
+ Desiderate? , i
Le guance di Fiora. sono accese; poi, repentinamento, si. fauno pal lide: ‘ella tormenta la borsa ché ha in mano, carica di: verdura e di frutta. A ;
i Pordonatemi: in. abito di sopra,
ROMANZO DI
in una delle stanz «la gli abbaini... 6...
+— Ma, di sopra, non abita un giovanotto? + domanda l'uomo sorpres0. — Il mio ragioniere mi ha detto... : i, sl: è € mio mari to, E io abito con vi.
AN»
Subito, nogli occhi eell'uomo, un caldo interes samento.
— Ah, signora, dune que? Non signorinn? Venito a dirmi che S un «po! troppo piccolo por due, il nido?
Scherzava, ma senza mettere a ano agio l'iora: troppo rigido © freddo nel gesto, nello sguarilo, nol tono di voce. Non è questo, lo desideravo... ho. sentito
NA’
‘ dire che avete una bambina di’ sette
anni: io conosco il francese, l'Ingleso, anche nn poco fl ledesco. Ho il digloma di ‘maestra elementare; o mi
manciva. soltanto un asino per avere
il; diploma del Conservatorio: do avrei molto lisogno di lavorare a...
Albini sedettò su una di quelle ridicole ulto pottrono impottito e fece conno a lei di sedere: guardava gli occhi color delle violette così amar riti, così pieni di angoscin.
— Vostro marito che così fnf + domandò.
Ml tono di voce era cambiato: ‘era ad un tratto indulgente, quasi af fottuoro, sl Ù
Le guance. di Fiora tornarono 1 colorirsi: «fi un. artista: serive. Ora; naturalmente cerca di lavorare
@r... per: poter mantenenni.: Ma i lavori ‘cho è ‘obbligato ad accettare lo distolgono. dalla su arte, dal ‘suo vero lavaro. Per questo vartei alu: tarlo è...
— Non siete di vero? '
+ No... +» ella susurrà, eo sgunr do dell'uomo era così. attenta, così indagatore, ora che ella. si sentiva impacciata: improvvisamente penti» ta o infelice: di essere
si Avete insegnato, privi di spo. sarvi? 6 d
2 Nu... on ebbi mai l'occasio» ue: vivevo in. famiglia, o...
Albini sì nlzd: «Cam'8. citrioto Îl. mondo! -— disse.
Tora. volle nIzarsi auiche lei: ‘pa: fate e molo sfuggironà e rotolarono sul ‘pesante tappeto tasso. Si chind a racenttarie: così umiliata che gli occhi iImprovvisamidnte le wi gonfia». rono di lagrime; + Scubatemb,.: sen salemi,;. ta
I marchese l'aiutò a disseppelliro una patata dl sotto uno. sgabello:
» fienuva, non f
non sembrava anquicto e neppure divertito, ù
«e Non è nulla: guardate, ci sono ancora due mele Tà. Dita ha già
la sua istitutrice... Nono va. d'accorde con Ivi, perdi non va d'accordo como 1essttimo. Avrebbe biso
gno di una persona che si dedienyse a lei completamente, mattina c sera; covo non patelt.,, 3 sus NO, t|uesto no, non posso, 2 Duòd dirsi che riesca a conci. Hure le cose: a trovare una’ brava dom suoi pasti, dei suoi sonni, dei suoi abiti. E una persona che lei veda pieno spesso, con la cuale sin meno in confidenza, che le ficchi in capo Pidea che al mondo bisogna. saper
leggere e serivere:o non vuol sa. perng. a bi A is Quando | bambini sono così
recalcitranti A hene mandarli ‘alla: scuola pubblica. p
Egli si voltò è rikc: il suo viso divenne impravvisinento giovano è gioviale: + Non siete molto nbile net: perorare la vostra cauta, Be ln invio alla scuola pubblica, non avrà più: bisogno di vai. È
Ella: sorrise, amartita: «> I bam. ini nervoni si curano con la com. pagnin degli altri bambini...
= Bi, cortamente ho torto di non mandarla: ma è wi bambina. ma» laticciai ne c'è un inicrobo alla di stanza di uno chilometro è loi’ che ue lo. prende, Non voglio aver rimoral: non voglio perderin: è ancora luni. ci cosa che mi attacchi alla vita.
cia Capisco ce ella clint, guardane colo cono i nudi gravi cechi dolci,
so MI dicono pure chi li giove: rebbe finiianente, Ma nono voglio fare esperienze sullo mi creatura. Se andasse mile, non mi darei pa ce, più
Tese he miss < Tal vostra vici canzio al. tia. appartamento po trelibe erre elemento utili per la ina scotta, Potremmo anche testare. Se a Didi nono piacete, la colpa nen sacd mia.
cen COrtot ot peusso neppure dire che mu nforzert di piacerle! sarebbe uni presonzione, Vedrò di capirla, di imparsre come pronderla.
Miagnerh essere: indulgenti «
dizno Albini »> Je intitutrici che von» gono qui c ini dino: « in xo: come stdomano i bambini, quindici gior. ni e pio. n ani alma ai nervi,
Etc sorrlar: «+ Ne ho gvule an elio di sitàlli > disse, >> Brano quelle alle quali mia soralla met: teva to maggiolini in letto,
ve dai È capace anehe di peggio.
Bra vome He. tutto fosso già com. hinato, decito; Fora sentiva la gioia palpitaro com prepotente in cuore, che aveva von di. ridare, di gr
stica che sì occupi Hollanto ‘dei .
E