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voi le illusioni. ‘ Qualche valta esse: | aiutano a vivere, Ma non ave vate detto,., Scusa te,. non dovrei. annoiarvi: con le mie sciocchezze; Non mi noiate affatto, tinuate, anzi, > ‘+ Bisognerà clie
è Î' maniche di camicia Maurizio andò a
L'ARTE E LE ILLUSIONI]
NOVELLA oitenutone il permesso, entrò. Rosalba, i i
; che: sì toglieva Il trucco, girò verso di di: a lai lui il volto cosparso di crema, .Il direttore —Siete stata mai infelice voi, signo. sedette sul bricciuolo. della poltrona, pie: sia? <— domandò Ta cagazza “dimenti: se da un. astuccio una sigaretta, l'accése.. cando la: sua timidezza c Ta distanza che
Come ti senti? » domandò. la separava dalla prima autrice, Benone, a Rosalba fu scossa da quella. domanda : 23/Non, è. vero, La: spalla ti duole, ora. stata: per qualche. attimo’ sotto -l'inme, ne ICcOLALa cal acanto di quella. creatura giovane, .semLa donna rise scrallando la.spalla În-* plice, “evidentemente satura di illusioni.
ar Con.
criminata. 0. > Si ‘ricordava all'eti ‘ili Joe, Aveva sovada, purtroppo. ame è nidata In serata? —— doginato ‘tanto, poi uveva ‘visto dileguare L'ultimo tram... mandò, tutte le she itfasioni senza ncanche ten= Via, Joe, re:
< state. qui, e ditemi tutto; ' Vostra madre, i fratellini. che dipendono in parte dal vostra lavoro, — Non ho né è aniaminà.. né: fratelli., ni Masi ‘Rosalba si alzò, Accese un’ altra si paretta, tornò: n se
Magnificamente, Una bellu” sala. tare di arrestarlo. 1 Mai recitato molto bene. nella. scena. di Né io né:voi né alenn ‘altro al L centro. Immagino ‘che si uatti di reu:. mondo può ‘essere completamente. feli | MaUsmi. . ._cei Joe = rispose. + Ma ‘che differenza
ie Come? i può fare questo? Abbiamo bisogno di « Vaglio parlare della tun spalla, An. figo enel nostro: mestiere Ta. vita che mn madre ‘soffriva «di renmacismi, tattaltro che facile; 11 varietà sfibra ‘i Se fossi in-1e-taglierei tre 6 quattro. bat: più: forti, di 2 DR da “tute al. finale, Snelliresti il avaro, lé amo il lavorò -— disse la ra
“2 Non dire” sciocche rispose pazza, guardando fisso l'attrice quasi. sfî. Rosallià il cui. volo emergeva in ‘quel MISA. j
momento di un asciugamano, 4. 1 re ce DÈ dillora che cosi vi angoscia? dere, nccavallò le matismi ‘sono una afflizione della vee»; Non eredu di U cocessivamengambe, col. busto chini 3 teutile cal signor Maurizio, proteso in avanti
quesi témesse di pere dere usia. sillaba di quanto l'altra le a: vrebbe detto.
Dove . abitate; cJueò domandò, quando ‘si accorse che da: fagazza non si decideva a. par Tate.
