Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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SPORT FALSO E SPORT VERO TRA gli esempi di pellicole o documentari sportivi prodotti in Italia, non si può certo dire che ve né siano di eccellenti. A parte la << Luce » coi pochi metri di pellicola inclusi nei suoi « giornali », nessun 'altra casa di produzione si è mai presa il disturbo di accontentare gli sportivi ammannendo lore pellicole in cui lo sport vi apparisse non come pretesto ma come forma di vita. S'è visto il successo di quei cinque minuti con la nazionale di calcio, nel suo genere ben fatto : e ciò dimostra che il corto metraggio sportivo, se realizzato in base a determinate regole che si chiamano vivacità, rapidità, novità, è un genere di avanspettacolo che il pubblico apprezza. Così come apprezza il documentario quando è realizzato con intelligenza, olimpia insegni. Ma quello di cui mi interessa parlare ora è il film sportivo. Fino ai tempi del muto, esattamente a Ridolini si può far salire la nascita del genere in certo senso sportivo. C'era in quelle comiche una continua, vertiginosa gara dal principio alla fine, fatta di salti, di corse, di voli, di lotte, di pugni, di duelli fra Ridolini e i briganti, e i poliziotti, e i creditori, eccetera. A bordo della famosa e fumosa « caffettiera » o sulla sgangherata bicicletta, in bilico sui fili elettrici, o appeso al cornicione di un grattacielo, Ridolini, eroe di una vicenda impossibile, comunicava una comicità non scevra in fondo di motivi sportivi. Poi Ridolini tramontò. Vennero i vari segni di Zorro, con l'acrobatico Douglas, sporti vissimo tra gli sportivi, e venne Tom Mix, e poi Harold Lloyd con viva lo sport, come è bello pattinare, ecc. Erano risate, battimani, simpatie della platea, ma era anche qualcosa che poteva chiamarsi tifo sportivo. Alla base d'ogni vicenda, infatti, la competizione agonistica era quella che suscitava il maggior interesse. Ricordate i film di « Bambù », l'attore che per un certo momento minacciò di oscurare la fama di Douglas? In tema di film sportivo si è venuto creando un equivoco che si è già cercato di dissipare. Generalmente, infatti, si considera come un film << sportivo » solo quello che più o meno felicemente narra una vicenda che si svolge in un ambiente sportivo, sia esso uno stadio, un campo di corse ippiche, una palestra, ecc. Che poi di veramente sportivo non vi sia che uno sfondo puramente occasionale, questo non sembra preoccupare i produttori che, sotto l'etichetta dello sport, tentano una speculazione assolutamente normale al loro modo di considerare le cose. Per contro molti film che sono stati presentati come prodotti eminentemente drammatici e passionali, erano dei veri film sportivi poiché tutta la vicenda più che su uno sfondo verteva su un fatto squisitamente 1 Nessuna falsità nei due alpinisti che guardano la montagna alla quale fra poco saranno appesi. Tutto è 'vero' nel loro atteggiamento e nel loro equipaggiamento. La montagna è il Cervino, nel film 'La grande conquista' Sotto, 1* atmosfera di un campeggio alpino è felicemente riprodotta in questa scena del film olandese 'Cuori giovani' sportivo. Vedi per esempio la tragedia del pizzo palù di Pabst, il cavaliere della montagna e LA grande conquista di Luigi Trenker. Così non ci sembra inopportuno citare fra i film veramente sportivi, il campione che Wallace Beery ha magistralmente impersonato, e anche il lago delle vergini in cui il protagonista, maestro di nuoto, non era un « primo amoroso » trasformato per l'occasione in uno sportivo, ma agiva anzi tutto come sportivo in un ambiente sportivo. E ci piace anche ricordare quel film otto ragazze in barca in cui i piccoli drammi e le piccole storie delle protagoniste era no fuse e quasi dominate dal motivo centrale della loro vita essenzialmente sportiva. Per contro, un film che volutamente è stato presentato come sportivo, un americano a oxford, si valeva dello sport solo come pretesto per dar modo al primo attore « fatalone » di esibirsi in maglietta e calzoncini. E questo era tutto. Venendo a parlare del cinema italiano, dal 1930 in poi non si trovano, eccetto quei pochi esempi che ora vi dirò, dei film degni di essere chiamati per eccellenza sportivi. Così, CINQUE A ZERO, STADIO, TEMPO MASSIMO, AMAZZONI BIANCHE, LA DANZA DELLE lancette, io suo padre, rappresentano 23 !