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erminarono il loro duetto
con una bella nota armoniosa. L'annunciatore chiuse il microfono e si avviò con foro lungo il corridoio,
«Mi dispiace che questa sia la vostra ultima audizione.
Li salutò, poi tornò sui suoi passi c, al fattorino che passando li aveva ossequiati prima che sì mettessero ja ascensore, disse:
— Simpatici, quei Lovell,
+ SÌ, e anche hene accoppiati, Lui così alto © bruno e ici tanto bionda c SAVE...
Intanto, la coppia. bene assortita era salita în un tassì. Alec aveva messo un
lede, calzato di scarpetta di vernice, sul sedile di fronte, cosa che faceva addirittura impazzire Denise, Troppo era stata danneggiata dalle macchie sugli 3° biti da sera, per non irritarsi di quella mancanza di riguardo. Ad ogni modi la girano donna apgrotà la fronte ma credette utile non dire nulla, Certamerite Alcc aveva fatto que gesto per darle noia: era una cosa che gli capitava spes so, Ma ormai anthe questo non aveva iù importanza: si sarchbero lasciati l'indomani. Aloc sarchbe andato ad abitaré in un albergo fino alla riunione della compagnia con la quale aveva firmato un lunge contratto c ci, coì bambini, sarchbe andata 2 casa dai suoi genitori.
Appena arrivarono, în casa, essa’ andò in camera sua. Nori aveva voglia di parlare e si sentiva mortalmente stanca, Ma egli invece la seguì con la sigaretta acca. Quando fu vicino a del scosse la cenere sul tappeto con. ostentazione,
—Sono certa che lo fai per farmi artabbiace — gridà lei esasperata.
— Per carità — fece lui arrossendo — non parliamo di queste futili cos proprio in questo momento. È
in quell'istante il pianto di uno dei bimbi li interruppe e Denise dovette accorrere. ll bimbo piangeva perché aveva fatto un brutto sogno. Denise lo contolò e lo fece riaddormentare, poi tornò in salotto. 11 telefono trillò, Era sua madre che de tekefonava dalla. campagna. Aveva ascoltata la trasmissione e hon | poteva andare a letto senza dirle come le era piaciuta, E anche al babbo,
Denise immaginava fa scena’ in casa sa. 1 babbo non era uscito prendendo
lin casa ad ascoltare, senza confessaclo } apertamente, La mamma, incredibilmente picicna e fragile, seduta. sulla poltrona con gli occhi intenti a un lavoro di i maglia e il pensicro lontano... Era xmpre” molto preoccupata quando ascoltava nist © Alec alla radio: temeva che da un momento all'altro ‘a uno dei due i venisse meno la voce, | Con qualche tristezza, Denise sicostriì ) lu loro conversazione di dopo, 11 babbo, stringendosi nelle spalle aveva cortamente eclamato: « Ketty, abbiamo sbagl to. Questa nostra Denise aveva ragione, dopo vitto, Siamo stati, sciocchî 2° fat izioni al suo matrimonio con + & un magnifico matrimonio, tale " quale uello di Ada ».
1 pensiero di Denise volò alla
la: scusa del cattivo terhpo, per starsene.
lia-.
Morika RIkk e Zarah Leander verranno personalmente n Venezia per assistere alla proiezione del loro film,
Che illustrato
iL. .
«Era una. meravigliosa notte di ballo” e «“ ANG, Janine” prodotti dalla Ula,
Una coppia modello
sorella maggiore. Forse anche lei aveva
ascoltato la trasmissione e aveva costret
to Roger, il marito, ad ascoltare. Andavano molto d'accordo Ada c Ro.
“ gger. Erano ‘stati fidanzati a lungo, ‘due
© tre anni, prima di decidersi a sposarsi perché valevano conoscersi bene, volevano essere sicuri del loro sentimento. Lei c Alec invece, si crano conosciuti durante un giro di rappresentazioni c si crano innamorati follemente l'uno. dell'altro, L'annuncio dato in famiglia aveva portato in vero scompiglio. Vi furono lunghi discorsi tra Alec e il papà di Denise, questioni di interessi, agitazioni < poi, con vivo malcontento di dotti, il matrimonio aveva avuto: luogo un mest:
dopo.
Denise si accorgeva ora che i genitori avevano avuto ragione, La fiamma di passione che si era improvvisamente spri. gionata dal loro incontro non era quelle clio durano, Presto gli sposi erano accorti di essere del tutto diversi l'una dall'altro. L'amore era. merto lasciando dietro di st una forma di impa ziente tolleranza che faceva prevedere una rottura di minuto in minuto, Ora finalmente avevano preso la via giusta. Denise tornava da sua madre coi bambini, Alec andava all'albergo.
L'indomani mattina Denise si alzò resto co cominciò i preparativi per la partenza. Alce era già uscito perché ave. Va un appuntamento con un agente, Denise fece colazione sola. La posta le portò rina lettera di Ada,
« Sorellina, desidera vederti urgentomente, Verrd da te a colazione per mezzagioeno, Ti mando questo biglietto dal. la donna perché preferisco non telcfonarc, Aspettami, Ada ».
