Film d’oggi (Dec 1945)

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I giornali ltanno comunicato în questi giorni che a Venezia si pensa di riprendere col prossimo anno la rassegna cinematografica del Lido. I" stato pure nnnunciato che l'organize zazione sarà affidata all'on. Barattolo, direttore degli. stablimenti cincmatografici « Scalera > di Venezia. Questa notizia merita un duplice commento: il primo riguarda l'iniziativa in sè; il secomio, la persona dell'organizzatore. Vedingo sotto otale nspetto si può considerare l'iniziativa venoziana. Vi gono certamente mille ragioni valide dat punto di vista dell'interesse lo» cale, per giustificare questa volontà di ripresa. Su un piano più vasto, d'interesse i nazionale o cinematografico conviene andar cauti, Prima di tut to, trascurando per il momento Îi lato cinema, bisognerebbe esser sicuri che in manifestazione riesca, cliey insomma, incontri l'adesione quasi unani» me di tutti i Paesi produttori di film. La mostra di Venezia chbe stagioni, gloriose nei primi anni, quando VI talia, benchè fascista, cera ancora un centro internazionale notevole e rap. presentava un mercato cinematografica europeo non trascurabile, Con l'affermarsi della politica nuti ca all'in terno c filo-tedeaca all'esterno, la manifestazione decadde rapidamente: i premi assegnati crano più frutto, di qu calcolo politico che di uno giu dizio artistico; fe case, presccnpate hoprattutto del loro avvenire commere cinle, trizcurarono sempre più ìl punto di vista artistico nella scelta. dei film da inviare; infine, perduti ‘del tatto i tim americani, il festival del Lido gio riduaze a una povera gara in fa» miglia, tra paesi dell'asse 6 del tri; partito, cha si scombinvano compli», menti a vicenda. La mostra del Lido è screditata, Questo, ci sembra, cra il prima punto da tener preschto. Occorreva, se si voleva inforderie nunvn vita, fare un gesto che almeno nelle intenzioni ri. Yelazao uno spirito nuovo, cos che uon tranpare: certo dal pronao. comu nicato; la scelta dell'on. Darattolo in. dica piuttosto il contrario; sembra che a Venezia ai pensi di procedere come se la guerra fosse ritata una nemplico parentesi, e da mostra del cinerio is perfetta Istituzione: da riprendere tale eo quale, Spicen, nel primo comitato organizzatore, Vassenza di qualsiani rappresentante americane. Che aspetti proprio all'on. Rirattoli ati nccatti» varsi da foro fulucia? Certo, egli nep: pe conquistare primn i nostri vecchi produttori del tempo del imuto, poi i fascisti, poi i fratelli Scalera, poi i ‘iedesehi, al tempo delta collaborazioe ne italo-francene, quando la Francia cera occupata. Che questo magi del trasformismo sappia ora anche farsi passare per un autentico demneratice? LVassenza degli americani è ad ogni modo significativa. Non ne vogliatio getlare Iutie de colpe a priori ‘nlla sfretta degli organizzatori o gut pastore to dell'on, Dasatofo, Le Krandi caso americane praticano a modo loro una politica di cnplendido inofamanto >, che non è qui il caso di criticare, va che è un dato di (nuda, Mandernit no i loro film n Venizia? È ne non li npadano, si può farne a meno? Per rispondere n questa dormatda, hisognerebbe inpore che cona intendo casere da rassegna di zia, ed è duesta nia domanda alla quale, pro babilmente, gli orsanizzatori sesti, tanto quelli di oggi come quelli di ieri, non suprebbero che cos rimponie dere, Occorre dirlo: il festival cine» Matografico del Lido non ni è smi faputo csnttamente chu cosa fonse. lantà vero che non aveva neppure dana: gli uni da chiamavano î fennalo del cinema sr