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DORIS DURANTI
si può disconoscere che una certa differenza tra la Duranti dello io e quella della realtà esista: là una ceri aria languida e fatale ti le starebbe bene l'appellativo, un po' vecchiotto, di « ammaliaqui un fare giovanile e quasi vivace — e tuttavia, se c'è un' atche dia posto nella sua vita privata alle esigenze del divismo,
è Doris Duranti. Non una parola le sfuggì durante la nostra conione che non fosse misurata, cioè adatta alla sua personalità, non nsiero abbandonò la linea prestabilita; ma tutto avveniva molto Intente e non senza spontaneità. Vogliamo dire che la Duranti ti così radicata nella sua vita d'attrice che ogni suo atto o discorso tano inconsciamente il tono che a un'attrice si conviene. Anche rivolgemmo la domanda d'uso: « Programmi? » « Programmi ne ispose « ma noti posso ancora annunciarli. Vi dirò soltanto che
vista, tra l'altro, un film a Tirrenia ». Quindi passa a parlarci sue aspirazioni, mentre noi la osserviamo. Quella sua pettinatura all' indietro ci riporta il ricordo all'abissina di sentinelle di bronzo; ien fatto di pensare che questo accostamento non sia occasionale, ebbe che Doris Duranti è soddisfatta di quella interpretazione; ma ino che non sia insoddisfatta anche delle altre. Vero è che affiorò certo punto la faccenda di Nana di Zola che essa sogna di fiorii giorno sullo schermo, ma non era minore l'entusiasmo quando lo di Lauretta di ricchezza senza domani e di Lola della cavalrusticana. Mentre ci salutava, disse: « Volete una novità? Mi ■ò a cantare ». « A cantare? ». « Si; una trasmissione alla Radio , per gli operai, per i contadini... Ho una buona vocetta. sapete?... »
ASSIA NORIS
ava dora Nelson, quando accostammo Assia Noris che si dibatteva due parti di una ricca signora e di una sartina, entrando alternaente nei saloni di una ricca villa e nel modesto laboratorio di una ia. L'attrice che *ra totalmente presa dai suoi due ruoli ci confidò ia che istintivamente le sue preferenze si rivolgevano più al persoi umile della sartina, che non a quello della diva altera e senza In questa che può sembrare ingenua confessione, c'è molto delle di Assia Noris, portala, per un certo atteggiamento sentimentale i videntetnente risente dell'influsso cameriaiano, a preferire i persosemplici ma spontanei e umani. Così è stato nei suoi film più recompreso grandi magazzini, l'ultima personalissima fatica della e attrice. « Ed ora. che programma avete? Prenderete un po' di ? ». Assia Noris ci guarda sorridendo: non è forse l'idea di un pedi riposo, quella che viene a proposito in tanto fervore di iniziadi attività cinematografica, e proprio ora che V entusiasmo della ne attrice sembra accentuato dal suo ultimo lavoro. « Sto studiando iione di un nuovo film che Mario Camerini dirigerà per l'Astra, olo? centomila dollari ». « Un film brillante/ ». « Pieno di brio vimentato. Per ora non posso dirvi di più: la discrezione che mi bosla me lo vieta ». Piuttosto delusi le chiediamo se almeno può chi lavorerà con lei. « Amedeo Nazzari », risponde l'attrice. Questa a ci pare interessante, e chissà che dal trinomio Camerini-Noris-Nazlon possano scaturire delle combinazioni impensate. Auguriamoci che i, con tale regista e tali interpreti, ci riserbi delle sorprese gradevoli.
LAURA tfUCCI
che Laura Nucci è l'abito che essa indossa per la scena di il cao di carta che si sta per girare mentre noi entriamo nel teatro di quello che ci colpisce. Descriverlo è quasi impossibile. Ci colpisce abbaglia con la quantità di braccialetti massicci che l'attrice porta disinvolta noncuranza, « Sono una donna venale, vedete » essa ci ironicamente. « Amo il denaro, e tutto quello che il denaro può irate. Ho un carattere forte, sono impulsiva, sprezzante e forse ? perfida ». Tutto questo, beninteso, nel film che Palermi dirige e Armando Falconi e Giovanni Grasso assieme alla Nucci, a Cimara altri numerosi attori interpretano. « Contenta della parte che vi è affidata? » chiediamo. Laura Nucci sorride: è contenta, si, tna anche 'ei quella non è la sua figura ideale. Comprendiamo benissimo; c'è tre, per ogni artista, un ruolo sognato, un personaggio che si vore incarnare ed al quale dare anima e corpo, alla ricerca di una ire maggiore perfezione, di una più completa estrinsecazione dei promezzi. « Ma anche questo personaggio verrà », conclude l'attrice, non ho fretta ». Dopo il castello di carta, Laura Nucci lavorerà abilmente accanto a Paola Barbara nel ponte dei sospiri, e poi non "avvenire è sulle ginocchia di Giove, e dei produttori. I quali pare non si curino troppo delle preferenze delle attrici. Laura Nucci si Deve completare la sua acconciatura con un cappellino di velluto che non sapremmo definire e che lei trova eccentrico ma divertente.
E^ERE