We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
era la O'Sullivan se non la moglie..
so non fa gran conto del concetto di famiglia, e ancor meno di quello di moglie, intesa nel senso europeo — per così dire — della parola. Ora, lasciando da parte l'esattezza o l'inesattezza dell'asserzione, su cui non vogliamo discutere, ci limitiamo a constatare che buon numero di pellicole americane induce a credere precisamente il contrario. Sono bensì, il più delle volte, pellicole di calibro minore, ma è assodato ormai che da queste appunto bisogna trarre i documenti più attendibili della vita americana. Ad ogni modo, ciò che a noi interessa qui è soltanto una figura di moglie che ci sembra abbia superato i confini di quella società per assurgere a paragone ideale e universale.
È una moglie tenera, affabile, pulita e ben pettinata, toccabile da per tutto, che dà al vederla un senso di riposante benessere : una moglie confortevole. La s'incontra spesso in certe cucine immacolate, lucide e ariose sebbene un poco false, senza fumo sui muri, senza odori di grasso bruciato, e nelle quali candide ghiacciaie anticipano il piacere di cenette improvvisate a ore insolite. In tali cucine i mariti possono entrare senza sentirsi pesci fuor d'acqua, senza rovinarsi l'appetito. E in tali cucine si rifugia la nostra moglie per dar sfogo alla sua gioia o al suo malumore. I quali acquistano subito un sapore più umano, più vero. A un certo punto le false architetture scompaiono e rimane la moglie nella cucina, in cucina; si pensa allora ai camini patriarcali, alle madie, alle sottane più giù delle caviglie. E se la donna piange, ci senti unito al pianto il conforto di quella raccolta intimità. La cornice si adatta veramente alla nostra moglie. Gli americani lo sanno e ne abusano. Altre volte l'incontro avviene in casolari abbandonati pieni di polvere, ricamati di ragnatele. Sedie sgangherate, porte arrugginite, topi che attraversano indisturbati i corridoi: c'è tuttavia là dentro un'aria cordiale, seppure un tantino misteriosa. Generalmente le cose procedono in questo modo : i due coniugi hanno bisticciato; lei è fuggita di casa seguita a breve distanza da lui. Scoppiato violento il temporale, i due son costretti a rifugiarsi nel casolare. Il camino è presto acceso e i panni inzuppati messi ad asciugare davanti al fuoco. Scende la notte e ì coniugi, che non si sono scambiati parola, arrangiano letti di fortuna, una coperta stesa su una corda li separa. È mezzanotte, fuori imperversa il temporale, la moglie trema. Ma lo sposo ha scovato in un armadio vecchi abiti femminili e li ha indossati; lei sbotta a ridere e la coperta finisce a terra. Tutto falso, d'accordo, tutto artificioso e convenzionale, ma ciò che a noi interessa non è tanto la maniera con cui s'arriva a conclusione, quanto la conclusione stessa; cioè che la moglie finisce tra le braccia del marito. Che poi tutto questo risponda più a fini commerciali che morali, non importa : il pubblico non sottilizza e i critici dovranno limitarsi a constatare il happyend senza tanti processi alle intenzioni. Naturalmente, non questi soli sono gli ambienti in cui agisce la nostra moglie. Ella, dopotutto, è una donna moderna e come tale non disdegna le comitive, i balli, i teatri. Ma se imbastisce un flirt con qualche amico di famiglia, è a fiu di bene, per richiamare il maritino ai suoi doveri; se trascura la casa è per far notare il disordine che in essa provoca la sua assenza; se ordisce intrighi è sempre in vista di uno scopo lecito e anzi ammirevole; insomma, tutto il daffare da
118