Che diamine succedeva? Cerro Ada aveva avuto sentore della sua rottura con Alec e veniva a farc la parte della madre nobile. Denise cera rassegnata ad ascoltare la predica c fare come aveva deciso badindo soltanto ad ascoltare il proprio cuore,
Ada arrivò puntualmente alle dodici. Hra vestita con ricercatezza più che con eleganza, Fecero colazione, ma la presenza dei bimbi impedì foro di parlare di ciò che li interessava, Però, alla fine, Denise si decise a mandare i bimbi nella stanza accanto per. dar modò da Ada di compiere la .sua missione, quanto. mai inuule del resto.»
Ada prese la tazza di caffè che la «so: vella le porgeva, girò e rigirò più volte il cucchiaino nella tazza, poi guardando il liquido scuro, come se non usasse al: zar gli occhi sulla. sorella le chiese: Denise, credi'che una donna pensare” di ‘abbandonare ‘Il tetto ‘conii gale soltanto perché ha scoperto che il marito le dà ai nervi c che ion può più sopportarlo; È
Denise pensò che cra molto strano da parte di Ada di iniziare il discorso a quel modo, ma rispose. franca:
NOVELLA
— Io credo di sì, Sc il matrimonio è stilo tn errore.
Aspettà guardando la sorella che, a capo chino, sembrava riflettere. E poiché fe pareva che, dopo tutto, era meglio finirla una buona volta aggiunse:
1 Se stai per parlarmi bi ciò che digenitori, te ne, dispenso, È cosa dà,
ranno i che so gi
Ada 21zò su di lei un viso pallidissimo, Senibrava improvvisamente invecchiata,
— ‘Allora tu sai... — disse.
— Che cosaò
— Perché sono venuta oggi... sai di Rager e me... .
nise depose la tazza sul tavolino che le stava di fronte c. andò a sedersi accanto alla sorella,
—« Tu e Roper?
Ada si affrettò a spiegare.
— Non posso andare avanti così, Denist. Mi parc perfino di odiarlo e sono cesto che anche lui ha Ja stessa improssione mia, Non litighiamo mai, ma è l'aria che è irrespirabile intorno a noi. Sai, non siamo stati mai pazzamente in-. namorati l'uno dell'altro come w cd Alec, Allora ero così spaventata per il tua matrimonio, temevo che non potesse finir bene: tanto era stato ‘improvviso, ma avevo torta. Sono i ‘matrimoni come il mio che finiscono malk,
Ansava un poco c si vedeva. che a stento trattoneva le lagrime,
— Mi capiscìi, Denic. — continuà. — Roger ha delle-abitudini che mi csasperano.
Denise con moto involontario fissò. il tappeto dove, la sera prima, Alec aveva latciatò cadere apposta la cenere. disse — anche se ti fossi amore quelle abitudini che ti drtata . ugial.
— Oh, — sposatà esasperano ti ave mente,
_Foîse, ma sarcinimo stati così în
“namorati. che non ce ne saremmo accor
ti, Il nostro matrimonio non ha avuto poesia, tutta banafissima prosa. : Vi fu un silenzio, Ada ansava un poco, Denise non perava per'tema di non saper trattenere la verità che fe bruciava le labbra. i — Che cosa hai ‘decito di fare? — chiese alla fine, n Ada la. guardò icon durezza. : == Lasciarlo, © andare ‘a vivere con ‘ fa mamma per qualche. teinpo, Poi mi cercherò ida Torace; Se avessimo dei figli, forse le cose sarebbero diverse, ma
“così... Sono venuta a dirtelo perché spero ‘che tu voglia aiutarmi a dirlo ‘alla
ritamma. Mi accompagheraî, da lei? “.. Si era alzata e prendeva congedo dalla sorella, Denise fu sul punto di scoppiare in una risata isterica, ma si dominò, — Na bene.— disse, — Verrò. Sent le labbra. di Ada che si posa
vano sul suo viso c la udì mormorare parole di ringraziamento.
— Sci nn amore, Denise. Ti telefonerò prima di partire, Facci conto di andare la settimana’ ventura,
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— Perciò, vedi Alec, non posso dirlo adesso,
Alec, appoggiato al caminetto l’ascol. tava. Era venuto a_ ritirare le valigie, ammucchiate nell'anticamera, ma avevi rimandato il .tassì quando la moglie lo aveva Vasi to «di aspettare,
— È che cosa intendi di farc?
— Non è quello che io intendo di fare — cis Denise, — quello che devo fare, Per me non c'è alternativa, Devo aspettare. che ì miei genitori si siano rimessi dal ‘primo colpo per puterne infliggere loro un altro dello stesso genere. Questo spero che tu lo ‘capisca.
— Rimani qui, allora, coi ragazzi.