1. Alla” periferia. — Rene, vi no compagnerò io a cqsu, in mncchina, è, così “potrete parlar. mi di voi. Se sarete sihcera con me cercherò di aiutarvi, in
Noi crederai < ere piovane co. « Non dite sciocchezze, . mo tempo sribattà l'altro, = Lasciate che spieghi meglio. Non p Anche se non è così fari bene. a ho una gran voce è come. ballerina valtacere, I reamatismi non solo ina buo: po quanto un'altra, IU genere del signor na reétame per un'attrice, urizio, sapete; danza moderna, acro2 Credo anch'io, dicevo soltanto...‘ bazie, salti. eco. non fa per me; Ho Non dirai più nulla, cech "i sempre. desiderato di entrare in uh cor. spose di donna. Poi pensò: vu Cosi gli po di ballo speciale. É ” viene in mente ord-di tirare in ballo gli ‘22 Perché non lo avete! fatto subito? anni? Ma è tanto caro egualmente sy > LA causì del... danaro, » È SÌ, era tanto caro: Maurizio, Con i o. Capisco; dovete provetdere’ al: vogeuitori di Rosalba aveva al tempo della stro mantenimento. Siete costretta a gua gioventà ‘portato le platee all’entusiastai dagnare subito, tntti i. giorni, non . po: per de sie acrobazie, per le sue danze: Lete frequentare, una. seviola, E allora? Te mille” trovate che accattivavano il-pub:” L'anici. è piegaisi sal ‘proprio destino. e bilico; Poi; i: genitori di Rosalba cerano adattarsi di buon grado ‘alla. viva. che ‘cl marti ced épli si era preso cum dell'or-è cimposta, Nessuno; cara, riesce a fine fanella che già aveva debuttato sulle sce cià che vorrebbe, Ù
“sempre, escluso il: periodo. in cui
ne, Ora che elle era uni grande attrice, Maurizio era il suo. amministratore e 2° dlivettore del balletto; nonvi era consì glio più sicuro del suo, cuore, più fe» dele di. quello del vecchio amico, Rosalba gli aveva voluto sempre ueni, ella aveva conosciuto Alberto. ‘Un periodo ascuro, della sua vita, in cui Maurizia avevi civuto in parte preponderante. Ora però Rosallii non voleva ricordare, . non permetteva «che siriparlasse di quel tempo che appiricnieva al passito c che èra sinto tutto-vin errore, * Maurizio la guardava con la sigaretta + spenta tra de labbra e glicocchi socchiusì, see Hal: fretta: di “tornar a caso, Rox
*asalba? 7 1 Non malta, “perché? CO
= Vartel che parlsci con: una delle ragazze, Quella” brunetta che. ballava in prima fila la settimana ‘scorsi, È bravina, ha etelle qualità: senza “dubbio, ma da quiilche tempo è pigra, scoragginti. Non sn da;che patto prenderla, Elo: provato. a isuscitate. dì ‘suo orgoglio, lio provato a Umiliaria dinanzi alle altre, Non ho
«È: ougnuto altro che un viso. più: smorto,
una maggiore mancanza. di volontà, Noù, voglio. rinunziare (a ‘lei. È an. buon eleMENTO, a Si: a,
ceh ‘16 cosa dovrei ‘dirle?
e Parlale; «cerca di “capire. che. -cosa.,. la. tormenta, , ua
Len Sta: bene: Maniddla. qui. Dapo L'ultimo ntto:la sas picchiare alla port: di Rosalba
andò n:
Entrate, sedete, finisco di‘ vestirii essonoda:vai = le disse l'altilee ten. , tando. di’ incéraggiari e con'lo sguardo
ce con In voce, 48," Con' it colpo d'occhio Rosalba ayeva È "inventariato l'abbigliamento della balle: fina; Un paio“dî scarpe ‘troppo. scadenti per chi bazzica nell'ambiente teatrale, un paltoncino: azzurro comprato. in uno del negozi più a bron mercato; un cappelluccio da nulla, dna la ragazza’ aveva finta innata eleganza chie le Ficova valo: ‘rizzare tutto quello ‘che -indossava, Eta molto giovane, aveva. ui -corpiéinò héen fatta, lincaien fini; una: bocca | ‘per> cofetta, Sarebbe diventata una bella domina, col tempo, : Ù a 5 È + Vediamo: un po' —disse Kosalba «quando ‘ebbe finito. .di ‘darsi: In cipria | indossava L'abito. da strada. Vi chit
mate? . | SOR
Jue Chandler, signorina Forster.
nu Joe, uninonie «a -. maschietto, ««qlungue? a 3
pa ‘GIA IL Babba desiderava on mar
Lo schietto; & quangdo..io sono nata mihi chiamato comé.aviebbe ‘chiamato l'altro. Vi fu una pausa, poi Rosalba: disso?
i allora, Joe, ditemi: chi... cosa
avete z «ee lo, nulla, : signorina, È i modo n voi così importa? 24 Non siate sefocca.
in: «gni
‘altro... di un ue che Ro
«Non posso rinunziare al ‘mio’ sa» gno, esso mi ossessiona,: mi perseguita. Capisco. che mi” giudicate vana e leg ser. Mi considerate” una scioccherella. Scommetterei : che voi non avete sognato, o 1: i
= Io sognato, “piccina, & so per esperienza, che i sogni, le illusioni .possono, ferire come pugnali,
On l'attrice era in piedi dinanzi alla ragazza che si-era: alzata, a sua volta, Gon la sigaretta tra le fobbra la conte» luva e vid: via vina strana. sensazione L'invadeva. Ma no, era una allicina. “gione, 0 uno scherzo della luce, è di Di gia, erano i ricordi clie, le parole della ragazza avevano. rievocate, Pure per un istunte la: somiglianza cera” suit cor pleta. Joe cra divenuta improvvisamente | "grave, come *se. una: peta . insostenibile tavesse turbata; le labbra ‘le; si erano” picgnie, dolerpmente, la sua ‘bocca... ‘sì n sua bocen era precisa a quella di un
salba. voleva dimenticare, Roslba sniorzò Ja siga rettà .premendola: contro: lu ceneriera ‘dl'argerito sul tivolino, Perché non parlava piclla ragazza? Perché sta: va Ra puerdatta car gli occhi spalancati? Ella ave
PRISCI NE: dal
me cel cs
Va tinto amato la stra bocca, "e “quella della ragazza eva. precisa. all’alura.
