Film d’oggi (Dec 1945)

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GINEMIA sa og ni ‘Giorni di gloria” « Giorni di gloria » è il film della re. sistenza italiana, il primo documento cinematografico della nostra, guerra di liberazione, Rievoca in rapide suggestive, sequenze le tragiche giornate el settembre 1943, la nascita, sui monti, delle prime formazioni partigiane, le tortiire, le distruzioni inflitte dai nazifascisti a omini escose del nostro pae se nej lunghi mesi dell'occupazione, la guerriglia dei G. A.P. nelle città, le rappresaglie tedesche — prima fra tut. te per fetocia, quella di Via Rasella a Roma — e infine l'insurrezione, , gli scioperi del 1945, le esecuzioni capitali dei criminali Caruso, Kach e Scarpato, le manifestazioni della vittoria a Roma, Miluno, Novara, Biella, Il film è stato realizzato, sulla scorta di tutto il materiale esistente sulla ne stra lotta, da Mario Serandrci, che in particolare ne ha curato il moritaggio, è da Giuseppe De Santis, Alcune scer ne sono state ricostruite e diretie da Luchino, Visconti, Giuseppe De Santis e Marcello Pagliero, , % uiesto documentario, così saturo di realtà, di immagini vere e spesso crude e raccapriccianti, così agile e scevro di retorica, ricorda ancora -unavolta quali enormi possibilità si aprano oggi al. cinema in Italia 5 1 milioni di metri di. pellicola, documentaria girati in questi anni di guere 11, RI sj può dire costituiscano, per ji cinema in genere, il fattore determi. nante di una nuova sliggestione reali stica, E' importante, che anche l'Italia abbia oggi, con « Giorni di Gloria » il del vecchio cinema i davere 3 Man fnano che fluenzato dal fascismo, la nostra «cinematografia produrrà dei Î “ «Roma città aperta » HI come ine. settimane di programmazione, ha di lire. _ coma città In ‘America, questi, li chiamano film «Categoria E». La « Categoria Bw ‘esce in prima nelle”sale secondarie delte grandi città. ‘e va molto in provin. «cla, Che' tristezza, -per certi ‘attori di gran fama, finir la propria carriera nei film e Bol. i SI go Chissà perchè, gli americani ritengo. . no che l'Italia in. paese molto adate to per film di quésto:genere. Forse non hanno ‘tutti i-tort, ‘i nostro ‘pubblico ‘dimostra di divertirsi: moltissimo, : Chi st contenta gode; In « Ti amo ancora n. non: mancano alctine trovate divertenti, ma :è strano come‘anche în questo film (mi è accaduto di osservarlo d proposito di molte.altre pellicole ameri. cane) manchi del tutto quel. senso del ritmo ‘cinematografico. che ‘ina’ volta eravanto essenziale di putti i regiati +: di Hollywood, maestri ed epigoni. Tut, to si muove come un orologio, con la stessa cadenza, dal principio alla fine; qualsiasi sorpresa si verifichi, ‘qual-.. siasi cataarofe precipiti, Lo stesso stile, in altra chiave, di x Follia » (altro film, del resto, di Van Dyke). Wilfiam Powell è l'ombra di se stesso (Ricordate « L' inipareggiabile G così Myrna Loy, Gli altri non’ esisto: no, Il doppiaggio, realizzato in Ame frey n) € tica da attori .italo-americani, è addi rittura incredibile: direbbero loro. Le parole sono come continuamente masticate ed allungate da gutturali sba» digli, i Ù “Pietro il grande” (orizzonte di gloria) E' un film storico piuttosto rudi mentale e farraginoso, assai adatto al lo scopo che i suoj autori debbono essersi proposto: quello di illustrare attraverso una serie di efficaci immagini cinematografiche, Ta vita e le gesta di Pietro il Grande, Pietro il Grande è una di quelle figure che la retorica degli storici dilettanti ha circonfuso di ombre irreali e deformanti e che la nuova storiografia sovietica va riscoprendo “e-’riportando alle sue giuste e meritate. proporzioni. H film, dotito, nell'originale, di un commento sonoro indovinatissimo, per de molto, nella sua ‘versione italiana, della sua vitalità. poetica. SUn. americano . qualunque” Da questo film veniamo a sapere che l'a...ericano qualunque, se portato dalle ‘contingenze storiche sulla strada della guerra, sa difendersi, sn lot tare e vincere, con coraggio © spirito, di sacrificio. 