— Verrcbbero subito a sapere che viviamo separati. — Denise agitata e nervosa si attorcigliava il fazzoletto tra le dia. — Vedi Aloc, bisogna che tu ti rassegni a restar qui ancora. per un po' di tempo, fino alla tua scrittura, Allora io andrò dalla mamma coi bimbi come ho già fatto altre volle c tutto sembrerà molto naturale, Sul , poi, sceglierei il momento per dire la verità,
— Due giorni fa, ricordati — rispose il marito — tu mi haî detto che non avre sti potuto emi nemmeno un'alica
settimana, Francamente io ho la'stéssa sensazione, 7
Denise attraversò la stanza e) per darsi‘un contegno, andò a. tirare. il tendone della finestra.
Era doloroso doversi piegare a chiedergli un favore, ma non st poteva fare diversamente, La separazione di Ada crà già un colpo ti forte per la mamma c non poteva infliggergliene un ,
—: Non credi che se dimenticassimo di essere marito e moglie... Oh, non ridere, ascoltami! -pregò vedendo che egli già sorrideva della sua trovata, —
fon crodi che sc ci trattassimo con la cortesia e la considerazione che possono avere due amici che si, vogliono bene...
— Ma se nemmeno ci vogliamo. benc! — rispose lui sorridendo con amarezza,
— Potremmo din assieme ameno un mese... appena. il tempo. per fare ic cose a modo. Alec, io farei del mio me. glio. La ‘faccio. (mia madre, La noSeat tori st À eredilo,
i aggrottò. Ja fronte,
Cral dei Rai ragione — disse, — Tua madrè:mi è parsa molto sciupata da qual. che tempo. Va bene, vado a prendere i miei bagagli in anticamera,
‘Denise ebbe un moto di gioia. 7 Grazie. Alée, disfarò io fc tue vafigle,
Nei giornì seguenti Denisc si sorvegliò inolto. Aveva deciso che niente l'avrei
urtata contro Alec in quei giorni perché, se sivesse fatto il minimo scarta, cra cer.
ta che Alec se ne sarebbe andato sull'attimo.
Una sera, quando sentì che egli rien. trava, si. affrettò a spedire a letto i bambini,
Alec colse il più piccino, Algy, che si avviava correndo per non farsi sorprene dere da lui.
— Oli, dave vai, giovanotto? — gli chiese fingendo di rincorrerlo. j
— Andiamo a letto, la' mamma verrà poi a raccontarci una novella,
— Non è meglio che ve la racconti qui? — chiese Alec pir puro spirito di contraddizione, .
Certo sì bambini pinceva-molto di Si raccolsero titti c tre intorno mamma e Denise incominciò, Fra stu pido ‘sentirsi imbarazzata e confusa solo perché Alec era presente, ma pure De. Nisc non riusciva a connettere le parole e î bimbi già davano segni di impazienza,
— Ma il l'interruppe Al ;
— Perché dici che ha mangiato da bambina? — chis Anna con voce piagnucolosa, i &
John, il maggiore, venne in aiuto del. fa mamma, .
— Ma.è un'altra novella, sciocchini Somiglia a quella ma non è la stessa.
Alec s'interpose,
— La mamma è stanca, Ora ve ne rac. conto lo una che. vi piacerà.
« C'era una valta un acroplano,.. »
Sì, questa novella sembrava colpire di più la fantasia dei bambini che si rac. colséro intorno a lu ;
più. alla
ipante non diceva così —
Ada non aveva più dato segno di vita, Denise, una sera espresse a marito la sua meraviglia per quel silenzio inesplicabile, — * ; Egli si batté la fronte con fa mano,
— Smemorato che sino — esclamò. + L'ho incontrata: fa settimana. scorsa. Voleva telefonarti; ima ha fatto la commissione a me, Dice che non può partire subito, ma crede che sarà pronta fra una diccina di giorni... |.
— Ma quella N:crede-di poter giocaro con la nostra vita?
+ Scusa, che né sa dei? Tu non le hai detto...
— (GIÀ, è vero, Ada non sa nulla,
Alec; alla vigilia della partenza con 1a compagnia. fu colpito da un attacco di influenza. Denise insis& perché si mettesse a letto; gli mise una boccia di acqua calda ai piedi e gli preparò un bicchiere di succo. d'arancia,
— Devi avere la febbre alta, Bruci,
Gli mise il termometro e vide che la foblre ca aisi,
— Ora telefono all'ugente, # impossi. bile che tu parta gina, Si
Alec: si arrabbid, brontotò, fece il muso e alla fine si raggomitolò sotto le coperte e tentò di dormire,
-— Ti senti male? 9
Due è tre volte nella ‘notte, Denise si alzò per vedere come stava, ma alla sua domanda Alec rispondeva con un brontolio iordo c'scontroso che non lasciava sperare nulla. di buono. Verso Î'atba ta febbre parve cedere un poco e il malato restò più calmo, Dormiva tranquillo c la
(continua alla pag. 10)