Film d’oggi (Sep 1945)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

AncheinAmerica: ke-calsg; costa: noi catal Dolores Moran "spendo “guai rutti); suol guadagnizieniar: ticoli dt G 5 mery quindi: quando e ia: licenza” Dolotas: preferisca: lava=: furgi disteridere:con-iessuci mani. La bella Lindy Darsiglinonipaventa di inse. con. il mberituti quentili misniî delli pa: dramizi ci Gping dRlil sua iciletto. Nessuna: CEIROMANTE NOVELLA IDE FIANRRIN TEMOPILE ‘era ande silenzio, Il pieton poteva sentire persino. il lic» chettio della pendola, dal retrobotdiega, Una 0 due volte Il sig. Pappleton si era alzuto da dietro il hanco c si era affacciato alla porta, lanciando occhiate verso la strady, triste e melanconica, Case sudicie, pez2 di carta e biglietti usati del tram sui marciapiedi, Solitudine, popolata soltanto «dla uno 0 due gatti, dall'aspetto demora» lizzato pure loro. Come centro commercia. le, Forris Street era decisamente morta, Con disperazione, il sig. Poppleton girò la manovella del registratore di cassa. Zero, apparve con arka di scherno, sull'indicatore, Si fece una risatina, poi al sof fid il naso, Su Ferris Streel egli aveva fatto conto per vivere, Con Ferris Street sfollata quasi completamente fino all'ultimo ‘abitante, egli sì stava rapidamente avvi: cinando alla rovina. Ti sig, Poppleton ni sedette nuovamente dietro il banco, napetiando un cliente, che non si decldeva a comparire, Crudeltà, ecco quello chie era. Un'agonia, sedersi così nspettarido ancora ed ni cora, Tn un ultimo disperato sforzo di atQrarst del clienti, tt sig, Poppleton aveva ridotto il prezzo delle sue focaccie di mele a cinque Hre Il pezzo, Shpeclalità della ditto, nveva scritto su tun cartello caposto nella vetrita, Pocuecie da dignorl a presso da. poveretti. Thbene, cerano lo ultime focacele che egli avesse potuto preparare. l'arina, bur= ro, latte.» aveva: consumato tutto gino all'ultima briciola. Improvelsamento un impeto -di rabbia assali il sig, Poppleton, «Al disvolo! +, mugald. «Cosn ml serve starmene seduto qui, come un guito im pagliato? », In due secondi sl era tolto Il camice grl. gio du siegozio, aveva indossata la giacca è alora megso in testa il cappello, Dalla soglia aveva chiamato la moglie. «Imma; Me ne vado un po’ fuori. DA un'occhiata al negozio intanto, per fa: ore», a E pol, molto decisamente, it sig.-Popleton, aveva aperto Îl cassetto del tegl: ftratore, Soll, sperduti in un rnucchid di ssettini è suddivisioni, due ‘biglietti da feci ed no da cinque se ne stavano, ten. tatorì, Erano l'ultima difesa del sig. Pop: pleton contro gli attacchi del Testino, 5 ‘e Beh, che importa? »; disse fra sì, con “torio.di sfida, il ‘negoziante, « Venticinue lire, averle o non averle, &lo:stesso ». ‘così i-tre biglietti passarono rapida-. mente nelle aue tasche, ed il'alg. Poppleton deine usel > ‘« Forse sono io! chie parto scarotma Lal ‘negozio », diceva fra sè, mentre cammi-. nava per. la, strada; «Standomene sempre tutto Îl giorno Îl dentro.con una faccia di funerale. Chissà che Emma .non' abbia vin cliente prima che io me ne ritorni? ì n po’ -corisolato da questa riffessione; il sig Poppleton sì: diresse verso «La. tan verna del. marinaio ». Ma il Destino aveva in-vista qualcos'altro per Tui quel inatti» mo. In fondo alla: strada ua cartello invi: fava al misteri dell'ignoto: . : Ansaldo; diceva, Chiaroveggente e Ch romante;. Il Futuro come è scritto sulla vostra Mano. Prezzo della consultazione: Hire venticinque. Lai ‘Pale appello, per. uno che si. trovava