Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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TRE FILM DI RIGHELLI RIGHELLI aveva parlato a lungo dei suoi ricordi di Germania, della produzione di allora quando gli stabilimenti erano allo Zoo in pieno centro di Berlino, e Lubitsch girava all'Ufa, e Pittaluga faceva la spola tra l'Italia e il nord. Aveva parlato con entusiasmo con quel suo dire preciso con una leggera punta di amarezza e di nostalgia. Poi il discorso si portò sul suo recente lavoro, sui tre film che in un anno di attivissima preparazione egli ha diretto per la Mediterranea. « Vedete, tutti mi accusano di fare troppi film, di disperdermi in una troppo vasta quantità di lavoro, danneggiando cosi l'accuratezza e i dettagli necessari ad ogni lavorazione, e questo non è vero. In un anno e tre mesi ho fatto tre film tutti girati negli stabilimenti di Cinecittà. Una media cioè di cinque mesi per film, tempo molto maggiore del normale e che consente lo studio preciso di quello che si vuol mettere in scena. E vi assicuro che lo studio e la preparazione di film come le educande di saint-cyr, FORSE ERI TU L'AMORE, DUE OCCHI PER NON VEDERE non è Stato preso sottogamba. Dai costumisti agli architetti, dagli scenografi ai disegnatori ed ai tecnici specializzati, ognuno ha capito l'importanza e la delicatezza del proprio lavoro e ha dato tutto se stesso ». (( Voi siete perciò soddisfatto della vostra recente fatica ». « Soddisfattissimo e specialmente per una ragione, perchè in tutti questi tre lavori ho cercato di correggere quelli che mi sembrano i difetti maggiori della nostra produzione nazionale. E mi spiego. A mio avviso i film italiani o almeno molti di essi peccano di una scenografia da grandi ambienti, mastodontica, che non riceve però adeguata linea nell'arredamento. Io ho cercato di fare il contrario, piccoli ambienti cioè ma minuziosamente e perfettamente montati. Così per quanto riguarda le attrici. In Italia si ha assoluta necessità di aumentare i quadri, di portar su nuova gente, di non adagiarsi in una pericolosa fissità su quegli attori e principalmente quelle attrici che sono perlomeno una garanzia di cassetta. Questa pure è stata una regola che mi sono imposta e che continuerò a seguire. Guardate ad esempio forse eri tu l'amore. Accanto alla Loretta Vinci che del resto è anch'essa una mia precedente creatura, ho messo una nuova figura la D'Alba, una Le educande di Saint-Cyr ragazza che ha secondo me grandi doti di recitazione e sopratutto una rara intelligenza e sensibilità. È stato questo un film che mi è costato molta fatica. La trama mi portava a girare esterni pericolosissimi come quelli di Capri, di Portofino, di Rapallo, di Venezia. C'era da cadere nel documentario, da farsi prendere dalla malattia del turismo, della bella fotografia, del troppo sole. Credo di aver saputo evitare questi pericoli ». « E le educande di saint-cyr è tratto dalla commedia di Veneziani? » (( Si e no, ci siamo indubbiamente serviti di essa ma la storia è stata molto modificata perchè ci siamo attenuti in gran parte al lavoro originale. Anche qui la mia più grande preoccupazione sono stati i costumi e gli ambienti. La Maria De Matteis mi è stata di grandissimo aiuto. I suoi costumi tratti da documenti fatti venire appositamente da Parigi sono di una autenticità assoluta. I cavalieri della scuola sono tutti veri cadetti dell'istituto di equitazione della Gii. Sia D'Ancora che lo Steiner, troppo lasciato in disparte fino ad ora, la Jachino, la Vanni, e Carini nella difficile e sfuggevole parte di Napoleone, hanno reso benissimo ». « In due occhi per non vedere avete ancora seguito la vostra regola del lancio di nuovi attori? » « Certamente. La Kearic e la Negri sono appunto con questo al loro primo film ed il lavoro di Solari, che tanto successo ha incontrato sui palcoscenici tedeschi è per loro il trampolino più adatto. Un film anche questo di estrema difficoltà per la delicatezza del soggetto che porta la cecità sulla scena ». << Ed ora, Righelli, state imbastendo altre cose per il futuro? » « Ora no. Ora credo di avere il diritto di riposarmi, per essere nella forma migliore per i miei tre prossimi film. Perchè malgrado tutto sono fermamente convinto che tre film all'anno non mi danneggeranno e sopratutto non danneggeranno la nostra produzione ». ^ CB.0NISTA 337