Cinema Illustrazione (Aug 1939)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

PE EREZISYEE\ PEVIRICINIRZETI CEE TEX AR CECELZEVIZII FESITITE i RIVIERA 1 che parlasse «iiulla, Non so come... con maggiore serenità .e calma. Ripensava: alla tranquilla casa . di Formia, al piccole che correva sulla spiaggia. sgambettando, ‘alla balia. che gli stava a lranco vigile e pre-. murosa, E pensava anche a Ethel, . Certo la zitellona sarebbe. andata; dal bimbo, lo avrebbe coperto di doni e di. carezze, le avrebbe seritto. notizie dettagliate di lui, Era buona, Ethel, in fondo, anche se in qualche momento la sua rigida educazione anglosassone, il suo tem: peramento di nordica la. facevano un po' lontaria, un. po” difficile. da come ‘prendere e da apprézzare. Arrivata a. Berlino, Nora. scese .in uno dei ‘principali alberghi, quello che le era stato indicato altra. volta. cla un compagno d'arte come. il più > ‘frequentato dagli artisti Lesse infatti sulla: lista dei clienti molti nonii conosciuti nella. lirica e riella prosa, molti altri‘del mondo cinematografico :perla maggior: parte italiani, Un. senso (di profonde orgoglio l'invase a quella constatazione, + Anche lei ora voleva fare onore alla sito ‘patria, anche lei doveva mettersi in:prima linoa. Sapeva che sarebbe sfata ‘affidatà ad un regista. di. prim'ordinee non dubitava' del’ buon esito del-suo lavora. y Giunta in nibergo fece qualche telefonata, prese appuntamento‘ per cquella sera stessa, poi lasciò che la cameriera le preparasse il baguo. —. Se volete dar retta a mo, vi riposerete tutto: il. giorno — disse la buona donna, — Avete un viso di far: paura. Non pensate a'quelli che sono rimiisti. laggiù, essi se la cave ranno’ sempre, ariche senza di voi, Pensate al bimbo. che è l'inico: che dipende completamente da. voi. y Nora sorrise: -vi-era del vero nelle parole, delli donna: semplice c buona che le voleva bene con devozione. — Riposerò ‘un poco, ma poi vo: glio andar friori, @ tu verrai von me Faremo una lunga corsa in macchina. Sento ‘chie ho bisogno cli «aria pura, di respirare ; Brano le nove di quella stessa sera ‘quando ‘i .due magnati del, cine — matografo . teclesco. -giunsero all’albergo ‘per salutare Nota, La. giova. ne donna iveva: indossato un abito leggermionie scollato di: pesahto. seta nora; Uno :spillo in brillanti, pun Stato su'una' spalla. tratteneva una.ca“tenella d'orb dalla. quale perdeva’ un orologino in. platino e brillanti; aio’ dei primi. doni che le.aveva fatto Jo seph ai tempi del“lora amore, «0. Certamente. l'attrice doveva aver fatto grade impressione sui. due ‘uomini, pur avvezzi n° trovarsi di. fron. : te a donne elegantissimo, ‘0 perfette;: ‘poiché essi nori si ‘stancavano di guar: darla; «di ammirarla. Nora. ebbe -la . certezza ché ossi la inventariassero » avessero fat. enti un come per constatare s to un huon contratto, poro umiliata e confusa. — To. penso che-un, provino sarehbe inutile — disse il più giovane dei due, — Siamo perfettamente convinti della vostra abilità. Domani mattini abbiamo in animo di cominciare a. lavarare al vostro film. Bisognerà che sitte ‘allo stiidio per le dieci. Avete una macchina? ; — lo no — rispose intimidita la donna. ‘— Ma posso prenderne una pubblica, b — Guastereste completamente la vostra entrita nel nostro mondo; signota — ‘osservò l'altro gentiluomo. — In arte tutto è Ja prima impressio. ne, e per-far carriera. bisogna