Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

p ' [» \ P«ru. o««ll Fil"U U$ . ARIF.TTK MARCII Al r— 4 t* f \ ^J i 1 " w 1 ^\? L i / / va MARION DAV1ES 1*7 MALCON TOD In « Cl—»«h il VcnriU 1M — SOAVA GALLONE CfftlhfJ f"€«t MS . «MITM lACOBIfl ; _sì VI !•« SS4 • BSTHKR RALSTON «1 • ROD ty< ROCQVH in « R^«orrr*ione > AL TEMPO DELLA CIOCCOLATA QUANDO si giocava, a pari e dispari, a « lOttomuro », a « scassaquind'ci » sugli angoli delle strade nei lenti pomeriggi degli inverni scolastici, era ancora l'epoca dei divi americani a bizzeffe, del leone della Metro che ruggiva con gli spettatori delle platee, era l'epoca delle « figurine ». Per le figurine, che stringevamo preziosamente net pugno, consunte agli angeli e sempre un po' untuose e lucide, eravamo pronti ad ogni forma di piccolo traffico, ad ogni forma di affare E le figurine continuavano a venire in nuove serie nelle cioccolatine da sei soldi che avevano un sapore misto di farina di castagne e di caramella, ma che non interessavano per nulla la nostra golosità. Cosi raccogliemmo queste serie che sono rimaste per anni nei vecchi cassetti della scrivania dimenticate nel loro breve interesse come molte delle storie che esse fermarono nelle minuscole fotografie. Avevano dunque acquistato nei tempi d'oro come il valore di una strana valuta che circolava con il suo bravo oscillare di borsa tra le mani dei ragazzi e furono uccise da una vera e propria inflazione, li valore precipitò con il moltiplicarsi delle serie e dei tipi dei colon. Quando per Ramon Novarro o per John Gilbert, per Creta Garbo o per Priscilla Dean ai tre o quattro tipi iniziali si sommarono i venti, i trenta, i cinquanta esemplar], che circolavano in pieno commercio, il loro valore decadde rapidamente e i pacchettini legati con un elastico giacquero vicino alle vecchie medagliette ossidate e scure, ai pennini vecchi, a quei biglietti da dieci milioni di corone austriache che dopo la prima curiosità dei grandi erano passati un giorno nelle nostre mani. A rivederli oggi i nostri beniamini di un tempo fermi nei loro sorrisi fatali, nei loro abiti ormai fuori moda, non si può non considerare con tristezza l'effimera fragilità della loro vita. Sono un po' il segno del tragico destino del cinematografo, fuoco luminosissimo e breve in un continuo dramma di inflazione che ne determina i limiti di ore. Come quelle canzonette il cui motivo a lungo andare perde il suo delizioso inganno di novità e di dolcezza, il volto di Lupe Velez o di Clara Bow, fermo nella vecchia figurina, ha perso il suo sapore di deliziosa finzione e non richiede che l'omaggio di un affettuoso ricordo.