Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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GINO (Andria). È chiaro che le sale cinematografiche provviste di due macchine possono non sospendere la proiezione di un film. Infatti in una macchina viene messo il primo rullo di pellicola, nell'altra il secondo rullo. Appena il primo rullo è stato proiettato, entra in funzione il secondo rullo nell'altra macchina e così via di seguito. La proiezione quindi non viene interrotta. Se vi è una sola macchina, occorre, ad ogni fine di rullo, metterne un altro nella macchina stessa. Le iniziali O. K., di derivazione americana vogliono dire : sta bene. L'origine è incerta. PICCOLA NESCIA R. R. W. Alcu ne riviste americane non vengono attualmente introdotte in Italia; o almeno ne viene introdotto un numero limitato di copie. Recentemente sono stati stipulati dei contratti con i produttori degli United Artists; quindi potrete vedere fra qualche tempo i film di questi produttori. (Quando, oltre al nome della casa produttrice ve ne è un altro, significa che questo secondo nome appartiene ad una produttrice minore che si è associata alla grande o che da questa dipende. G. C. (Firenze). Avrete già letto su Cinema la critica al film il ponte dei sospiri. Mariella Lotti ha, appunto, interpretato questo film; e, inoltre, io SUO PADRE, IL SOCIO INVISIBILE, IL SIGNORE della taverna, kean. Questi due ultimi film usciranno tra breve. Mariella Lotti ha cominciato la sua attività cinematografica con io suo padre. È scritturata dalla Scalerà Film. ZETA (Torino). Ho letto attentamente la Vostra sceneggiatura per un documentario sportivo. Mi pare interessante. Sarebbe certo utile se, per la ripresa di un qualsiasi documentario, si effettuasse in anticipo la sceneggiatura e non si , girasse poi, a caso, del materiale per creare il montaggio del quale occorre magari fare degli sforzi alfine di dare CAPO DI BUONA SPERANZA (Corrispondenza coi lettori) al racconto visivo una certa coerenza. Voi comprendete, comunque, che non è possibile stabilire con assoluta precisione le inquadrature che si debbono poi riprendere; la Vostra è da considerarsi una sceneggiatura a posteriori. Comunque denota che avete un certo occhio per il cinematografo. ALPHA. È interessante il Vostro soggetto // figlio cattivo. C'è senza dubbio materia per farne una buona sceneggiatura. Si tratta 'di un soggetto difficile, data la trama di carattere psicologico, intimista. Non è un difetto del soggetto che il protagonista abbia sedici anni; semmai, sarà una difficoltà per chi volesse realizzare il film. Ricordate secreto ardente? C'è qualche analogia; ma le soluzioni del Vostro soggetto sono diverse. Accingetevi quindi al lavoro di sceneggiatura. CARLO MARTINOLA (Torino). Per delucidazioni sulla sceneggiatura ti rimando al fascicolo di dicembre '30 della rivista Bianco e Nero e al libro : Film soggetto e sceneggiatura pubblica IN TUTTE LE STAGIONI UlSITRTe LA SU S B.JL ]1 l L'ISOLA DEL SOLE E DELL'ETERNA PRIMAVERA R I D U Z I o n I FERROVIARIE-MARITTIME-AEREE DURANTE TUTTO L'ANNO mnnipesTflzioni ARTISTICHE CULTURALI SPORTIVE ETNOGRAFICHE D'INTERESSE MONDIALE Informazioni e prospetti . ENTE PRIMAVERA SICILIANA -PALERMO VIA CAVOUR, 102-104-106 TELEF. 13.389 TELEGRAMMI. "PRIMASICIL" E PRESSO TUTTI GLI UFFICI DI VIAGGI E TURISMO to dalle edizioni di Unnico e Nero, via Tuscolana km. <) Roma. « Presso quale casa cinematografica bisogna presentare un soggetto? » Presso tutte le case (vedi sull ' Almanacco di Cinema) e presso nessuna. Di solito, infatti, i soggetti si piazzano per conoscenza diretta dei produttori o dei registi. Un soggetto può essere pagato dieci, venti, centomila lire. STUDENTE IN CHIMICA. Interessante il tuo articolo che ho [lassato a chi di competenza. In caso di pubblicazione si potrà corredarlo di fotografie. Peccato, piuttosto, che non sia scritto a macchina. La tua scrittura, infatti, non è eccessivamente chiara. Ritengo che Mamoulian sia un regista dotato di grande abilità e di una non comune padronanza dei mezzi tecnici del cinema. Infatti tale sua abilità lo porta ad una versatilità che non hanno altri registi, magari più personali. Un Clair infatti è facilmente riconoscibile per il suo mondo, il suo clima, caratteristici, mentre Mamoulian lo si riconosce in elementi più formali. Interessante è nei suoi film il ritmo; e sotto questo aspetto mi pare che le vie della città rimanga insuperato. Mi pare che in Italia sia uscito, di lecente, qualche buon film in costume: scandalo per bene, un'avventura di salvator rosa, sei bambine e il Perseo. Così, nel genere comico, ritengo che siano degni di non poca considerazione i film di Macario. In fondo, alla commediola da salotto, i nostri produttori pensano un po' meno, da qualche tempo in qua. No, non sono chi tu pensi. V. G. ORLANDI (Milano). Ho riferito a P. M. Pasinetti l'adesione tua e dei tuoi amici per la « predica