innanzi'tutto:imporsi ai compagni, Se voi arrivaste allo studio come una povera diavola; in un'auto pubblica, la gente vi apprezzerebbe poca, — Eallora? —. fece: Nora detta; $ i — Penseromo noi a mandarvene una ‘che potrà sembrare vostra. Agere te perfino la targa dell’Italia. Ne abbiamo a disposizione. Tutti crederanno che siate giunta: in macchina e ln vostra importanza. nè. sarà accrescitila, Quanto all'abito.. = Spero in questo di sapermi ree golare:— fece. Nora: ‘un. po’. infasti» dita. Y inter «Paese che.vai ussinza che travi, dite’ voi, al: vostro prese, no? Ve. stite con sfarzo, anche: se l’orx miattutina non io consentirebbe, Poi poirete Lire a vostro: modo; tutta è la prima impressione — ripetè l'altro. — Vorrei anchéè dare nn'occhiatàallo. scenario “del film — azzardo Nora. / ' ‘— Certo, ‘certo, domattina ine tanto ai. comincerà a predispo il lavoro,., Poi vi daremo un copione perché vi mettiate al corrente. Vi piacerà certamenté, Un: bellissimo film. Del resto .so che vene intendete un poco....Mi hanno detto che state seri. vendo ina trama, «e Sl; ma chi... — Th non posso, dire — fece il giovane. visitatore con aria di mali. ziosò mistero, Abbinmo.il nostro: ser. vizio di informazione, nvi, e se accade qualcosa nel. mondo cinematografico ne siamo subito informati. Immagino ‘che abbiate! portato con voi lil Invero. Un giorno me lo ‘farete leggere. Chi sa che non si possa combinare nn altro affare. Nora accondistese, sorridendo, Ora si ‘sentiva ‘meno sicura di riuscire, meno siegra di aver fatto bene a r carsica Merlino: Chi, sn cosa pretenlevano. dale, chi. sn .cosa:si aspeto MAVADO,E, ; : Idi; ritita:: Aldo. Mancini ‘(Coiffniaz. da pag.'7) 200 ada Non: vi: è suita. nessun'altra “nella “mia vita, 0 * “È “Rosalba fissava la -fiarama. del camizi tto. :Un ‘orologio a pendolo. battè "le ona netto, 1 ore; La “donna sedetté ‘sul Tettuccio; e E° questo” investimento, <<. ! +5 Un: conducente ubriaco “mi inve. stl.’ nor “vi “era. ‘assicurazione, Il di. ’sgraziato: fu: messo in. galera, ma: nei imniei-'riguiardì quello rion fu :in -aiuto, È /Ora"posso! camminare: un’ poco, “ma di Aavorare;.. Ea povera: Joe ‘ché; ‘pri vede. Ri glei Ir, gem Vuol. dire (che (dé che: pensira. auto? 3 = È i ie tA tutta, “Non: ho: voluto inéatiche “Maurizio di me.; Non volevo clié “egli “si: credesse ‘obbligatò: 4 trattarla: diversamente dalle ‘ altre, Deve: vincere la sus battaglia... È ; Sal ‘che:Joe non. è felice; ‘Alborioò A/ causa. mia; forse? È No,. a causa del ‘suo lavoro, = “Non so, non me ne ha mai detto © Rosalba scattò in piedi. — Quanto tempo sta via, Il; tè dovrebba essere pronto: 3 A Uscì’. dalla stinza;. La aguzza. cra se«duta in una piccolissiina cucina, Su) for: < nello:-il bollitora andava a tlitto’ vapo re riempiendo la stanza ‘di fumo, Nello scargere Rosalba la rapa? mano” corsé alla chiavetta del: pas nello: stesso: istante in cui l'attrice tentava: "di chiuderla. * Rimasero: così, coni lamano/+e pieno di ‘premure? PR così che me ne." in mano ‘“pér. qualche istante; poi, Joe” alzando sufla donna i grandi occhf:lumi:. uosi disse: 05 = Sono: tanto contenta, mamina UNA A gia VENIER i'indoinoni “di buon'ora Maurizio: fu” svegliato dul campanello del' telefono ‘ché iquillava cono insistenza, cioba Pronto? “Sti tu; Maurizio. foi SÌ, for ‘Rosalba... Comig' vanno i reumatismi. ‘ i "= Meglio, grazie, Una signora matura come me deve abituarsi