Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

IL METODO SPICCIO .uno o più pugni, generalmente distribuiti sull'orlo di un abisso. TRA gli elementi che gli americani usano nella costruzione dei loro film, troviamo il pugno. In molti film a tipo commerciale d'America, il protagonista — per imporre la propria volontà, per far valere la giustizia, per stroncare o neutralizzare l'azione del competitore malvagio — ricorre a tale mezzo rapido, sbrigativo, sempre a disposizione. Il pugno ha un vantaggio rispetto agli altri sistemi per far trionfare la virtù, quali il duello mortale, il colpo di rivoltella, ecc. : elimina il cattivo senza lasciare nel pubblico la penosa impressione di un uomo ucciso. Il pugno, quindi, ha nel film un suo particolare « impiego », è adoperato con un fine preciso, preordinato. In cinematografia esso ha un valore sostanzialmente diverso da quello che gli viene attribuito nella vita reale: perde le sue caratteristiche di tipica espressione di volgarità e di brutalità incivile, per assumerne delle altre più nobili. Constatiamo cosi che il pugno, in molte pellicole, diventa il greco « deus ex machina », l'abile colpo di spada che taglia il nodo gordiano formato dalle irresolubili o complesse situazioni di un determinato soggetto. Il pugno è presente in quasi tutti i film commerciali che costituiscono il patrimonio dell'industria cinematografica americana. Tutti gli attori che recitano in America hanno dato, almeno una volta nella loro carriera, una serie di pugni. Vi sono attori che si sono creata una fama per la loro abilità nel distribuire o nel ricevere pugni solidi e soporiferi: Tom Mix, George O' Brien, Buck Jones, Ken Maynard, James Cagney, Jack Holt, Ralph Forbes, Victor Mac Laglen, Edmund Lowe, Pat O' Brien, ecc. Oltre questi « specialisti » del pugno, abbiamo tutti i più famosi attori : da Gary Cooper, a Clark Gable, da Tyrone Power a Don Ameche, da Robert Taylor a William Powell, a Joe Mac Crea, a Fred Mac Murray, a Henry Fonda, a Jon Hall, ecc. La serie è lunghissima. È dai primi film che, regolarmente e metodicamente, nel conflitto tra il buono e il malvagio, troviamo un fatale pugilato dei protagonisti in una sala da ballo, in una osteria di angiporto, davanti alla donna contesa, sull'orlo di un abisso, ecc. Ovunque. In drammi (senza PERDONO, TRADITORE!, ANIME SUL MARE, IL SENTIERO DEL PINO SOLITARIO, AMBIZIONE); in TÌCO struzioni storiche (parnell); in film « western » (il cavallo di acciaio, sorgenti d'oro); in brillanti commedie (l'amore è novità, sposiamoci in quattro, milionario su misura, è nata una stella, vacanze d' amore); in conflitti della società moderna o contemporanea (san Francisco, la grande città); in film di mare (demoni del mare, i dominatori del mare); in film su studenti (la vita a vent'anni); in film di gangsters (l'uomo di bronzo); in film d'ambiente coloniale (alle frontiere dell'india), ecc. Gli esempi sono pochissimi per ragioni di spazio; tuttavia sufficienti per convincere sulla importanza che al pugno danno i registi americani. Abbiamo detto che l'impiego del pugno risponde ad un fine preordinato. Si può infatti parlare di un u impiego tattico » del pugno. Schematizziamo il suo uso, riducendolo ad alcuni esempi fondamentali : i) un pugno crea, inizialmente, complicazioni drammatiche nella vicenda del film; un pugno, verso gli ultimi fotogrammi, le risolve. Esempio: con un pugno, l'uomo malvagio abbatte l'avversario e rapisce la protagonista; con uno o più pugni (generalmente distribuiti sull'orlo di un . abisso), alla fine del film, il protagonista buono atterra il malvagio e si riprende la fanciulla contesa, ristabilendo in pari tempo, automaticamente, la giustizia e la tranquillità nel paese. In questo episodio — che forma il nucleo drammatico di tutti i film di « cow boy » — il pugno è al tempo stesso causa di male e generatore di bene; 2) il pugno è il mezzo migliore per salvare l'amico da sicura morte. In anime sul mare, George Raft atterra e addormenta con un pugno Gary Cooper per imbarcarlo su una scialuppa di salvataggio, mentre la nave affonda, salvandolo così da morte sicura; 3) il pugno rappresenta il sistema più convincente per far tacere i calunniatori. Robert Taylor, in follie di broadway, si reca nella redazione di un giornalista diffamatore (Jack Benny) e con una indovinata serie di pugni lo spedisce gambe all'aria. Clark Gable, in parnell, con gli stessi sistemi chiude la bocca ad un volgare diffamatore. Lionel Barrymore, (non ricordo in quale film), pur nelle vesti del Presidente della Repubblica stellata, per far tacere un calunniatore della 328