Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

AOVE ROHAJ9TZI SECONDO quanto è possibile prevedere, quali saranno le attrici italiane di domani? Come sono giunte all'idea del cinematografo, di dove, e perchè? Quali sono le loro provenienze ed i loro sogni? Tutte queste ed altre domande sorgono spontanee in un ambiente cinematografico in via di continuo ampliamento. Più che mai naturali esse sono nel quadro di una rivista come la nostra, che oltre gli aspetti più immediati e frivoli vuole vedere nella vita del cinematografo certi caratteri artistici e sociali non indegni d'esame più serio. Non a caso si è detto sociali. « È inammissibile », ci ripeteva l'altro ieri una signora di Pavia, « che Voi diciate che la mia piccola dovrebbe fare l'attrice del cinema, e Bianca Beltrani (foto C.S.C. Dallamano) Carla Del Foggio (foto P. Fasinetti) che questa frase Voi non l'abbiate detta per ischerzo. Mia figlia in quell'ambiente? ». Avevamo già udito frasi di questogenere moltissime volte. Diremo anzi che, un tempo, nel mettere avanti determinati progetti, si ottenevano generalmente soltanto risposte del genere. Aggiungeremo però che questo stato di cose sembra mutare in promettente misura. E il fatto è abbastanza importante. Nel riferire intorno all'inaugurazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, questa rivista si augurava che la nuova scuola sapesse istituire un'atmosfera tale da ricordare, ad esempio, quella dei conservatori musicali. Ogni signora lascia che la sua piccola studi, se lo vuole, il piano al conservatorio, non è vero? Ecco che se certi mutamenti sono necessari, e se questi mutamenti avverranno, il merito ne andrà in buona parte alle famiglie italiane, al senso duttile e comprensivo dell'autorità che direttori generali, possidenti, liberi professionisti ecc. sapranno esercitare nei riguardi delle loro belle figlie. Dopo questa premessa di carattere piuttosto generale, ci sembra di rimanere perfettamente in argomento aggiungendo qualche parola di spiegazione alle fotografie pubblicate in queste due pagine. Si tratta di nove allieve del Centro Sperimentale di Cinematografia, che hanno scelto come loro professione quella di attrici. Esse lavorano, per questo, dalla mattina alla sera, con risultati che ci vengono detti promettenti. Crediamo interessante far seguire alcuni semplicissimi dati su di loro. BIANCA BELTRANI: nata a Bologna nel 191 9 ma vissuta sempre a Roma. Da piccola era bruttina, e i ragazzetti si volgevano a dirle: « Guarda guarda quante lentiggini ». Con gli occhi pieni di lacrime, la fanciulletta rientrava in casa a scrivere lettere d'amore che indirizzava a Hollywood: Caro Douglas... Pare che una volta le sia stato risposto, e che tuttora Bianca conservi gelosissimamente l'autografo del grande attore scomparso. Fu messa in un collegio di Dame inglesi alla Barriera Nomentana. Quando frequentava la quinta elementare fece la sua prima comparsa in pubblico: doveva cantare il coro del Nabucco con le compagne. Però stonava : la misero nell'ultima fila ed ella apriva la bocca a tempo fingendo di cantare. Era l'epoca del muto. Ella amava la danza, e improvvisò un balletto davanti alla Madre Superiora. Lesse sino dall'infanzia i libri di Salgari e i romanzi polizieschi. Una sera passeggiava con l'innamorato sulla via Appia. « Sai che cosa ho deciso? » disse. « Ho deciso di diventare attrice di cinema ». L'innamorato si irrigidì; era la fine. La madre, invece, non si oppose. La fotografia ci induce a dare tutte le nostre ragioni alla madre. CARLA DEL POGGIO: figlia unica, nata nel 1925 di nobile famiglia in una grande e vecchia casa su una stradicciola di Napoli. Il padre, trasferitosi in seguito a Roma, va ogni mattina in un ufficio, del quale è direttore, e sul quale la figlia non sa dire nulla. Quand'era più piccola Miralena Ekonomu (foto C.S.C. Bessone) Alda Grimaldi (foto F. Fasinetti) giocava coi soldatini, con una bambola di nome Spinacella, con i ragazzi, mai con le bambine. A sei anni le fu proposto di prender parte a un film: si mise a strillare di spavento. Per renderla aggraziata la madre le fece imparare la danza sulle punte. Ha fatto il ginnasio, conosce varie lingue, partecipa a concorsi ippici. Recitò la prima volta a otto anni, come protagonista, nella parte di una bambina che marinava la scuola. In seguito, semi-convittrice in un ricco collegio di Roma, sostenne una parte di dettaglio, quella d'una contadinella che a un certo punto gridava : « Ragazze, viva il Papa! ». L'idea del cinema le venne definitivamente osservando sullo schermo la coetanea Deanna Durbin; né a lei, però, né ad altre attrici vuole assolutamente somigliare. Diremo che il suo viso ci ricorda alcune attrici, delle quali ci sfuggono i nomi. La famiglia stessa l'ha incoraggiata a frequentare il Centro. MIRALENA EKONOMU: nata nel 1921 a Bobostiza (Albania) ha frequentato il liceo in Romania, quindi è venuta in Italia, alla Scuola Noi male di Pisa. Il Centro ha bandito, a partire da quest'anno, un concorso speciale per studenti albanesi, ed ella è stata fra i prescelti. Mentre studia cinematografia, continua anche i corsi rego 283