a questi: in» corivenicati;: Senti... quella . ragazza di cui. mi hai parlato ieri; > i Quale?... Ah; sì. Ebbene? : = Pla ‘detto “che ctu sel'un angiolo, ma che da sua: ‘aspirazione è: un'altra. Vuole entrare in un corpo di Ballo rego. lare naturalmente frequentare ta scuola. fiume Davvero? Me ne dispiace, C'è del stoffa: ip lel;,, Tutti i mici complimenti... Hal; altro do: dirmi? © 3 dl fs :$Ì, ho ‘avuto una contravvenzione, Perché mai... ; Elo lascigta Ja macchina. cutta la «hotte. dinanzi. alla casa. di Joe. = Davvero?! Ebbene ‘sé l'hai avuta L'aveniatiche imerltnta e la pagherai. Ecco ituttò,.. Pattaltro da: dirmi? @utizio.. Hot mai avo Lime pressione ‘che quelli. ragazza : somigliasse a qualcuno: che jo :este. conosciamo be» USI, nissimo? Dimmi ; Maurizio dall'altra :farte del filo’ tise; SOMMESSO, « on non era di = Al sì, avevi zitto, ch? ; ) si Ma via, Rosalba; cosn credi che :ia gli «gechi e" quella bocca e. : ; indovinato estavi ragazza nel to camerino. jeri :sera? Non NI sano. sempre mostrato perle buond: ricoimpensi? a; ‘Tg dara grossa! Voce: era lievemente ‘commossa € Rosalba. ridendo rispose: Î. un caro: vecchio tesoro, : benché (tu mon.sabbla sncora. i reumatismi... Ma VI NI Î te li curerà io, Artive duaqueri Maurizio. Ho si Alberto Orsi derci tinto*da' h) Isa entrò in casa della zia a diciotto unni. Era rimasta orfana a sedici e aveva trascorso due anni in un collegio di suore per completare la sua educazione. Zia Margherita aveva un figlio, Luciano, ragazgo ben: fatto, sinipalico. amante degli sport, capriccioso come tutti î figli unici. Unico per modo di dire, però, perché zia Margherila aveva anche ' un figliastro, Lorenzo,” di quattro unni maggiore di ‘Luciano, al'quale avova sempre volto molto benu. A differenza dell'altro, Lorenzo era’ serio riflessivo buono, bigepnere in una fabbrica di gouma aveva un'ottima posizione e godeva della simpatia generale, — Sono molto altaceglo alla ‘marie ma — soleva agli dire a: Elsa ‘quando insieme riandavano ai primi anni itella luro fanciullezza. Avevo quattro gini quando'it babbo da' spo» sò, e confesso che nei primi tempi la adiavo. Lu sua dolcezza, la sua bon tà verso di me mi convinsero del niiv errore, Ella è stata par. ino tenera è devota come avrebbi potuto essere Ta infa mamma: vera, Spero. di. avere nolla vita ‘occasione di. diniustravle tutto l'affetto che ho; per lei: Elsa ascoltava ‘quelle patale ‘con profonda ‘conmosione, Anche con. lai zia Margherita cra stata tanto buo na, quando, rimasta: orfana, si era assunta l'incarico di badare alla sua esistenza. ; , — Pino a cuando un bel giovanotto ti.porlerà via — le aveva detto accarezzattdole i capelli biondi! Elsu aveva sorriso al piovanullo che cer. tamente sarebbe un’ giorno sputato sulla sua strada @ l'avrebbe parata. via con sé, lontanolantana. lusfallatasi in caso, Elsa si era creata rn suo piccolo mondo, Aveva facilmente ottenuto éhe la sia lo asse» quasse un'ala della paluezina fino “a quel giorno disabitata 0, in fondo, alla buona. donna l'accomodaniento non dara rincreseiuto, Con. due pio vanolti in casa la ragazza “sarebbe stala assai meglio in ua appirlamene . tino tutto por sé, Elsa uveva arredato il suo piccolo nido con sentplice buon gusto e vi passata delle ore deliziose, Spesso Luciano © Larenzo salivano. farle un salutino 0 a chiederle un po seli musica, è qualche volta anche ta zia Margherita si arrischiava