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DONNE E FANCIULLE
VI KIT A ALLA CONTESSA BOA DE 1.11*1 OKO
UNA vecchietta accompagnava due suoi nepotini al cinematografo. Promesso da tempo questo premio, poiché i ragazzi avevano riportato buoni voti, manteneva. A pochi passi dal cinematografo incontrarono un prete, amico di casa, intento alla lettura del breviario. Come accadeva di solito, lo salutarono. Il prete chiese dov'erano diretti e quando ebbe la risposta aggrottò le ciglia guardando alternativamente il frontale del cinematografo e la vecchietta. « Proiettano messalina », disse. « Ebbene? » rispose la vecchietta. « È un film su Messalina, l'imperatrice romana... ». La vecchietta non sapeva nulla di Messalina. I ragazzi erano già, con gli occhi spalancati dalla meraviglia, davanti alle forme procaci di Messalina e alle torme di leoni che apparivano nelle fotografie esposte alla porta. Il prete scosse la testa. Poi tra sé e sé ragionò che un divieto sarebbe stato peggio perchè avrebbe dato il « gusto del proibito ». Del resto, nemmeno lui sapeva che cosa si mostrasse in quel film e la sua immaginazione rifuggiva inorridita dagli spettacoli lussu
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riosi che rievoca di solito il nome di Messalina: Libera me, Domine. << Ormai... > disse; e s'allontanò continuando a scuotere
la testa.
* * *
Fu difatti messalina un film che fece epoca e Rina De Liguoro, alla sua prima interpretazione, stupì per la bravura e la prodigale esuberanza delle forme. Era il 1923 e la fortuna della formula sex-appeal molto lontana. Tuttavia c'era allora, e nel tempo che precedette, un'attrattiva fisica nelle nostre attrici; e forse questo aiutava a creare subito tra spettatore e immagine una simpatia che preludeva al successo. Ne parlavo proprio con la contessa Rina De Liguoro. Tornata pochi mesi fa dall'America, ha messo casa vicino a S. Agnese e lì andai a trovarla malamente accolto da un ringhioso cagnolino ma per fortuna benissimo da lei.
— Perchè — chiedevo io — manca in molte delle nostre attrici l'attrattiva del sesso? Eppure sono graziose, talune molto belle. Perchè?
E intanto guardavo una grande fotografia di Jean Harlow con dedica.
— Voi — continuai — vi ricordano quanti v'han visto in messalina. Faceste colpo. Rina De Liguoro ascoltando mi guardava, leggermente 'piegata in avanti sulla poltrona. E io guardavo lei cercando di ritrovare Messalina.
. — Forse — ella mi disse — queste attrici sono troppo giovani, non sono donne. Spesso non basta essere belle; bisogna esprimere qualche cosa, una maturità. All'epoca di messalina io ero già madre, avevo già avuto Regana. Ho sempe considerato questo come una fortuna.
— E non sentiste danno come madre e sposa dal lavoro cinematografico?
— Guardate! — mi disse Rina De Liguoro; e mi mostrò la mano — Qui!
Sul bianco palmo della mano si disegnavano distinte due linee della vita parallele, di eguale lunghezza.
— Molto strano — mormorai. — È la prima volta che mi capita.
— Sì; me lo disse anche la contessa Aure
.