Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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IL TEATRO È EVIDENTE che il film musicale si trova oggi su una strada del tutto sbagliata. Esso è una assoluta necessità di larghissime zone di pubblico (il successo delle estati musicali 10 ha chiaramente mostrato) e ha una missio sociale, per cui, se non esistesse, bisognerebbe crearlo. Ma a parer nostro il film musicale va considerato non dal punto di vista cinematografico ma dal punto di vista pratico; non è un fatto artistico, ma un fatto sociale. 11 primo difetto del film musicale, è questo, che ha la pretesa di essere un film come tutti gli altri, un dramma o una com di far sentire ottima musica, ottimamente eseguita). Il film musicale, per sottrarsi allo strano destino che attualmente lo perseguita e per adempiere in pieno la sua missione, che è quella di portare lo spettacolo di musica là dove questo non può giungere, dovrebbe dunque innanzi tutto liberarsi delle commediole e dei drammetti nei quali è imprigionato; e coraggiosamente affrontare il problema di dare solo ed esclusivamente la musica. Come ragione di essere del film, non come pretesto. Naturalmente porre il problema non signifi Maria; e c'era la sequenza dei due innamorati che si cercano fra le spighe del grano maturo, mentre nel vento frusciante passava un Lied. In Germania furono registrate anni addietro alcune colonne sonore di musica sinfonica, accompagnandole con fotografie dell'orchestra; l'idea era buona, poiché sottolineava coll'immagine visiva l'entrata dei singoli strumenti; ma era uno scherzo che si adattava per composizioni molto brevi e che, soprattutto, non poteva essere ripetuto che con estrema discrezione. Pirandello aveva preconizzato un nuovo genere di film musicali, nei quali la musica era accompagnata da una serie di visioni astratte, da una specie di disegni cubisti; e qualcosa del genere fu anche messo in pratica da cultori del cinema d'avanguardia. Per molta musica sinfonica o da camera si potrebbero creare vere e proprie scene. A un regista non dovrebbe riuscire troppo difficile immaginare tutto un accom media; solo che il o la protagonista è un ca affatto risolverlo, e neanche tentare di pagnamento visivo per la Terza o per la Se o una cantante. Infelicissimo essere canoro, sperduto in un mondo completamente amusico! La moglie mette le corna al tenore, per esempio; ma noi non possiamo assistere al suo tormento morale; niente affatto, dobbiamo seguirlo invece a teatro e stare a sentire un bel pezzo d'opera. Se si trattasse di girare un film scientifico, registrare sulla pellicola un'operazione eseguita da un celebre chirurgo, a chi verrebbe mai in testa di mettere intorno all'operazione un intreccio più o meno drammatico, e di far fare al celebre chirurgo anche la parte del marito tradito? Questo è senza dubbio il primo e più grave motivo della scarsa fortuna, negli ambienti di maggior rigore cinematografico, del film musicale: che questo è sempre stato concepito come un qualsiasi film a intreccio, nel quale, per un pretesto qualsiasi, il protagonista a un certo momento si mette a cantare. Infatti i produttori di film musicali sono tutti fissati su questo « pretesto »; quando cercano un soggetto per un film musicale, domandano prima di tutto qual'è il pretesto. Il più grande soggettista di film musicali è quello che riesce a trovare i pretesti più strampalati per far cantare il divo già lanciato o la diva che si spera di lanciare. (Naturalmente non è detto che le buone eccezioni non esistano; che non sieno stati fatti film musicali che avevano un capo e una coda; ma sono eccezioni. Anche angeli senza paradiso che era fatto in modo da far cascare i più furbi, era pieno di pretesti sballatissimi, incominciando da quella lezione di canto nella quale la Eggert cantava, appunto come sa cantare la Eggert; e terminando colla creazione dell'iNCOMPiUTA, che si sentiva, anzi si vedeva nascere dal cervello di Schubert, frase per frase, bella e perfetta con tutta la sua orchestrazione! Un buon soggettista cinematografico ci avrebbe potuto far assistere alla nascita della sinfonia, all'apparire delle sue prime forme incerte, ai suoi sviluppi. Chi sa che strani e suggestivi effetti si sarebbero potuti raggiungere. Ma allora sarebbe mancato il vero e solo scopo del film, che era quello risolverlo. Quali sono le immagini che pos sta di Bethoven e in genere per tutta sono accompagnare un pezzo di musica quella musica che ha maggiormente sollecompiuto e completo? Tentativi, idee, in citata la fantasia dei poeti: si pensi al caquesto senso se ne possono registrare a doz priccio delle scimmie, sulla sonata di Scarzine; realizzazioni ben poche. In angeli latti, nella Leda senza Cigno. senza paradiso, c'era il finale, la visione di Ma ci moviamo sempre nell'approssimativo, Schubert davanti al tabernacolo della Ma nell'occasionale, nel limitatamente possibile, donna, mentre fioriscono le note àeW'Ave Bisogna invece mirare a un altro scopo: Oretta Fiume e scugnizzi nel film di Domenico Paolella 'Oli ultimi della strada' mondo Cinetirrenia Foto Gnome) (Schermi nel 316