a entra» re in quello che ussa chiamava: mali» ziosamonte « il'covo della gioventi ». Le cose sarebbero. andate avanti così chi sa fino a quando sv un gior no Marghorita non si fosse animata fa e Hon avesse avuto bisogno di enUrare in una casa di saluta por un al‘lo operatorio, di HI giorno cdostinato all'operazione ‘fu tragico per i tre ragazzi che passarono ore augosciose nella’ piccola sala ‘di attesa. destinata ai parenti e la ‘notizia ché tutto eva andato bénissimio e che una quindicina di giorni sarebbora: stati sufficienti all'ammaluta per riprendura le proprie for#2 e rilorrarsene a casà poss fini a un'ansia che cominciava a diiantare insostenibile, : È . tNon ho voglia i tornare @ cask per il pranzo — disse’ Luciano che aveva ripraso il sui buon uinore abituale. — Andiamo fiori Lutti e tre, «= lo mon posso — rispase Lurene 40, Ho un appuntamento con alcuri amici anch'essi ansiosi di quere notizie, di «Elsa guardò il cugino. Da tempo aveva intuito che Loranzo aveva un suo romunzetto sentimentale è quel la visita nor le lasciava dubbio alcuno: sull'identità: della persona che agli corncva' ad informare sullo ‘stato di salute della zia, Coniunque poiché A si scosse, la abbia avuto fn. mente. mandando: quelli :pér-il ‘momento egli voliva conserva» 40° il segreto bisognava rispettare la volontà. pie Andiamo io e Le allora, — chie séLuciano un fio" deluso! . Se vudi > rispose Elsa per fargli"piacere. La aveva'visto tanto addolorala! quel giorno e’ comprendeva che avovdbisogno di: distrazione, di imouimonto site. 0 RC cPrasizarone in un locale di lusso, NO VEL L A e alla fine ballarono un poco storditi dalle luci! dal vino, da tutto quell'insieme. di vita tanto, diversa da quella da essi vissuta: Elsa, tra.lebraccia di Luciano si “sentì presa da uno strano, senso di esaltazione, che, però non le. faceva del tutto piacere, qualche cosa dalla quale avrebbe voluto fuggire e elte al'tenipo stesso desiderava, H piccolo rifugio. arredato con tuntaî letizia fu testimone della loro pri. ma ora d'amore, Eat” dA A te musi erano. passati du quel pforma, Per quanto molte, volte’ si fossero ripromessi di troncare tra loro vgni relazione, Luciano ara. tornata spesso di soppiulto al «cavo dei gionani » «Alla fine un gibrno, stan, co di sé o ‘di tutto propose: no i preparativi di una tranquilla ce rimonia nuziale. Elsa aveva provve<> dulo a un sommario corredo, un ap. partamentino era stato predisposto per gli sposi, Le pubblicazioni erana ‘stute fatto, Zia Margherita pareva molto contenti di quell'unione è se U pensisro, del figlio lontano nun 'lavesse tormentata avrebbe perfino detto di essore falice, Di Luciano nori si avevano nudve da quando era partito, — Purchéfnon.si sia messo in avia: zione — diceva talbolta li anima fissando il lontano orizzonte quasi avesse sparato di veder, comparire Luciano. da. un momento ‘all'altro ‘a bordo di un suu apparecchio, a Le Nu) gia, non do farà mai,' pori" ché sa che tu non lo permetterasti —È lanto ostinato... i in aeroptaun invece. arrivò. Lucla — Fisa, dobbiamo sposarci, Non, no, pilotando l'apparecchia, la. vigi» ‘possiamo andate avanti così, sai, È una vita che mi auvilisce. — Soi sicuro d'amarmi, Larciano? — No, Se peramore non si intende que». sta sensazione di . dé siderio incontenibilà, questo bisagno di té, delle ne carezze, che mi ossassiona tutto. il giorna è che mi spinge a.uenir qui quane tuinque