nello. stato del sig. Poppleton, era irresistibile. Già altre volte, egli.:aveva avuto un destilerio: appassionato di. sbirclare nl di là -del inuro che nascanile Il futuro, ‘Aperse fa porta, Una grande tenda viola sullo sfondo, ravvivita da stelle d'oro e' “idal Segni dello Zodiaco, un grande dia gramma della mano umana, un oristallo appoggiato su un vellulo nero, mangiato dalle tarme, due sedie in cattive condizioni ed un tappeto i cui disegni erano ormai scomparsi per sempre, Il sig, Poppleton, stava osservando que. ate cose, quando due enormi haffoni ed una faccia olivastra apparvero dalla porla interna. Il sig, Ansaldo era ad un tempo premuroso ed ossequioso. « SÌ, signore », egli disse. « Volete forse che lo leggere vostra mando? », TI sig. Poppieton annui. « Si, voglio pro. prio questo. E voglio anche che mi diciate tutto chiaro e tondo, capito? Niente sto» tietle di forestieri misteriosi e di testamenti », « Certo, signore, io. dire vol il vero sempre; io dire voi quello che. vedo ‘nella mano », : « Non & molto, che siete qui vol, non è vero? », chiese il sig. Poppleton, « Set settimane, signore, nolo sel setti” mano, Sedeto, prego. Tutte le mani, palma in.su, prego». Il sig, Poppieton cra molto Impressionato dai magnifici occhiali di Ansaldo è dalla sta arla di saggio. «Vol avete avuto », disse il chiromante; «molti gual, Per tanto, tanto tempo val nvere combattuto contro ll Destino ». «Guai in abbondanza», ann Il signor. Poppleton, « Se vol soltanto sancate... +. «Mo caro amico, fo so. Fssere qui nelle tinee della vostra mano. DI goite vi alzate sul letto, pensare quando queste terribili cose finiranno, quale fine capitare, No? ».. « Avete ragione », disse LI sig, Poppleton; «Non ho avuto una notte tranquilla di tiposo da non 40 quanto tempo » IWsigi Ansuldo prosegui, più animata» mente: «Gia, E adesso vi dirà cass ve dero ancora nella vostra mano, Vedere una piccola. fuco che scintilla rielle. tenebra Nader, è. o: «Sentito un pos, fo intermippe Li sig, Panno: «To.vaglio.le-cose thiart.e tonde. lo sono ini -sioma: di affari; capite? ‘Almeno lo ero. Non c'è niente ‘da fare. adesso in questa dannata città. Io sono finito, spazzato via, rovinato, Se voi vedete dt filo di. luce in mezzo a tutto Questo, sta behé ‘6 va bere, Ma non voglio uno Que cherlno da vol, Vogliola verità» Tl'sig. Ansaldo ‘sembrò ‘offeso. «Signo. re», egli disse, « per Pietro Ansaldo, tutto è chiaro, Lui dire a vot. solo: la verità; Egli dire a vol: solo. aspettare ancora ih ‘poco e vostri guai spariranno », : © 1: Separatosi, dalle sue venticlique; liré, il ‘sig, Poppleton si trovò di nuovo in strada; «Il sole brillava, La fiducia ardeva nel'auo petto, fiducia © speranza. per Il futuro. «Emma », gridò precipitandosi nel negozio, «noi atlamo per fare ‘un gran. cambia.” ‘mento. Ricordati di queste mie purole»,.; E Piero Ansaldo? Anche costi d'un balzo fu-in un'altra camera; Un poco iste: ricamente abbracciò nua moglie, «Marlul». ; Insieme rimasero ad osservare con. stu: pore le venticinque liro, eri «La nostra sfortuna », disse con tono di trionfo Pietro, « è spezzata; Il mio primo. cliente in sel settimanti », ; Maria versò qualche.lacrima. 1. pol: «Plero », essa disse; indossando -in fret. ta il-soprabito 6 calcandosi in testa -il cap pettino, « dobbiamo far festa. To:esco», Un poco più tardi il sig; Poppleton nie suo negozio sì alzava tutto arzillo perse vire una. elierite, L'acquisto consisteva in: focaccie. di mele, iii Per .il'valore di venticinque fire: (Traduzione di Fernanda Brivio).