No, noi: non ‘ poteva, non davevi essére altro che una sclicrzo della memoria, un crudele scherzo, però, Poggiò”.vinn mana. . sulla spalla della, ragazza, le domandò dolce mente: 3 i 22 Quanti anni. avere, Joe? io "i «Sedici, signorina, 5 Non occorrevano ‘troppi calcoli. = R_vi chinmate: Chandler? ; La ragazza intimidita’ rispose: d ‘ca. Veramente. no, Soltanto il -bibbò cin: pensato ‘éhe era ‘preferibile che came bifissi ‘nome, tanto più. che: dovevo: la» vorire. cane il signor Maurizio, TIn det: to che ‘bisognava. che. mi. facessi; solr la ima strada, Capite?. d i Ci SÌ icapiseo «=; rispose l'attricè. in
‘preda cni'<sitai”.pengigri; Avrebbe» viluto,:.
fate ‘tante altre: domande, ima non. osava; avevi paura di cibehe-la ragazza avre. he: risposto, paura: di: te ‘stessa,
Ota sl accorgeva:chie di ragazzi: Ie «parl 1 he le
; Ri bava” con: Maggiore franchezza, ‘cl sorrideva “ariché, cati fiducia, '
mai
è stata serittora»
tai dalla R_K.0;
MI Lairierese@ "di Importunatvi;i sic,
memoria di... quan, to ho sognato io alla ‘vostra. età. Vi hehe?
L'autista attende. va la (padrona accanto alla lussuosi macchina dî lei, La donna gli. consegnò. uniche moneta or dinando:
e Prendete un, tassì ‘e fatevi. porta: resa casi, Guido, lo questa. sern rinecomÈ pagno ln pecorella | alVovile, ; n VICE
IL: brav'uomo. aveva "fatto: ‘appeni in timifo a farsi dir parte che già la iniacchina sfitava via veloce; sotto da sicura mano della padrona,
Lasciata Ta’ parte ancora popolata dfella città la macchina prese le' vie. laterali; di a rigeudosi verso _il -subure bin... Di atto
in Rosalba: dava. un'occhiata alla ragazza che le sedeva «iccanto, Immobile, con-gli occhi fissi dinanzi a sé, ‘ forsé ella cia un poco tur
LUA:LA.
volto: lì
vo, cui “si beneficiava. Nori una parola le usciva dalle labbra, c Rosniba: ron volle turbarla con. altre domande, Oramai aveva. -un sua’ piano. prestabilito, ne Recco —< dissé alla, fi quando imboétcarono
a Se una’ striduecia buia,
Abitinimo qui: Grazie ;signorina» -—Nan dovete ringraziatnit.-+ rispio» st l'attrice, — Datemi. n ivostra vali. getta; ver da porterò io. Ade l'aria tanto” statici," de
se Oh, nò, signorina, a "i Via: = impose l'altra eo Joe In precedette pér aprire-il ‘portone.
Salitono rapidamente, fino: all'ultiio uno, Rosalba-: credette ché‘non' sarelibero: arrivate “méi più. Joe sul ‘pianerot. tolo. apri una: portaze liccese la duce. Si “tfovirono ‘in: una piccola ‘anticamera evi‘dentemente aclibita i (sala da. pranzo.