però era ane Male o nom era uns mostra, ha piùltosto una gara, Per cisere una mo» stra, le mnzienva nia cortnizilone or Inatrice; come gara da un punta di vista cinematografica, pflriva. scarno interesse, perchè, malgendo il suo carattere ufficialmente artistico, era una Mesa, produttori, Una gara com» hi tale, E qui ai ripresenta il zolito stemma del cinema: arte o jndyitria? “ como contemperare l'uno e l'altro? sro a nercialmente i cinema non ha Droprio bisogno di essere valorizzato. scene lorizzano Apontancamente i vari Ù Cn: Come nrte c'è intro da fare, dall ; csi urta a difficoltà enormi, e 3 Struttura eminentemente cone dei aLe go sistemi di distribuzione DE Mm. Perchè non-si può faro una taglone di filo, come wi fa una atagione musicale, 0 nia montea di cuaho Una rassegna, insomma, deve deE ordinatori che alano uomini di cul Ka f non dei. commercianti, presene i ima serio di programmi che. ile pacino de varie: tendenze. artistiche » cinema, passate e recenti? È mote tori Mplict: perchè manca ut repéro Reda erchè i film vecchi agno scorto Pea (per ottenere: dei film anche AS si deve dipendere dai produti ocdai distributori che ti danno © Ron li danno. secundo un calcolo. pu ramonte commerciale, Agli organizzatori furono fatte proposte su” proposte per dare alla manifestazione: un carattere artistico, Perchè non istituire, per esempio, a Venezia una cemeteca, almeno con i film più notevoli presentati nello varie stagioni? La serietà della Biennale avrebbe dato forse garanzie sufficienti allo Case che vedono di malocchio una copia uscire dalle loro mani, temendo che possa servire a specula» zioni commerciali. Negli ultimi anni, quando già la mostra aveva. perduto, ogni interesse, l'istituzione della cinetcen venne decretata, ma rimase, per quanto ci consta, lettera morta. Malgrado tutta In sua fama, il ciclo di mostre veneziane non diede alla culturo cinematografica nessun contribu» to, e rimase essenzialmente un avvenimonto mondano, cite raggiunse il suo vertice quando comparvero an che le gambe di Marlene Dietrich, in carné ed osan. Scartata l'ipotesi di una mostra di arte, rimane quella di una specie di fiera del cincina, che avrebbe almeno il merito di far vedere film di tutte le nazioni, che difficilmente si pos» seno comoscere da un solo prese, In quite Rao potrebbe avere una ccm e deve nvere Dadesione di tutte le nazioni, in particolare dell'Aerica, che è il paese che produce il maggior munero di film. Se deve essere uma fiera, senza Ta partecipazione americata, si fa un buco nell'acqua. . Di fronte a questa alternativa, l'at nuncio appario sui giornali lascia più che perplessi. Di arte non se ne pare In; quello che non vollero nemmeno tentare i dirigenti faselati, non interessa neppure quelli di oggi. Per 1a parte organizzaliva, tcioò per agsicue ratsi l'adesione lotalitaria della produzione mondiale, ci si fida di Bar rattolo, Per scrivere In biografia di Barat. tolo, otcorrerehbe un volume, Il suo nome appare nd ogni momento cru ciale del nostro cinema, 1 momento cruciale ni risolve in un fiasco, ma Bnrattolo soprivvive edo ta sempre maggior credito, 1 qnt fenomeno tipicamente itallano. La sua npparizio» nie quale organizzatore del festival ves neziano è paragonabile ino uno certo fieno alla candidarura Orlando alli Presidenza del Consiglio. I mondo va vanti, ni sembro che l'Italia torni indlietro, Quali meriti può vantare un uomo come Narattolo per meritarat questo inenrico?. Mettiamo pure che sis considerato una buona volge in fauo di affari. Ci semben che la monira di Venezia dovreblo essere pro. prin