Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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*** RAGAZZE SOLE {Club de femmes) Francia Prod.: S.E.L.F. E. LA. Regia : Jacques Déval Interpreti : Danielle Dar rieux . Betty Stocl{feld , Josette Day, Vatentine Tessier. Ève Francis. Else Arguì, jtmie Attor. L'estrema indeterminatezza nella quale tutti i personaggi del racconto navigano perennemente è forse l'unico difetto di ragazze sole, film per altro perfettamente costruito e scorrevole. L'aria continuamente piena di una femminilità quasi morbosa, la formazione di caratteri di fanciulle colte nella loro più stretta intimità, una insistenza sui particolari della loro vita di stanza e di confessione, sono gli elementi base sui quali si svolge questa delicatissima storia. È in breve il motivo del collegio femminile, della vita femminile in comune, che ritorna dopo ragazze in uniforme con marca francese. E francesi, piene cioè di una fragile e pericolosa decadenza, ne sono le sue figure, che si riabilitano nell'ottimo finale, apologia della maternità e della naturale vita della donna. Danielle Darrieux più fragile e più bambina che mai dà vita con la sua sorridente vivacità a tutto l'ambiente che la circonda. Fortissima l'interpretazione di Junie Astor ed eccellente Betty Stockfeld. * * SOSPIRI DI SPAGNA (Suspiros de Esporla) Spagna Prod. : Ufilms Minerva Regia : Benito Perojo Soggetto tratto da un lavoro dei Fratelli Quintero Interpreti: Estrellita Castro, Miguel Ligero, Roberto Rey. IL miscuglio di vari generi, dalla farsa alla operetta, dalla commedia sentimentale a quella musicale, è la principale caratteristica di questo lavoro, scritto in origine da uno dei fratelli Quintero. Abbiamo detto caratteristica, che purtroppo però non risulta positiva, né tale da dare al film una unità di movimento e addirittura di spettacolo. È strano invece che il lavoro non trovi mai il suo verso giusto e che proceda a balzelloni tra continui mutamenti di tono e di impostazione. La verità è che Benito Perojo sembra essere stato ispirato continuamente da opposti pensieri durante la realizzazione del film il che ha generato una storia talvolta squilibrata nei propri mezzi espressivi. Ancora una volta, insomma, l'immaturo cinema spagnolo non ha saputo liberarsi dal provincialismo e dalla mancanza d'equilibrio che gli son propri. Estrellita Castro, Robert Rey e Miguel Ligero sono gli attori divertenti e vivi del film. GIUSEPPE ISANI NOTIZIE TECNICHE LUCI PIÙ DELICATE « DATECI lampade più piccole, meno ingombranti!». Questo era l'appello che gli operatori americani — e con loro tutti i colleghi degli altri paesi — rivolsero per un decennio e più ai tecnici e fabbricanti di « spots » per il cinema. Già nel 1924 Victor Milner (amami stanotte, mancia COMPETENTE, CANTICO DEI CANTICI, PARTITA A quattro) profetizzava, in un articolo, la futura decadenza delle enormi lampade incandescenti, davanti alla necessità di raggiungere i toni più realistici dell'illuminazione normale delle stanze abitate da esseri viventi. E oggi la profezia s'è avverata. È da notare però che, quantunque esistessero le Baby Solarspots e le più adoprate (in seguito) Dinky Inkies da 500 e 750 watt, il loro uso è stato pienamente permesso solo di recente, grazie alle pellicole più rapide introdotte negli ultimi anni. Nel 1934, la pellicola più rapida usata negli stabilimenti americani era la SuperSensitive Eastman. Poi vennero la Super-X, la Plus-X, e la Super-XX. Senza queste pellicole, l'impiego dei Babies da 500 e 750 sarebbe stato scarso, e i piccoli Dinkies da 150 sarebbero stati addirittura inutilizzabili. Crescendo la rapidità della pellicola, è scemata la grandezza delle sorgenti luminose. Così, mentre sei anni fa lo Standard era rappresentato da globi di 2 mila e perfino di 5 mila watt, oggi la media dà lampade di mille watt, mentre la illuminazione più delicata è affidata generalmente alle Babies di 750. E si son mutati, logicamente, anche i criteri dell'illuminazione : invece della piatta diffusione di luce a fiotti, dappertutto, a Hollywood, si preferisce la così detta illuminazione di precisione, in cui quasi ogni oggetto possiede la sua propria sorgente, e vanno sempre più sparendo i « lampadoni fluviali » del passato. E naturalmente, le ridotte dimensioni portano a vantaggi notevoli di spazio, e di raffinatezza nello spazio. I piccoli ambienti vengono toccati con perfetta esattezza dalle miracolose carezze, calde e creatrici d'espressione, emanate (per così dire) dalle lampade. Ed esse permettono una maggiore verità, le non ingombranti Babies, e quindi la possibilità di « andare sul posto » con minore preoccupazione logistica. Forse a poco a poco il cinema americano abbandonerà l'uso vizioso dei « trasparenti » che Primo piano di due attori che richiedono ognuno un'illuminazione diversa... rende false tante scene di quei film. Difatti un nuovo film di cui è operatore Victor Milner, una notte da earl Carroll, è stato quasi tutto ripreso nel famoso locale notturno di Earl Carroll, con pubblico vero e dunque autentica atmosfera. Vantaggi si hanno inoltre quando due attori, che richiedono ognuno un'illuminazione diversa, compaiono in un primo piano; non si faticherà a raggiungere lo scopo. E tutto sommato, si va, nella composita fotografia del cinema americano, fatta di troppo bella eguaglianza, di troppa sapienza, in una parola di troppa preparazione e di scarsa « ispirazione », si va verso la strada della semplicità e di una riconquista « umana » dell'uomo « cinematografato ». Come sempre, dalle macchine, dalle cose, viene a quegli art jiani il suggerimento. E stavolta è prezioso; non se lo lascino sfug &re CIAK Illuminazione di precisione, in piccolo spazio con piccole lampade, nel film 'The Lady and the Knight' (Elisabetta e Essei) 407