2 È abbastanza carina, nol +e chiese
i
infantilmente Joe, î ] = $i rispose Vattriée: sforza. di non’ sentire l'odore di. carola. sparsu
e LA
una stazza di
tratto”
bata.dall'inatteso favore di
+— La vostra valigia è bem pesanto; Jog, — osservò l'attrice tanto” per; dire qualcost, i
Nella: stinza l'odore del tabacco. so. vrastava: . perfino il terribile sentore: di civolo ne cra attenuato, Rosalbi popgiò la’ valigia n terra, sperindo. arden»
‘temente: che. Joe. avrebbe. detto. qualche
cosa: 'Ma Joe pareva non avesse i zione: di «dare ‘altre spiegazioni, Allora l'attrice si avvicinà al 2 Jinona sera, Alberto, L'infermo non-parlò per qualche istante, limitandosi. a guardare ori l'uria’ ora: . l'altra: donna, È o
-Rosalba... È È AA È
inten
letto:
Aveva parlato, La: terribile tensione sì era allentata, Era più magro, più: vec» chio, Le. mani uscite dalle coperte: nel timido. intento, di. ravvinirei capelli avevano: qualcosa “di spettrale, : di. ‘pauroso, La. cbocta. cri la stessa, però, larga ‘c. serisuale, come” quella «di. Joe Fra. ancora, Alberto; dopo tutta, ci
Un po": diverso da quello che ri cordi;. nio? — domandò egli quasi ihtuendo 7 pensieri di lei, 2 È Babbo, —.clitese la ragazza ‘nvvi. cinandosi, + tu conosci la “signorina
A Forster, nllora? i i
+ diventato. mortal
L'uomo non! tispose» i Non Je: hai. .mai berto? L'uomo ‘scosse: 'i diniego. . —Diglielo ‘ora; £ 0 Ri tua madre, fog; Iiccolo
|; "tenero: fermi
chiodata. alstiglo
sveva avuto: bimbi che re, ; a Joe; «Sine ò l'infermo,
npplie -— riperà
‘4°0ta. vi n preparare il id, Jo. Poi
parlefeno cardinò: Alberto IL “quale
comprendeva ché la ‘ragazza. aveva. bi
sogno di star sola per qualche’ istante.
se No, tu non andare; Fossiba se ARIÒO
giunse, accorgendosi che la donna stava e a xs
Stome-avrei: voluto, :Pot;.: (ui \ravolta
per seguirla. -— Poveretta, è.scossa. Bi. sagna lasciarle il-teinpo di riprendersi. Che ne pensi. di lei, come in trovi? Ha. presolil, meglio di noi due, a mia : parere — :continuò egli prima che l'al. tra potesse rispondergli, — E tinto bue: na, Un giorno, forse mi ‘perdonetti, non: è vero Rosalba? Mi perdoneral di averti lascito co di aver -portuto can me la piccina. ;
—-= Non parlate così, Alberto, è
— Debbo parlare, È tanto che Jo de sidlero, “Con ilei-non potevo ‘ dir. null Credimi, Rosalba, ‘ho fermamente cre. duto ‘che tu» non: mi. amassi più, ho te muto: di esserti d'impacclo, ‘e sono ar.. dato” via; Eri così giovane: quando ti : sposai, non-.-éra-colpa ‘iva se non mi amavi più,-E quel. giovane-smburghese...
L'aterieecra diventata pallidissima, Con fa testa volue in alto, ‘cila fissava il soffitto, sperduta in chi. sa quali ricorda
-= Continua, — disse.” sen è
se No, ti ho pià addolorata abbastadi.
za;.callora: Se. ho desiderato, sempre di
ritrovarti ‘un. giorno, noni-era. per offritti. delle ‘scuse, ino soltanto “per ap packre meno ripravevole cai tnoi: occhi, Pochi ‘mesi: dapo ehe ti ebbi Jasciara.; compresi quanto ingiusto erostato: a’ pro
ipiosito. di. quel ‘giovanotto, Forse ero acce
cito dalla polosia, ccoo ‘tutto. Se-almeni | im. avessi“cercatol Ma sci stita sempre rito: orgogliosa! . :
fi ho cercato, Alberto, ma sempre
Inatilmiehte:-Un giorno ‘seppi’ che. avevi
portato Joù in un: villaggio preiso Lon
‘dra, dove: eravamo. -stati “insieme all'e
faen. del. nostro viaggio di nozze: RI ‘cordi? Quando arriva mi dissero. che crivilte appena partiti e ‘che or si supevi dove foste diretti. ‘Persì coraggio. © — Andai in America, infatti, e conevissi con me la bimba." C'era. da lavo. rare in rivista allora, e guadagnai disere. * tamente, Poi. velli. rivortare in Inghilterra, -ma non mi. riuscì di trovare un lavoro proficuo. Ho fatto un:po' di ci: nematagrafo, ma. pare: che non fossi” tagliata ‘per quel: lavoro. Ho. tirato avanti | Alla. meno peggio fino a due anni 1a; * ctiiccinndomi: di non: potere altevare Joc
un: hutobus, . sulla via principale . questo è intro, Rosalba, se aggiungi che,.. eni Chea {Contlma a pagina 10)