1 realizzatori debbono essersi, però: un po' troppo, preoccupati di dimostrare l''interdipendenza tra questo comportamento ed il a Comfort » di cui gli operai americani usufruiscono per merito del proprio orcelinamiento sociale, Il film è costevito con mestiere sapiente ed annovera tra i suoi intere pteti un Robert Young in forma, < CARLO LIZZANI i TEATRO Ersilia. piange ancora PRISTINA Dobbiamo tifgra. iziare:;: Risa Merlini Petaverci riportato salt impoltanite.e corvulao testo teatrale che’ ha titalo «Vestire gli ignidi n'e nel quale benissimo si esemplifica il modo diretto, fisico, violento con cuj Pirandello — questo siciliano in cui Il teatro era un sictus, e lo stesso dialettizzare una gesticolazione frenetica. — aggtediva i suoi temi lasciando allo scoperto l'immediatezza stessa con cui la vita glieli aveva proposti; un dramma che gira come una trottola intorno a un personaggio ciel meglio centrati e poetici che mai fantasia d'autore italiano abbia ricavato dall’animo triste, d'antica schia "va, che vive e pene nelle nostre done ne, vittime della storia meno ‘allegra che paese enropeo abbia avuto: un dramma, « Vestire gli ignudi », che a taluno pare sfocato e incerto per eccesso di ‘pensiero, e che: invece, sc sbanda; se si perde, se eccede e si contorce sino a perdere perspicuità e armonia, lo deve ‘proprio a, troppo calo: re di singue, a uno spasimare troppo affannoso della straziata e. grondante umanità. pirandelliana, Jo mi chiedo se sia davvero uti «tema », vna tesi, un concetto, la. volontà che hanno gli uomini di coprire, di maschetare le ‘loro « vergogne, le loro cadute dall'innocenza sognata, di farsi « una vestina der cente n. è s0 ch'è, piuttosto, un'intui. zione. —:. più semplicemente, Ancora, un'osservazione -—balzata viva dalla «realtà, nella coscienza di uno scrittore ‘che. ben sapeva.come il. dramma degli ‘ somini del suo tempo fosse quello di aver smarrito a-fondo Î «valori n e di ccanitsi almeno; nello-sgomento e nel© l'agitazione che questa perdita di oggettività e di equilibrio: morale provocavano, ‘a salvate (per una comniovente ipoctisia, per una nostalgia dispe rata, per una Inutile e tremenda .spe ranza di salvezza) certi « valoti» formalî, ormai svuotati di ogni contenu to, certe ‘apparenze diventte insignifi. canti € insieme definitive, In quanto ad esse. si riduce tutta, tutte le: possibilità di giudizio € di norma, Veramente grava su Pirandello una ben triste è sciocca leggenda, a' smen“tire ln "quale sarebbe sufficiente non dico, una dimostrazione logica del cons tratio; fia la natura stessa della poe sia; della :porsia, dico. come esigenza, al di qua d'ogni risultato. B allora — poichè, spero, nessuno. vorrà ‘stare, a Pirandello almeno l'esigenza ‘poetica, ‘lasciando: beniliteso aperto ogni discorso sull'espressione — e al non c'è più. bisogno. di seguitare a ra: gionare secondo de categor entali i dj Adriano: Tigher, buon'anima; il ponisabile della, poca sere: quale è il respe sonte-, . FILM D'OGGI nità con cui un po' tutti ci troviamo ogni volta ad assistere, a questo straor, dinario fenomeno italiano, , Pirandello; responsabilità enotme, se si pensa che lo strascico di quel seducente ragiona» mento critico (una vera trappola dia: fettica, una lucente ed intricata mace china costruita su un chiodino arruge ginito) si estese, con funeste conse uenze, fin nell'animo e nell'opera lello: stesso scrittore, Ma di contro a «tutto questo sta l'appassionato € trepi, dante fervore delle nostre platee; sta il fatto che nell'anima, nostra, nel buio delle nostre sale, ogni volta che riape paia, Etsilia Drei piange ancora, come un nostro rimorso, come trio spettro della nostra coscienza individuale e 50, ciale. Creatura viva in on giro di per sonaggi appena sbozzati, talora infor mi; nell'agitata giostra d'un dramma tutto urti e squilibri; ma perfetta, lei, Ersilia, compiuta e_fatale come un pece cato da scontare. Dal fondo