natalizia ». A proposito di Blasetti, se retroscena non ti ha soddisfatto, penso che sarai rimasto soddisfatto di un'avventura di salvator rosa. Ho letto il soggetto e la sceneggiatura che mi sono stati inviati. Ho notato il modo di scrittura, assai semplice, senza indicazioni tecniche. Non so se tu conosca drames de cinema di Louis Delluc. Delluc scriveva nel '20 gli scenari dei suoi film in modo semplice e chiarissimo, e senza indicazioni di inquadrature e di movimenti di macchina. Seguendo questo metodo, non bisogna mai nominare la macchina da presa. A questo proposito, osserva i quadri 113 e 114. Il 114 comincia: « La macchina si sposta ecc. ». Ora, basta dire: « il raggio di luce ,» e si capisce lo stesso che cosa gli sceneggiatori intendono che si veda. Così, in altri punti si possono fare osservazioni del genere. Eviterei inoltre quel modo di scrittura a quattro colonne. Non ne vedo la ragione. Evitando le indicazioni tecniche, può essere descritta la scena tutta di seguito. Così, al n. 205, è inutile dire: « primi piani dei visi » — basterà dire « i visi ». Complessivamente il numero dei quadri — 26 — è scarso per un film normale a soggetto. Di solito una sceneggiatura è di 350600 quadri. Sarebbe bene, in conclusione, che il modo di scrittura fosseunitario, per tutto lo svolgimento della sceneggiatura. Comunque è un lavoro fatto con coscienza e scrupolo. CARLO BARSOTTI (Lucca). Siam.. d'accordo, in linea di massima. Del resto ti ho già scritto sull'argomento. Ho passato la nota .1 chi di competenza. Circa le Opinioni di uno spettatore , osservo che l'inquadratura non è un elemento secondario ai fini dell'arte del film, ma principale. Il solo movimento delle immagini lo si ha anche nella realtà, ma è necessario che le immagini siano inquadrate in certo modo e fatte seguire l'uni all'altra; cioè l' essenza del cinema come arte è montaggio di inquadrature fisse o mobili, lo non darei poi al sonoro una funzione puramente accessoria; ritengo anzi che il sonoro possa avere una grande importanza nel film. ALEX (Firenze). Vedrete Luisella Beghi prossimamente nei film mare, ROSE SCARLATTE, LA GERLA DI PAPA MAH tin. Ritengo anch'io che la sua interpreta/ione in SCANDALO PER BENE fosse degna di considerazione. M. R. (Ferrara). Come Voi dite, l'articolo che mi avete inviato, presenta una tesi « più logica che originale ». In questo senso siete riuscito nel vostro intento; le idee che avete esposto sono chiare e semplici. Voi auspicate dunque un ritorno del cinema, o meglio dei soggetti dei film alle vicende più semplici, popolari e di tutti i giorni; ai drammi di sentimenti primitivi ed autentici. Non si può che approvare. Passo l'articolo, per la eventuale pubblicazione a chi di competenza. La musa del cinema è. in ogni caso, la decima e non la settima. Si dice invece che il cinema è la settima arte. Da ciò forse il Vostro errore . UN ASSIDUO LETTORE DI « CINEMA ». (Firenze). A. V. abita in via Eustachio Manfredi 9, Roma. Vi ringraziamo per le belle parole rivolte alla rivista. IMO BENELLI (Ferrara). Lodevole la Vostra attenzione alle cose del cinema e il Vostro sforzo di tradurre per iscritto due sequenze di film visti recentemente. La Vostra esercitazione denota che avete spirito di osservazione. Sulle sceneggiature non c'è niente da dire. Mi piacerebbe tuttavia che provaste ad usare un sistema più semplice, scrivendo a parte e tra parentesi tutte le indicazioni che riguardano la tecnica: campi, piani, movimenti della macchina, in modo che anche un profano possa capire leggendo il testo che non è tra parentesi. Provate a scrivere così le sceneggiature tratte dai Vostri soggetti. Non è lo scenarista che crea il film, ma il regista. Questi può se vuole, specificare in ogni particolare lo svolgimento dell'azione nella sceneggiatura, ma può anche inventare durante la ripresa; fase in cui deve, in ogni modo, impostare la recitazione degli attori, scegliere le angolazioni, disporre per la illuminazione; creare insomma il film. VIVAITALCINEMA. Non è importante che nella sceneggiatura sieno specificati tutti i piani, i campi, ecc. quanto piuttosto che la materia : il fatto, l'azione, la vicenda, siano disposti con intelligenza; che vi sia un interesse continuo e spesso anche un senso di sorpresa. In questo senso, la sceneggiatura deve essere elaborata; vi deve essere ricchezza di elementi, di trovate. Una sceneggiatura è povera quando è zeppa di luoghi comuni o quanto i personaggi sono indefiniti, imprecisi e non hanno mai qualcosa di interessante da fare. Tu stesso del resto, hai capito questo; lo dimostri dal tuo articolo che mi pare potrebbe andare se fosse scritto in forma migliore. Comunque lo passo a chi di competenza. FELLCE CALABRO' (Torino). Provate a scrivere ai Grandi Film Storici, via Lucullo 11, Roma. GARI (Venezia). Ho passato la tua lettera a quel redattore. Ma gli articoli che arrivano sono tanti. IL NOSTROMO 127