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prima visione, salvo quando le pellicole toccano temi politici ed alle attualità, che allora applausi e fischi abbondano a seconda delle preferenze dei frequentatori di questo o quel locale. Nei cinema proprietà di tedeschi e frequentati quasi soltanto da tedeschi, si applaude con entusiasmo ciò che viene fischiato nei cinema dei rioni ebrei, e così via. Ma ogni manifestazione venne severamente proibita qualche mese fa, dopo che s'erano verificati pugilati e tafferugli.
In complesso lo spettatore argentino è di buona bocca : ingoia tutto, anche ciò che dovrebbe essere — ed in realtà è — più ostico al suo gusto, come le buffonate poco spiritose ed i giochi di parole intraducibili d'una coppia di comici yankees che in Italia nessuno ha mai sospettato esistessero, perchè giustamente i produttori supposero non avrebbero potuto avere alcun successo. Tale filosofia si spiega benissimo per il fatto che lo spettatore paga per vedere tre pellicole e non per una sola; se anche la prima sarà cattiva, la seconda sarà certamente buona e la terza ottima. Quindi nessuno si sente defraudato nella sua legittima aspettativa; se invece d'una sola ottima ne vedrà di ottime due o magari tre, sentirà d'avere avuto più di quanto gli spettasse e rincaserà all'una con l'ultimo treno della ferrovia sotterranea o a piedi se vive nel rione, felice e contento, discutendo sulla bellezza di Danielle Darrieux e sull'arte di Bette Davis con lo stesso focoso entusiasmo con il quale il giorno dopo discuterà d'un trottatore o d'un fantino. E quando qualche stella verrà in breve visita a Buenos Aires, sia l'Annabella o Tyrone Power, Clark Gable o Lupe Velez, farà pazzie per vederla, per avvicinarla, per strapparne come ricordo un bottone od un pezzo d'una cravatta, d'un fazzoletto, d'un cappello. BRUNO ZUCULIN
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quei sedili in legno che in Europa abbondano anche in sale centrali; i foyers, ornati di palme e fiori, con soffici poltrone, sono accoglienti ed eleganti; i telefoni e le salette di pronto soccorso medico sono a disposizione gratuita, del pari che gli ascensori.
Ed i prezzi? Nelle sale più care di prima visione non si superano mai i 3 pesos, ossia 15 lire; ma il prezzo normale è di 2-2,50, ossia lire io o 12,50. Nelle sale di seconda e terza visione da lire 5 a 7,50, e poi giù giù sino a 2 lire.
A Buenos Aires — capitale di 2 milioni e mezzo d'abitanti — i cinema sono 166 (di fronte a 32 teatri), nei quali il biglietto medio viene a costare meno di 5 lire. Il pubblico applaude soltanto le sere di
Gli stabilimenti della Lumiton a Buenos Aires
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