della nostra memoria di marionette d'una com-, media del sesso che, quando si scopre )n, tragedia, apre un no di stupore, prima ancora che di dolore, nella nostra incoscienza; dal fondo della no. stra più intristita e vile memoria ‘Pi. randello ha pescato questo viso esahque di Ersilia Drei, dove un antico martirio di donna, l'antico giuoco della seduzione e_ della. persecuzione, divene ta grido universale, ‘Elsa Medini è rimasta al di qua di una possibile interpretazione realistica di Ersilia, che è stata accennata -benis» simo in alcuni momenti, ma non man. tenuta su una fusione costante e modulata; e che sarebbe stata un ottimo e singolare eseinpio, accanto all'inter pretazione clegiaca della Maltagliati, e a quella da tragedia antica della Bor: boni. Peccato! Un'occasione perduta. Male, malissimo, gli altri. RUGGERO JACOMBI VARIERTA Sotto i ponti di Vidigulf Gli spettacoli di Aldo Rubens sono clegli eterni scontenti, smaniasi di are rivare alla rivista è incapaci, per male cronico, di superate il puro, semplice, talvolta mediocre avanspeltacolo. Allò * stesso modo del pesce che vorrebbe es sere bue (secondo la bizzarra teoria di Munari), -« Setto ì ponti di Vidigult » sogna il successo ela rinomanza di. uno spettacolo. Macario, e per giune «gere nd‘tha”sottile-e sia pur .illu: soria fastosità, Rubens rimpolpi la so lita orchestra dell'avanspettacolo; | con . arpe e sassofoni bassi, quattro:violini, sassofoni affiatati con gli ottoni, con tanto di maestro che soffia nel' clatino, Al tradizionale paso doble d'aper tura, Hanno sostituito questa volta un pastiche jazz:sinfonico, destinato, Dio sa comel, a far rinascere esigue ti membranze' dei film-rivista americani, «Ma a nulla serve questa corsa alla ri. cetta oltreatlantica; a ben poco. giova la totale mobilitazione di Tilde Mer candalli è la passeggiata in palcosce nico. di Bonecchi, Il pubblico, fin dal Finizio, si .rimpallottola sulla poltrona e aspetta fiducioso quel « numero » che non arriverà mai, neppure nel quadro finale, Che cosa possono fare gli attori quane do manca un testo e le relative battute | da pronunciare? Alcuni imitano Musco, altri, vedi ta Mercandalli, si impegna. no nel dar‘vigore.ad un mucchio di volgarità, con l'aria di direr « Me lo fanno ‘fare per Forza ». ‘Bonecchi nppare un palo di volte, liquida la pro pria parte e ritorna fra le quinte, fin chè, in un commovente abito color fo. glie morte, attiva ‘Italia Vaniglio, Le ziosa € moineggiante, questa troppo sorridente cantante rifà: il verso a Luclana Dolliveri ma non le .imanca lo « swing», e raccoglie gli unici sinceri applausi delta serata. ©“ Qualche applauso, in verità, saluta anche Je ragazze del balletto; seguene do, le istruzioni di un coreografo, ri masto aricota al gusto e alla moda del 1935, le volonterose figliole vene gono in palcoscenico a prendere fred do, ad: accendere lampadine, e a far cororia ad, una danzatrice brava e giu nonica» Una ballerina di fila, che in un lai spettacolo aveva avuto Una particina; In questo « Sotto i ponti di Vidigulf » non ha voluto sona. rire nell'inonimità del balletto, E per tuttà la sera ha seminato scarpe e pile tascabili sulla sceha, Un po' di attenzione la merita, però. E il resto? Calze nere a bizzeffe, sì garette alla‘ « gigolette i, ‘che vi ricordario quelle del « Mardari: no meraviglioso », musiche. americane. italiane è spagriole fatte a « jaza, : un gran freddo în sala, vice ese La KRENDAL offre una gradita STRENNA NA. TALIZIAI Sconto eccezionale 20% a tti è con. + sumatori che acquisteran . no nel periodo 1° dicem» bre-31 dicembre 1945, la Colonia Frine e Lavanda Krendal nei flaconi da 250 e 500 c.c, presso lo seguenti. profumerie: Profumeria San Carlo Corso Vittorio Emanuele » Milano. Profumeria Gnaga Corso Magenta 31, Milano, Profumeria Cardone » Via Santa Maria Sogreta, 7 Milano. Profumeria Caroni © Via Vittor Pisani 15, Milano, Profumeria Damis » Cor so San Gottardo, 21.1 Milano. Milano via Elba 12 tol, 494902 Concese. Co, De, Ra.