tutto il contrario di un affare, Ma Fon. Barattolo è più furbo di ipanto ni creda e, dal suo punto di vista, acectininlo quel posto, ha visto giusto. Il cinema italiano è in cris, & coloro chu ne amo tratto i benefici 1innge griori, nbhandonano la barca che fa ate pus, pero rifugiarsi ino vo porto più nicueo, Lo si vede nppertutto; pero fon ehe dino a deri imibivano d0b tanto di prodarre ali film, caggigi non aspirano che a diventare il rappresen» tito di qualche tnoma cnua entera, americana possibilmente, e nirillano se agniono parlare di protezioni accorda» te all'industria itnliana sotto forma, di limitazioni alle importazioni di film cnleri, Invocano ln Hhertà di commer: cio, dopo aver profitto fino & ieri dell'autarehia; È Ma qualcuno avrà pur scelto Barat tolof dal è questo il fatto più pento» so, più scoraggiante per tatti coloro, giovani e vecchi «> è non Hong pochi ss che, malgrado. il fascismo, non pers sero la speranza ii una rinascita del cinoma italiane, approforalirono 1a lo» ro cnituea, lottarono contro ju spirito rotto e provinciale dei produttori, sttirandosi le ire del Minculfop. Probie bilmente if comitato che ha scelto Ta ruttolo non cera formato da intendi. tori di cinema, e il vecchio ogorevole, dal movimentato passato, sembro loro fa persona più adatta. Sfducin noi gio» vanif Qualcom di più, secondo noi. Perchè hasta indaco in Svizzera, ad cncinpio, per accorgermi che il mondo fualiano del cincina gbde di uma note vole stima. Ma ad opera di chi? Di quei poehi registi giovani che probabilmente Barattolo disprezza, di uegli serittori »che Tarattolo certa» cento Han conosce —che sulle rivi. ste, Cinema, Pinco è Nero, nelle col. fade di Hibri cinematografici, hanno dimontrato che csiate in Italia un ine torcie colturole ‘per il cinema come in pochi altri paesi. Bastava, insonima, ehe il comitato vendziano si ine forinasse, ce chie wopratutto sapesse ciù che voleva farei una cosn geria o una affretinta speculazione? Purtroppo fore se lo sa ‘benissimo, il avo unico #r0po, fggi come ieri, è di anirare con qualdiasi. mezzo il più grande. numero ; di «sobg» dunarosi sulle apiaggo. del Lido, . LIHAK COMENOIMI: Ma allora, per riuscire in-, A Quando apparve nel film « Pietro Micca » Pesordicnte PROTAGONIS | Clara Mais, bella ma ancora immatura, ‘quasi. un attrico per caso 0 per ripiogo, gli spettatori non immeiginarono corto che, un giorno, assi stessi avrobbero assediato è cinomatografi per ammirare e adoraro Clara Calamai, la donna del sogni del giovani è dei vecchi, E' stata la fortuna? E stato il talento? Pra î tanti film di poco valore — forse questa è la verità = Clara Calumai ha voluto im pegnersi in un, film importante, ed ha infilato coraggiosamente la strada del vero è buon cinematografo, Paola Veneroni (sotto) avrà ‘lu stossa sorte fortunata? Otterrà anch'essa il meritato ruolo di pro» tagonista di un film, dopo le ottime prove nelle parli secordlario? Gli spettatori, dopo aver visto Paola nel « Mons Trave » si angureranno di ritrovare in let la « protagonista » di domanl, L'AMARO TÈ Tutto è lecito at paradosso a alla niallgnità, {knonlmo del KVI a00,) Ho americani accusano verso Gi tipi di europei ed in par Hcalare di latini, un vero è proprio complesso di inferiori. ld che potremmo; chiamare sessuale, Bscluse rare cccenioni, gli americani non riescono, novanta volte st ce 0; a capire la vera natura dell'europeo e ail appresgarne giustamente le quali. tà. Ma quando pol proudano la coslddotta cotta, state pur certi che fimiranno pur perdere di vista ogni giusta proporzione. Guardate, ad esempio, il