Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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Mi spiega, inoltre, che sono gli organismi come questo che danno una fisionomia al cinema inglese. Per quello che ne sapevo già, mi trovo senz'altro d'accordo. Il cinema inglese s'è trovato sempre in bilico tra una crisi e l'altra; impegnato varie volte in una difficoltosa lotta contro l'America, ha avuto a sopportare seri scacchi commerciali. Scandali famosi, cadute e cataclismi (perfino incendi, mi pare) hanno sovente sconvolto i teatri di posa britannici. E di là nascevano prodotti piuttosto anonimi, anche quando ambiziosissimi e costosissimi. Che c'era di tipicamente inglese in tutto questo? È così che i prodotti inglesi non hanno mai fatto spicco sul mercato, quand'erano prodotti essenzialmente commerciali: poi che ognuno doveva confonderli coi film americani di timbro analogo. A questo modo si poteva andare avanti all'infinito, se gente di fede e di ingegno non tosto ampia, e ramificata verso differenti interessi. La cineteca è il suo orgoglio: viene tenuta da conto col massimo scrupolo, venti scaffali contengono la preziosa collezione, e in essi circola una temperatura speciale. Non si è ancora giunti a trovare la formula perfetta, la quale garantisca una durata il più possibile lunga ai film : a questo scopo si fanno, da gran tempo, esperimenti non rischiosi, e si calcola che a un certo punto, prova e riprova, si troverà il tocco giusto. E così questo singolare e complesso problema verrà risolto — sempre, naturalmente, nella rara sede degli archivi; con la sua soluzione, verrà salvaguardata la non mortalità di opere che per varie ragioni meritano di rimanere e di poter venire consultate anche in un futuro non definibile, non vicino. Naturalmente le copie trattate con tanto riguardo non vengono utilizzate alla proiezione: da esse si ricavano altre copie, e l'Istituto esegue con queste copie-figlie i prestiti e gli scambi richiesti. Recentemente è stato fatto un saggio di storia del cinema con questo mezzo. L'Istituto pubblica una rivista, Sight and Sound, tra le più serie e studiose che vi siano; e un interessante Bollettino, che contiene recensioni su tutti i film che escono in Inghilterra, divisi in due parti : film di spettacolo e film educativi. Ai film educativi il B.F.I. dedica gran parte della propria attenzione, diffondendoli gradualmente nelle scuole. Nella sua sede è contenuta la più grande collezione di libri e di riviste cinematografici, sempre aperta alla consultazione. L'Istituto ha sezioni in tutta l'Inghilterra, nelle quali promuove manifestazioni culturali di vivo interesse: proiezioni, conferenze, ecc. Le stesse manifestazioni si tengono nella sede centrale : ed è così che 01wen Vaughan ha fatto amicizia con Renoir, Cavalcanti, Flaherty ed altre personalità del cinema, quando chiamati a far conferenze. Essa ci tiene insomma a farmi osservare che il suo Istituto non è un organismo burocratico freddo, ma un centro di scambi e di rapporti umani in continuo moto vitale. In alto: 'Il leone ha le ali', film sull'aviazione inglese prodotto da Alexander Korda In basso: 'Mare del Nord' di Alberto Cavalcanti 266