Il teatro muto (1919)

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— 198 — ragioni converrà evitare di presentare sulla scena un primo attore che sospira in mezzo a tanti fogli di carta per non poter trovare la rima, o davanti ad un cavalletto e relativa tela (generalmente or- ribilmente dipinta dallo scenografo del teatro), te- nendo la tavolozza al contrario con tutta quella imperizia dei gesti professionali caratteristica dei nostri attori, o mentre passeggia su e giìj per di- pingere il ritratto di « lei » che posa in contro luce o dietro le sue spalle !... Via, via dalla scena tutte le forme della bor- ghesia incolore ! Sul teatro si devono vedere solo le espressioni sintetiche della vita, solo i principi : principi della forza, principi della miseria o del delitto, ma principi ! Ogni figura esposta al pubblico deve avere i caratteri essenziali della sua casta, deve essere il più straccione degli straccioni, il più forte dei forti, il più ingegnere degli ingegneri, il più ma- rinaio dei marinai. L'impiegato modesto, il professore, l'ufficiale dell'esercito, il funzionario dello stato, la guardia