Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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IN TUTTE LE STAGIONI UlSITflTe LA Hill L'ISOLA DEL SOLE E DELL'ETERNA PRIMAVERA R I D U Z I o n I FERROVIARIE-MARITTIME-AEREE DURANTE TUTTO L'ANNO mnnipesTnzioni ARTISTICHE CULTURALI SPORTIVE ETNOGRAFICHE D'INTERESSE MONDIALE Informazioni e prospetti ■. ENTE PRIMAVERA SICILIANA -PALERMO VIA CAVOUR, 102-104-106 TELEF. 13.389 TELEGRAMMI: "PRIMASICIL" E PRESSO TUTTI GLI UFFICI DI VIAGGI E TURISMO ®ag©na ®a spaiL ,11 M. Ceragioli incide con la sua orchestra un fox lento Le parole del mio cuore dal film preferisco mia moglie. Musichetta scorrevole e piana, senza pretese. Carla Stella, cui è affidato il ritornello vocale, miagola parecchio. Sul rovescio il medesimo complesso interpreta la canzone fox lento Ti chiamo amore dal film dora Nelson. È del genere affettuoso, non priva di poesia, ma senza grande originalità. L'orchestra commenta con garbo discreto la dolce melodia del canto, che si spegne in un sospiro dolente... Dal film È SBARCATO UN MARINAIO Ceragioli, col tenore Aldo Visconti come solista, incide il valzer lento Passione. Visconti canta con molta dolcezza e voce ben modulata la •melodia languida e cullante, che si ascolta volentieri e si può ballare piano piano, cuore a cuore, guancia a guancia, pure assai volentieri... Buon disco. Il medesimo tenore interpreta, del film sì fa così, la canzone fox Fingere. È una delle tante derivazioni, con uso e abuso di verbi all'infinito, della famosissima melodia di vivere. In verità, non sarebbe male cercare di essere un pochino meno pedissequi nelle imitazioni. Il motivo autentico lo possiamo riudire, interpretato dal duo pianistico Ivor Moreton e Dave Kaze, nel n. 16 del Tin Pan Alley Hedley. / due pianisti, coadiuvati qua e là dal contrabasso e dalla batteria, fanno una riuscita insalata russa o macedonia, come volete, dei più popolari motivi di film, fra cui appunto e è anche quello di vivere, con un ritmo e un colorito da organetto peripatetico. Zarah Leander ricompare su un disco insieme, con l'orchestra diretta dal M. B. Romanoff , a cantarci Nur nicht aus Liebe weinen (Sopratutto non piangere per amore) del film es war eine rauschende ballnacht (Era una mormorante notte di danza). Ecco la voce cupa e profonda di contralto, che si addice bene alla musica lenta e triste, che però a un certo punto si anima, con ritmo travolgente o quasi. Accompagnamento tremulo di mandolino e strappato di chitarra : finale quasi tragico fra le lacrime non contenute nonostante i saggi consigli del titolo... Disco eccellente nel suo genere. Ascoltiamo una canzone spagnola. Falsa moneda, del film morena clara, interpretata da Imperio Argentina : la cantante ha una voce dal timbro caratteristicamente spagnuolo, e la modula con arte, seguendo le volute della melodia pure ispanissima, sottolineata dall'orchestra con nacchere, si capisce. Il corazon ha parte preponderante nel testo, com'era da immaginarsi. Sul rovescio El dia quel naci zo, altra canzone spagnola con gli stessi interpreti: clima di languore e di passione, e a chi piace il genere il disco piacerà. Di Ceglie e il suo ritmo interpretano Bel Ami, fox trot del film omonimo. Anche qui l'orchestra è condita qua e là da spruzzi di mandolino e di chitarra. Il complesso è assai buono, e così pure il tenore cui è affidato il ritornello vocale. MARIA TTBALDI CHIESA SEGUITO A OA FOSTIULA RIBATTERE alla Postilla con cui Carlo Jubanico ha chiosato il mio articolo La questione dell'autore sarebbe oziosa polemica se non valesse a lumeggiare alcuni punti evidentemente rimasti non chiari, e a riscattarmi (forse) dalla qualifica di a imprudente ». La diversità, cui lo Jubanico accenna, fra l'autore del film (cioè lo sceneggiatore) e il drammaturgo è, secondo me, solo di grado e non di qualità. Gli elementi che il regista teatrale aggiungerà nel dramma e quelli aggiunti dal regista cinematografico nel film, sono indubbiamente diversi: ma solo quantitativamente. Che tutti e due i tipi di elementi siano aggiuntivi sarebbe facile dimostrare dando a realizzare una stessa sceneggiatura a due registi diversi (vedi ad es. equipaggio e adorazione). Succederebbe in tal caso quello che, nel campo del teatro, si verifica quasi immancabilmente quando una stessa commedia è rappresentata da due differenti compagnie. Lo stesso fenomeno è riscontrabile in un altro campo, quello della musica, col mutare del direttore d' orchestra. Anche qui il direttore è intermediario e interprete inevitabile fra musicista e pubblico, e inevitabilmente sarà la di lui interpretazione, e non la musica originaria dell' autore, che il pubbilco udrà. Ecco un altro senso, il « senso musicale », assai poco diffuso nel pubblico e difficilmente conquistabile: infatti, almeno per i tre quarti dell'umanità, la musica sinfonica e lirica resterebbe lettera morta se si dovesse « sentirla » attraverso la lettura d'una partitura. E ciononostante, nonostante T insurrogabile intervento del direttore d'orchestra, l'autore dell'opera musicale resterà, credo senza contestazioni, chi l'ha scritta: il quale l'ha compiutamente « sentita » prima di qualsiasi esecuzione. Nello stesso modo lo sceneggiatore autentico vede il film prima che sia proiettato, anzi, in tanto può scriverlo in quanto vede quello che scrive. Accade spesso allo sceneggiatore seduto nella sala di proiezione di « non riconoscere » il suo film; come probabilmente accadrebbe a Beethoven, per esempio, se potesse udire le sue sinfonie eseguite da qualche odierno direttore. L'inquadratura e il montaggio che — dice affrettatamente lo Jubanico — « costituiscono l'essenza del cinema come arte », sono pienamente prevedibili dallo sceneggiatore. Si può osservare infine che, se si ammette, come lo Jubanico ammette, T esistenza di sceneggiature di ferro, si viene implicitamente a riconoscere che lo sceneggiatore può costruire il film in tutti i suoi particolari, compresi gli elementi essenziali delle singole inquadrature e il montaggio. FABRIZIO ONOFRI 349