du coscienza mi rinorda e mi tormonti, E tu, mi ami? ee No. Anel'io pro vo por lu-un senti. mento ‘che non pos. so davvero chiamare umore, quollo. paro, quello varo, E° non posso è non voglio. Bisogna che troviamo it noi la forza di resistere a questa. asellazione dui sensi, bi. sogna che tu ti allone fani per qualelia tem» po, Forse chi sa.., Un giorno improy» visamente, dopo aver lasciato una ‘lettera per sha madre, Lucia no si allontanò di cd sa.. Elsa sola. sapeva la fugione chè aveva dolerminato — quella partbiza, ma non po: teva rivolarla agli ‘ale’ tri, nomniono per con solare la. povera; zia Margherita” che, samy”. pre sofferunte a dybo» le, non sapeva. darsi pace della lontananza del figliviolo, © Lorenzo ‘ora. il -più indignato contro: Lu» ciano, Gli rimproverava’' di vare abbandonata la madre proprio nel momonto in cui ella aveva maggiore bisogno «li riguardi, gli rimpraverava it silenzio ostitato, l'ostinazione @ tion voler rivelare il suo indirizzo. Il giorno in cui Elsa dovette confessare gli > como al più caro 0 devoto dei Sratelli — di essere incinta, Lorenzo ebbe una tale ‘esplosione di collera che la fanciulla ne ebbe paura. “= Non devi rimproverare Luciuno per questo -rispose ella alla fine, quando Lorenzo si fn un pe' calma» 40.0 REgli non sa mdla del mio stato. È partilo per sottrarsi alla ten= tazione che l'auvinceva, è partito perché iv stessu glielo ho consiglivito. = IT ora? Non si può dare alla mamma ima notizia simile. Nu. morrébbe. Bisogna che non sappia mai. lo e le ci sposerema ul ‘più presto, Faremo “uno matrimonio © tranquillo prendondo a pretesto le condizioni di salute. della mamma. il piccini avrà, nascondo; n padre è un name, e Ma tu, Lorenzo «agsardò du giovane donna arrossendo «ln anti un'altra, lo so, non ‘puoi sacrificare li. così, =e Bisogna che qualcuno ‘si sacri fichi per il benda di dvi che sic sacrificata por Juli. Dunque... : Nella cisa silinsiosa: si ‘cominciara La mostra Leco; Gary parte: del'mondo' attori e attrici della S lia delle nonze di Elsa: —Pardotmi, mamma, se per uni volta” sola ho trasgredito dai’ tivi. del Cinema a, Vene Grant, n Venezia, sulla terr grande: alberpo;: (oto Giscomeltt) undini; Ma avevo frelta di ‘tornare. Qualcosa mi diceva che qui avevate bisogno di ma, Dov'è Elsa? >> me Elsa sl sposa domani corn Loren 40 /2-= rispose la mamma sorridendo, «e Non è possibile > fece Luciano uscerido. dalla stanza e corrado vor. so l'appartanientino della -ragaxza. Tuonon lo toni, tu non lo anti CA nur puoi sposarla. = Dimmi che nou lo tini. Sono tornato perché non posso vivere sanza di te, perché ho compreso finalmante che cosa per divo allantanandomi da te. Elsa era quasi svenuta tra le sue braccia, Tra la lagrime, gli narrò ciò ch'era accaduto è il sacrificio che Lovunso voleva compiara. per salvarla. —Non occarrerà che si sacrifichi — concluse Luciano stringendo tra le braccia la sua donna, -— Devi sposore me, io sona. i patro del tuo bunrbinò. Anche so non mi aini che importa? Ti insegnarò ad amarmi. Ora su, orà comprendo. « Non dura sila da insaygnarnmii Uro n gli rispose Elsa con un divino sorriso, =» Anch'io ti amo, è sensa di le la vita. mi surobbe stata insopportabile. Quando poi avremo cun noi il piedino... Spesso si arriva alla félicità per là «pia più lunga. i4 le grutò prandendola tra le brac«<. L PIPA DEL SLO BINBINO ria Cobiama da ogni ttrima Arte. di un Marco Vasari.