Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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' . . . mezzo rapido, sbrigativo, sempre a disposizione . . . ' moglie non trova argomento più convincente di una scarica di pugni; 4) è uno dei mezzi per redimersi. Victor Mac Laglen in il magnifico bruto; 5) rappresenta l'iniezione di caffeina per ridare nuovo vigore al film. Esempio: difendo il mio amore con Taylor, la Young e Basii Rathbone. Una trama piatta e logora: l'amore colpevole tra la cameriera e il signorino. L'azione è stagnante. Il regista, nell'ultima parte, esaspera abilmente il pubblico con l'odioso comportamento del maggiordomo (Basii Rathbone). Al suo ritorno, il signorino (Robert Taylor), scopre la infida azione del maggiordomo, e, con un pugno, lo fa volare per tutta la lunghezza di un tavolo. Il pubblico, alla reazione del Taylor, trae un lungo sospiro di soddisfazione; il successo del film è assicurato. A conferma di ciò, in la grande città il ritmo della vicenda si accelera e l'interesse del pubblico diventa spasmodico quando gli autisti criminali di New York vengono affrontati e abbattuti in un omerico pugilato da famosi campioni quali Jack Dempsey, Max Rosemblonn, ecc.; 6) abbiamo, in qualche film, l'uso del pugno con le donne. Ricordiamo sposiamoci in quattro, in cui, nel finale ridoliniano, un pugno di William Powell si adagia sul mento di Mima Lov. Però, dobbiamo dire, che più che sui pugni, si potrebbe scrivere un interessante articolo sugli schiaffi dati e ricevuti dalle donne nel cinema, da accadde una notte a lo schiaffo; 7) il pugno è la medicina migliore per far cambiare rotta ad una persona cara. Nel film italiano io, suo padre, Erminio Spalla trova nei propri pugni l'argomento più convincente per modificare la condotta del figlio e fargli conquistare un avvenire sportivo. In alcuni film, i pugni vengono dati e presi esclusivamente da coppie fisse. Ne ricordiamo alcune : Jack Holt e Ralph Forbes, James Cagney e Pat O' Brien, Tyrone Power e Don Ameche, ecc. Forse è inutile ricordare gl'innumerevoli film imperniati su! pugilato, da ferro e fuoco con Barthelmess a l'ultimo round con George O'Bnen, a l'idolo delle folle con Max Baer e Camera, a l'uomo di bronzo e il gigante biondo con Waine Morris. * * * Abbiamo rapidamente accennato al pugno e al suo impiego nel film. Possiamo aggiungere che gli americani, nella costruzione dei film dove il pugno è il mezzo più rapido, più sbrigativo e più istintivo nella secolare lotta tra il bene e il male, e la forza muscolare è elemento essenziale e al tempo stesso spettacolare, si sono indubbiamente ricordati di Maciste, che con Cabiria tracciò per primo la figura dell'uomo che della sua forza si avvale per esercitare una irresistibile attrazione presso le masse. ALESSANDRO FERRAÙ 329