caso di Charles Boyer, attore forse non contplelamente mediocre, ma scene za dubbfo. montato @rtificicimente. è considerato addirittura un fuoriclasse di Cindlandia. RBoyer è diventato vw vero e proprio mito per gli americani: mito dell'uomo caldo e sensuale, delPuomo che sa produrre in una donna tosinprovvlsa crisi del sensi, che conquista uno cuore femminile come si mangia uno cioccolatino, Osservatelo, dunque, un poco, Charles Boyer: vecchio, fluecido, vizioso. L'abbiamo visto in « Destino» ed ora ne «La porlo. d'oro»; nel primo, perch? du sua recitazione risultasse efficace è verosi» mule, Duwofuler gli ha messo vicino 4 ta Hayworth, che è bella quanto wolele, ma stupida come un'oca. CI voleva poco a dominare una donna così: o Boyer ha avuto ancora una volto dalla sua parte la fortunu. Del resto, anche in questo caso, ha dovuto faticare non foco e quasi quest, se it suo istrianismo gli fosse venuto ni no, avrebbe finito col fare une figreracciu. Signori, non confondiama Al mestieri con l'arte! 12 così in ogni modo che Ja sua stella non uccensi « tramontare, e le donne d'America continiano a vedere în lui un idolo che praticamente è crmui sunotato de ogni serio contenuto c non si arcore gono che egli non d più ormat che 4 padre di ae stesso, Quasi completo» menta calvo (in teatro di posi visa feorucehe lievemente ondulate) ha te pancia e te due cnarmi Borse sotta gii occhi. 1°, insomma un vero e pro. prio rudero, Cone Carnera dul pugi lato, Boyer farebbe bene a ritirarsi dallo schermo, Solo le bambole d'America, spottatetei ingenio che affolia» no gli accoglienti c riscaldati clneraa» tografi di quel Paese, possono ancora — accecute dual complesso sessuale. di cui abbiamo fatto conno più sopra == considerario uno primo. attor giovane capace di invaghire | personaggi fem nminili. delle storie che Cinelandia ll allestisce. Ne «La porta d'oro», una giovane maestro CONvla dle Huvland) cade fra le gue bratela come una col leglalo, Pa rabbia per let. Ma chi ha occhi per vedere, e intelletto per pindicare, intuisce faciimonte Perrore che commettono gli americani nell’insiste» re si questo primo attore più che cin. quantanne sfiorita e inmalinconito dagli anni. Mi diceva un amico che £ stato in Abmorica, che Charles Boyer è considerato dal produttori insostituibile per le parti di europeor se Il personaggio d francese, Roger uan tro» vu sostitett; ma d la stessa cosa quan do c'è da Interprofare us italluno, seno spagnolo, uno runieno, ui ungherese, cce. Bisogna anche pol osservare che, da un uomo furbo e senua serupoli, Boyer sta al ginoco e non si d nat rihelloto, come sarebbe stato suo pra. ctso dovere. Doyere di europeo e di latino. Avido di denero, ha accettata tutti i compromessi. Non c'è, quindi, da meravigliarsi se tn motti. fili ogli Auterpréta curopei dissoluti, -spendace cionl, magari anche delinquenti e éqe naglie della peggiore risma. Che poi le donne cadano como pere mature al suo piedi, confessiamo che la ‘cora nos c'interessa molto, Dopotutto sa» no fatti clie riguarduno soltanto lut. dn linca generale, pol, diclarlanio che non: saffiama proprio! cosu farcetta dell'ammirazione delle donne. mfieri. cone, Abblamo le mostra’ donne è el bastano: del ‘festo, fe donne europee, covanti ad un. Boyer galante: e. cone quistaforo, scafplerebbero: in. gna fra: gorosa risata. LE, cong nol auspichiatito. da. tempo, Hoyer sarebbe costretto "fis nabiiento ad -abbardonare. de°-pirli di attor glovanai lut; attore: pia cheseti quantenneadifoso # pienò di-rugli Iuî, Charles Boyer, che degrada e. vilisce i Europa 1u-AMetiea;