Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

L'OCCUPAZIONE DELLA SCANDINAVIA... ...preoccupa un poco i cinematografisti londinesi. Scrive Kinematograph Weehly dell' n aprile corr. : « Svezia e Norvegia hanno, durante questi ultimi mesi, comprate molte nostre pellicole. Spesse volte le copie sono state mandate per via aerea. E siccome queste erano trasportate via Copenhaghen-MalmoOslo, Q Copenhaghen-Malmo-Stoccolma, necessariamente avremo una interruzione. L'interesse degli scandinavi verso il cinema britannico si era esteso ad altri tipi di pellicola che nei primi giorni non era così favorita, e di conseguenza le produzioni tedesche erano man mano passate in secondo ordine. Concludendo, i mercati danese e norvegese almeno per ora sono completamente chiusi ». IL PRIMO FILM M.6.M.... ...prodotto in Inghilterra si è iniziato da poco a Denham. Il titolo è busman's holiday con Robert Montgomery, Constance Cummings, Seymour Hicks, Leslie Banks, Gwen Francyn Davis, Robert Newton e Louise Hampton. Regista è Arthur Woods. ITAL.IA AD DNA INCHIESTA... ...del giornale II Marc' Aurelio da! titolo « È opportuno portare sullo schermo i grandi contemporanei? » hanno aderito finora: Mino Doletti, direttore di Film; Dino Falconi, critico del Popolo d'Italia; Fabrizio Sarazani, critico del Giornale d'Italia. Ecco quanto scrive il nostro Direttore che ha aderito all'invito di Vito De Bellis: « Niente è impossibile ai cinematografisti (ve ne sarete accorti anche voi, spero) ma in questi casi particolari il loro scetticismo fa pensare veramente alla impossibilità di fare cosa degna dei personaggi illustri che si vorrebbero immortalare sulla celluloide. Esiste in noi italiani una viva riluttanza a vedere sullo schermo delle persone che abbiamo ancora vive dinanzi agli occhi e fisse nella mente con dovizia di particolari. Forse per gli americani questi scrupoli non sussisterebbero, benché anche loro non mettano quasi mai in film personaggi recentemente scomparsi, ma comunque hanno la possibilità di romanzare fortemente la trama o addirittura di cambiar nome al protagonista pur restando fermo il riferimento al personaggic illustre. Per scendere in qualche dettaglio dirò che giudico più facilmente realizzabile il film su Marconi che quello su D'Annunzio e la Duse, perchè il lato scientifico della vicenda avrebbe molta presa sul pubblico (vedi Pasteur, Kock, ecc.) mentre più difficili a ridurre in termini scientifici sarebbero D'Annunzio e la Duse. Unire questi due ultimi potrebbe essere una soluzione. Ma cosa si può dire? Cosa far vedere? Verrebbe voglia di fare come Cecil B. De Mille e stropicciarsene di tutto e di tutti, ma quale cataclisma si scatenerebbe in Italia ì Comunque io credo che non esista la impossibilità materiale di imbastire un buon film su di un perso li giuoco di parole della vignetta qui sopra riportata, apparsa nel numero del 15 marzo scorso di 'Hollywood Spectator', è abbastanza spiritoso. Dovete sapere che David O. Selznick produttore di 'Gone -with the wind' (via col vento) è stato abbondantemente premiato dall'Accademia Americana per le Arti e Scienze del Cinematografo e, dall'Annuale Banchetto dell'Accademia, se ne e uscito portando via la bellezza di nove premi. Eccolo dunque qui sopra Selznick che se ne va 'via col vinto', con quanto ha guadagnato, in inglese 'gone with the winned' invece di 'via col vento' in inglese 'gone with the wind'. Bruno TJssher commenta su 'Hollywood Spectator': 'è chiaro che tale retata di statuine (premi) costituisce un esempio a sé da quando è stata fondata l'Accademia' con Vittorio De 5ica-Ren.ee Saint Cyr«U.mb erto rftelrtati» Vivi Gioi REGIA 01 VITTORIO DE SICA 243